capitolo 58

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Justin's Point of View: 

"Che cazzo vuol dire: Luke? Cosa diavolo aveva a che fare con tutto questo?"

Bruce mi guardava confuso cercando di capire quello che stavo dicendo. 

"E con Kelsey? Com'è andata la cena..."

"Non c'è nessuna Kelsey, Bruce." Sputai.

"Dimentica quella cena del cazzo e concentrati sui nostri affari. Il colpo contro Luke si farà stanotte."

Sbottonai alcuni bottoni della camicia facendo intravedere la maglia bianca. 

"Ehi, ehi, ehi..." Bruce scosse la testa cercando di capire quello che stavo dicendo. 

"Calmati fratello e dimmi cosa cazzo è successo. Pensavo stessimo aspettando il giusto momento." Piegò la testa di lato.

"E poi, che intendi dire con "Non c'è nessuna Kelsey"?" 

Scossi la testa. "Abbiamo aspettato abbastanza. Per quanto dobbiamo aspettare che paghi?" Sibilai. 

"Quel figlio di puttana morirà questa sera."

"Hai bisogno di rilassarti Justin. Non pensare con il culo, ma con la testa. Posso dire che dal modo in cui ti stai comportand-"

"Come mi sto comportando Bruce?" Gli andai davanti al viso, la mia mascella serrata e i miei occhi sempre scuri.

"Eh? Come mi sto comportando?" Ripetei. La morte lampeggiava attraverso i miei occhi, avevo il bisogno improvviso di prendere a pugni il suo volto.

"Allontanati dalla mia faccia Bieber." Sputò, appoggiando le mani sulle mie spalle mentre mi spingeva indietro.

"O te ne pentirai."

"Non toccarmi, cazzo." Ringhiai allontanandomi dalla sua presa. "O ti prendo a pugni." Sogghignai con disgusto.

"Il rimpianto è quello che sto andando a rimpiangere. Sai meglio di me che posso metterti in ginocchio in pochi secondi."

Bruce non disse nulla. Invece mi fissò a lungo e duramente, il suo sguardo tagliente come coltelli. 

"E' successo qualcosa stasera, vero?" 

"Di cosa cazzo stai parlando?" Tuonai, il mio collo bruciava dalla rabbia. 

L'attesa mi stava divorando e tutto quello che volevo fare era far saltare la testa di Luke.

Il suo corpo si allentò un po', la furia dentro di me mi stava prendendo a calci. 

"Sei al limite, sei teso e sembra che tu voglia uccidere qualcuno"

"No cazzo, Sherlock. Lo hai capito prima o dopo che abbia menzionato il nome di Luke?" Ghignai infastidito.

"Stai cercando di litigare con me perché vuoi far sbollire la tua rabbia e la questione qui è: Perché lo fai e perché, in nome di Dio, vuoi andare da Luke proprio stasera e non un'altra notte, cazzo." Infilò le mani nelle tasche dei Jeans.

"Non siamo nemmeno pronti cazzo."

"Cosa cazzo vuoi dire?" Ringhiai. 

"Non puoi venire fuori dal nulla e aspettarti che molliamo tutto solo per colpire uno. Dobbiamo pianificare tutto prima."

"Lo abbiamo già fatto." Sibilai.

"Ma poi il caso di Parker si è messo in mezzo e non abbiamo messo una data precisa." Disse.

"Sono delle fottute stronzate." Sputai chiaramente irritato, l'unica persona che poteva calmarmi non c'era.

Questo fa schifo, cazzo.

Danger (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora