capitolo 53

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Kelsey's Point of View:

"Come state dall'ultima volta che ci siamo visti?" Pattie si voltò asciugandosi le mani su un asciugamano dopo aver pulito i piatti.

Togliendo l'ultimo piatto dal lavandino, sorrisi sedendomi su uno sgabello accanto al davanzale. "Stiamo bene. Sinceramente stiamo come prima." Risi.

"Niente di nuovo?" Si appoggiò al lavandino adiacente a dove ero seduta.

Scossi la testa portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "No."

Mi guardò scettica. "C'è qualcosa che non mi stai dicendo?"

Aggrottai la fronte confusa. "No..." Chinai la testa di lato cercando di capire cosa mi stesse chiedendo. "Perché?"

Alzò le spalle sventolando in aria la mano. "Nessun motivo ... curiosità." Sorrise in modo gentile.

Ricambiai. "Tu come sei stata?"

"Come sempre... rimango a casa, pulisco, faccio la lavatrice, spettegolo al telefono con le ragazze prima che Jaxon torni a casa." Ridacchiò prima di continuare, "Preparo il pranzo, Jeremy torna a casa e poi preparo la cena."

"Sembra noioso." Risi.

Annuì. "Non ne hai idea."

"Non so come tu riesca a farlo." La guardai sorridendo appena. "Non riuscirei a fare la metà delle cose che tu fai in un solo giorno."

"Sei ancora giovane, tesoro."

"Oh, ti prego." Scossi la testa. "Lo fai sembrare come se tu avessi cinquant'anni." Alzai gli occhi al cielo sorridendo subito dopo.

"Smettila." Arrossì.

"Sono seria Pattie! Quanti anni hai, comunque? Venti?"

Pattie rise. "Magari." Inumidendosi le labbra, scosse la testa. "Ho trentasette anni."

I miei occhi uscirono praticamente dalle orbite. "Non ci credo."

Annuì. "Lo so, sono vecchia."

"Vecchia?" Enfatizzai perplessa. "Direi più giovane! Sei madre di tr—due figli e riesci ancora ad avere un corpo così in più lavorando così tanto?" Sollevai una mano. "Non ho intenzione di immaginarmi fra dieci anni."

"Silenzio, ora." Pattie fece un sorriso enorme. "Sarai bellissima come adesso."

Sentii le mie guance arrossire. "Grazie Pattie, ma dubito."

"Di niente, tesoro," Appoggiò una mano sopra la mia. "E non dire così. Sei bellissima e mio figlio pensa lo stesso."

Se le mie guance erano rosse, adesso stavano bruciando. Ridacchiai come un ochetta facendo ridere di gusto Pattie.

"Sei perfetta per mio figlio, lo sai?"

Mi morsi il labbro guardandola. "Grazie Pattie." Sorrisi.

Agitò la mano in aria come se non avesse detto niente di importante. "Sono seria, sai." Annuì. "So di averlo già detto ma ora ho capito seriamente."

"Non c'è bisogn—"

"No," Pattie scosse la testa. "Ce n'è. Vedi ... dalla morte della nostra piccola, le cose sono diventate più difficili soprattutto per mio figlio. Ho visto quanto fragile sia diventato dopo tutto quello che è successo. Ho visto il peggio e il meglio. L'ho visto con tantissime ragazze e nessuna di loro gli ha portato il sorriso che ha quando è con te."

I miei occhi iniziarono a frizzare, non riuscivo a controllarmi. Lasciai uscire una lacrima, ma l'asciugai subito.

"Sono successe tante cose e non importa che cosa fosse successo, tutto quello che ho sempre voluto è che mio figlio fosse felice e tu gli hai dato qualcosa per esserlo. Prima, non aveva ragione per sorridere. Ora, ce l'ha."

Danger (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora