capitolo 43

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"Kelsey! Tesoro, apri la porta!" 

Grugnii stirando le braccia verso l'alto prima di farle avvolgere intorno a qualunque cosa fosse accanto a me. 

"Kelsey! Sei almeno sveglia? Apri questa porta signorina!" La voce di mia mamma mi perforò il timpano. 

Strofinandomi gli occhi con il dorso delle mani, cercai di farmi passare il sonno. Guardandomi intorno vidi Justin dormire in pace al mio fianco. 

"Kelsey Anne!" Mia madre mi chiamò un'altra volta, questa volta più forte. 

I miei occhi si spalancarono non appena realizzai cosa stava succedendo. Il più veloce possibile, spinsi Justin. "Justin!" Dissi sussurrando e scuotendolo. "Justin, svegliati!" 

"Mmm." Si voltò dall'altra parte. 

Alzando gli occhi al cielo,lo spinsi un'altra volta e, questa volta, più forte. "Justin!"

"Che c'è?" Mormorò. 

"Svegliati! Mia mamma è dietro la porta!" 

"Kelsey Anne Jones, cosa sta succedendo?"

"Sto venendo mamma!" Risposi prima di voltarmi di nuovo verso Justin sperando di vederlo sveglio. Ma, per mia sfortuna, stava ancora dormendo. 

"Justin!" Sbottai cercando di mantenere il mio tono di voce il più basso possibile. "Svegliati altrimenti ti tiro una sberla!"

"Gesù. Piccola, che cazzo c'è?" Grugnì aprendo gli occhi. 

"Cosa c'è?" Enfatizzai. "Che c'è?!" Diedi una botta alle sue spalle. "Alzati e nasconditi! Mia mamma è dietro la porta!"

I suoi occhi si spalancarono non appena menzionai mia mamma. "Cazzo, sei seria?"

"Kelsey!" Mia mamma mi chiamò un'altra volta. "Apri questa porta o chiamo tuo padre per buttarla giù!"

"Merda," Justin si alzò di scatto dal letto, mentre passava le sue dita tra i capelli. Si guardò intorno cercando un posto dove nascondersi.

Feci lo stesso cercando di aiutarlo a trovare un nascondiglio quando i miei occhi si posarono sull'armadio. "Muoviti! Nasconditi lì dentro!" Lo spinsi contro le ante. 

"Che diavolo, piccola? Smettila di spingermi!" Disse camminando contro l'armadio. 

"Entra dentro e non fiatare!" Lo avvertii, mentre alzava gli occhi al cielo chiudendo le ante dietro di lui. 

Adesso tutto era al suo posto. 

Camminai verso la porta; aprendola mi ritrovai davanti mia madre, che era su tutte le furie. "Hey mamma ..." La salutai imbarazzata. 

"Era l'ora che tu aprissi questa porta, signorina. Mi stavo iniziando a preoccupare."

"Mi stavo preparando per fare una doccia, mamma. Scusa se non ho sentito che mi stavi chiamando. Ero sotto l'acqua." 

"Io non ho sentito scorrere l'acqua." 

"Beh, probabilmente eri troppo impegnata ad urlare." Dissi sorridendo. 

"Non fare la furba con me signorina." Disse con tono serio. 

"Stavo scherzando mamma." Mormorai spostando tutto il peso sulla gamba sinistra incrociando poi le braccia contro il petto. 

"Con chi stavi parlando?" Mi fissò. "E perché indossi ancora i vestiti di ieri sera?"

"Nessuno?" La guardai come se fosse una pazza, anche se stavo morendo dentro. Se avesse scoperto che Justin era lì, sia lui che io saremmo morti. "E mi sono addormentata mentre stavo leggendo un libro ..." Dissi per poi maledirmi mentalmente per la stupida scusa che avevo tirato fuori. 

Danger (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora