SPENSIERATEZZA

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Nicol' s pov
Mentre sceglievo qualcosa da bere e da mangiare per alleviare un po' il dolore della caviglia,notai lo sguardo pensieroso di Andreas,fisso su di me.Pensai che si sentisse in colpa e quindi decisi di rassicurarlo:"Andreas...non è colpa tua.È successo e basta,bisogna superarlo come ogni ostacolo.Poi hai sentito cosa ha detto il dottore?Tre giorni e sono a posto!Non sentirti in colpa...".Lui mi guardò dritto negli occhi,mi sorrise dolcemente e disse:"Invece è colpa mia... l'unica speranza che ho è che tu guarisca presto.Però ti volevo chiedere una cosa...per caso te e Ale vi conoscete già?".E qui aveva lanciato la bomba...dovevo dirgli la verità...non mi andava di mentirgli data la sua importanza nella mia vita."Sì,ci conosciamo.Ci siamo visti per la prima volta 2 anni fa ad uno stage di danza e da lì ci siamo iniziati a frequentare.Due mesetti dopo ci siamo messi insieme.Eravamo davvero simili e felici insieme, finché sei mesi dopo ci siamo lasciati.Diceva che voleva anche convivere con me, perché mi amava tanto...ma alla fine mi ha lasciata.Mi aveva detto che non avevamo abbastanza cose in comune e che non voleva illudermi e ferirmi.Questo era stato il motivo per cui mi aveva lasciata...scusa se non te l'ho detto prima ma non mi era sembrato necessario". Andreas non sembrava tanto arrabbiato quanto deluso:"Invece lo era.Lo sai che io e Alessio siamo amici,no?Ora cosa cazzo faccio?Ci rendiamo conto che mi sono innamorato della sua ex?"era preoccupato,non voleva ferire Alessio.Dovevo anch'io essere agitata ed intimorita ma ero felice di ciò che aveva detto...aveva detto di essersi innamorato di me.Perciò sorrisi spontaneamente e lui esclamò:"Nicol non era una battuta! Perché stai sorridendo?" "Le tue parole mi hanno fatto sorridere...non credevo mi amassi.Pensavo di essere semplicemente una cotta di "Amici". Troverò io il modo di parlargli,e comunque non dovrebbe infastidirlo dal momento che mi ha lasciato lui". L'unica risposta di Andreas fu un bacio sulla mia fronte e un sorriso dolce quanto il miele,forse un po' di più.
1:30 a.m.
Io e Andreas ci eravamo addormentati sul mio letto e appena aprii gli occhi notai che era già sveglio;con un braccio mi abbracciava forte e con l'altro mi accarezzava delicatamente i capelli.Poi mi voltai,le punte dei nostri nasi si sfiorarono e io gli diedi un bacio sulle labbra,poi lui me ne diede un altro più lungo e così cominciò a stuzzicarmi facendomi anche il solletico.Dopo circa 10 min si alzò dal letto e si vestì, dicendomi:"Avanti,alzati,vestiti,lavati e andiamo".Andiamo dove?Dove mi voleva portare con una caviglia smonca?"Andreas,non posso camminare troppo... solo qualche passo per ora...".So che poteva offendersi,ma era giusto mettere ciò in chiaro."Lo so,piccola.Infatti andiamo in macchina".Mi misi addosso dei jeans neri e larghi a vita alta,con una maglia bianca e larga che misi all'interno dei jeans...e sopra una giacca di jeans larga e gli anfibi neri e opachi.Andreas era vestito interamente di bianco ed era unico, stupendo.Ma dove mi voleva portare?
Dopo esserci preparati scendemmo giù e entrammo in macchina:"Ora ti porto in un posto unico".Mi sorrise,mi diede un bacio a stampo e poi partimmo.

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