CXIII (LYDIA'S POV)

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Buio. Buio totale. È tutto quello che vedo nella mia testa da ormai un mese. Sembra di vedere continuamente una notte senza stelle e senza luna, senza case illuminate e senza città piene di gente. Ripeto, c'è solo del buio.
Non ce la faccio più, mi scoppia la testa. Vorrei poter aprire questi fottuti occhi per farla finita e vivere una vita normale.
Vita normale? Ma che cos'è?
Sembra che non me lo ricordi nemmeno io.
Io? Chi sono?
Bella domanda. Non lo so.
La testa continua ad esplodermi, eppure io sto ancora dormendo o non so cosa mi stia succedendo ora.
L'unica cosa che sento è la voce di un ragazzo. Quella voce.
Quella me la ricordo.

"...E per fortuna che ora siamo qui, insieme. Sappi che il mio amore per te non è mai cambiato, ed io sto ancora sperando che te senta ancora lo stesso sentimento che percepivi due anni fa", ripete Stiles. Così si chiama, vero?
Purtroppo il mio corpo, e tanto meno la mia mente non riesce ancora a fare molto, l'unica cosa che riesco ad emettere è un mugolio del suo nome, Stiles.

"Oddio, Lydia! Ripeti, per favore", mi chiede con parecchia disperazione.
Ma io che posso fare? Nulla.

"Dai Lydia, cazzo, hai detto il mio nome! Perché non lo ripeti? So che sei sveglia".
Davvero mi chiamo Lydia? Oddio, non mi ricordo niente. Poi non sono proprio sveglia, ancora non ragiono.

Il mio corpo è debole, i miei muscoli non riescono a muoversi perché il cervello non è più molto capace di captare informazioni. Eppure vorrei avere questo coraggio di aprire gli occhi e alzarmi, per aprire le braccia ed abbracciare Stiles.
Perché lo desidero così tanto? Ah già, la sua storiella. È grazie a quella che ho ricordato tutto ciò che riguarda noi.

Percepisco la sua mano fredda e tremolante intrecciare la mia. Vorrei tanto ricambiare quel gesto pieno d'affetto, ma le mie mani non riescono a stringersi. Rimangono così, morbide, senza fare movimenti.

Ma basta, devo smetterla di fare così, di trattare le persone in questo modo.

"Lydia, fallo per me", esclama con un po' di malinconia il ragazzo che si trova vicino a me.

"Ritorniamo ai vecchi tempi, in cui eravamo felici". La sua voce diventa ancora più malinconica di prima, tant'è penso che prima o poi si metterà a piangere.

"Io ti amo...", dice con tenerezza scoppiando in lacrime, come avevo presupposto prima.
Non ci voglio credere. Sta piangendo per me.
No basta, ora mi sono scocciata.
Non voglio più sentire Stiles piangere così per me.
Devo trovare quella forza per poter svegliarmi.
Ma non so, mi sento meglio, forse. Mi sento pronta per aprire gli occhi e parlare.
E così faccio.
Dal buio profondo che avevo dentro di me prima passo ad un ambiente visivo decisamente più caldo e colorato, per quanto riguarda la stanza.
Sopra la mia faccia c'è quella di Stiles. Mamma mia, quanto mi era mancato quel viso così tenero e affettuoso.

"Oddio, no! Non ci posso credere", esclama Stiles con le lacrime agli occhi e un sorriso a trentadue denti. Quel sorriso stupendo, cui ora è la cosa che necessito di più al mondo.

"Oh mamma, vado a chiamare subito tutti!", esclama sempre più allegramente. Detto ciò, non lo vedo più.
Ma chi deve andare a chiamare? E, ora che ci penso, perché mi trovo qui?
Davvero non ricordo niente, allora. Bel guaio! Ed io che pensavo che avrei risolto tutto...

Sento la porta aprirsi, ed appaiono due persone piuttosto adulte, dall'aria familiare.

"Tesoro mio", urla la donna appena mi vede da lontano e dopo nemmeno un secondo me la ritrovo accanto a me. L'uomo che l'accompagnava si avvicina a me e mi stringe la mano.

"Siamo così contenti che tu ti sia svegliata, amore mio", esclama lui.

Ma chi sono?

welaa gente bellissima!
come state? io bene, sono ancora in vacanza ma fa troppo caldo..
sono riuscita ad aggiornare però, spero che il capitolo vi piaccia, scusate se è tardi.
anyway oggi sono stati 7 anni di una delle band che amo di più: i One Direction.😍
mi sento vecchia hahaha.

qualcuna di voi che li segue?🌹
Miry.

YOU'RE MY MOONLIGHT 3 [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora