UNA QUESTIONE NASCOSTA.

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Nicol's pov

Ci cominciamo a vestire dopo essere stati circa mezz'oretta abbracciati.È  stata una mezz'ora fantastica:risentire quel calore dopo l'accaduto mi ha fatto bene.Ormai tutti vestiti,prima di andare sui posti anteriori lo fermo prendendolo per mano:"Scusa,so che non volevi...ma è quello che mi sono sentita di fare...davvero..." "Non è che non volevo e lo sai bene.Mi piacerebbe fare l'amore con te ogni secondo della mia vita,ma la situazione era diversa..." mi dice guardandomi. "Dammi pure della paracula,ma tutto ciò che ho detto a Marco non era vero,te lo giuro.Non mi piace così tanto come ho fatto credere sia a lui che a te..." distoglie lo sguardo.Sta per poco in silenzio,perplesso,poi ricomincia:"Come faccio a crederti?" appoggia i gomiti sulle ginocchia e si prende la testa tra le mani. "Devi fidarti e basta.Amore è anche fiducia,Andreas.Se non provi a fidarti,non funziona...". Non risponde. "Guarda che non ti prenderei mai in giro...davvero." gli tocco il braccio destro come per rassicurarlo e lui finalmente alza il viso:gli occhi sono lucidi,lo sguardo è avvelenato e impaurito. "Per favore,non- non aver paura di me,non aver paura di fidarti...non spezzerò le tue bellissime ali",mi accarezza la guancia mentre le lacrime iniziano a rigargli le guance e la stessa cosa succede a me. "Non voglio vederti piangere e soffrire,Nic.Però penso che sia meglio dividerci per qualche giorno,non vederci proprio." "Che dici?" sono scioccata!Non gli è bastato tutto quello che gli ho detto ora? "Ti prego,ho bisogno dei miei tempi e dei miei spazi.Ti prego di rispettarli e rispettarmi".Sono delusa e incazzata.Perchè ha fatto l'amore con me se sapeva che non avrebbe cambiato idea?Si è approfittato della mia vulnerabilità?O forse aveva fin troppo voglia di farlo e non ha pensato a nulla?Ah,non lo so.Non lo capisco...
L'unica cosa che faccio è toglierli la mano dalla mia guancia, asciugarmi in fretta le lacrime e passare sul mio sedile davanti.Andreas rimane fermo dietro per un attimo poi viene davanti anche lui.Accende il motore e poi:"Nicol..." avrá cambiato idea? "...la cintura." "Grazie mille." gli rispondo, ovviamente ironicamente.Lo vedo sorridere e mi sale il crimine. "Cos'hai in testa tu?" scoppia a ridere. È forse pazzo? "Andreas,il manicomio non è lontano, possiamo sempre farci un salto." "Mi fai sorridere,tutto qui." "Andreas,mi hai appena detto che non stiamo più insieme e già il fatto che in questo momento stiamo in macchina insieme non va bene, figurati se ti metti a ridacchiare!Ma la coerenza?" "Primo: non ho detto che noi due non stiamo più insieme,ho detto che per qualche giorno non dobbiamo vederci.Secondo:non riesco a nascondere le mie sensazioni,se mi fai sorridere,sorrido.Che devo fa'?". Che palle sto ragazzo.Ha sempre le risposte pronte. "Vai più veloce,voglio andare a casa non farmi i car tour in giro a Fabriano".Scoppia a ridere. Okay,sono molto stronza,ma anche simpatica. Ridacchio anch'io. "Come dice lei,capo." "Simpaticone." e guardo fuori dalla finestra. "Oh no,la simpaticona qui sei tu.D'ora in poi ti chiamo 'Simpaticona ciclata',ti piace?" "Un botto." non cambio posizione,continuo a guardare fuori dalla finestra cercando di non sorridere o cose del genere.Sento i suoi occhi addosso ogni due secondi. "Smettila di guardarmi o perderai gli occhi." "Ora vedi anche di schiena!?Ah, già.Forse gli occhi che ho perso si sono attaccati alla tua schiena." "Quanto sei scemo!" e ridacchio. "Dici?" "Sì".

21:07

"Nicol,dai!Sveglia!".Apro gli occhi e vedo Andreas che ha aperto la mia portiera e cerca di svegliarmi. "Dai,cazzo: è da dieci minuti che continuo a squoterti e non ti svegli!" "Wow,squotermi è davvero un fantastico modo per svegliare la tua..." ma poi mi ricordo di tutto e mi fermo. "La tua...?" mi guarda con un sorriso malizioso.Io mi slaccio la cintura e prendo la borsa. "Levati,devo uscire." e lo spintono un po' indietro per uscire dall'auto.Dopo essere uscita faccio per andare a suonare il citofono ma Andreas mi afferra per il braccio e mi tira vicino a sé,forse un po' troppo. "Non hai idea di quanto mi mancherai..." e mi abbraccia. "Spero prenderai la decisione giusta..." "Che sarebbe...?" dice staccandosi dall'abbraccio e sorridendo maliziosamente. "Lo sai già." e ricambio il sorriso. "Ma buonasera!". Questa voce.Questa voce fastidiosa e irritante. Non le risponde nessuno,poi lei si avvicina sempre di più e tocca da dietro le spalle,poi le braccia di Andreas e infine se lo avvinghia da dietro toccandogli il petto e quelli addominali che ormai avrebbero dovuto essere solo miei...avrebbero dovuto. Ma la cosa peggiore è che Andreas non le toglie le mani:ha solo chiuso gli occhi e stretto i denti. "Cosa pensi di fare?" dico incrociando le braccia al petto.Cerco di essere stronza il più possibile,ma so che in questo Gessica mi batte alla grande. "Oh,nulla.Penso solo di riprendermi ciò che è mio." poi passa davanti ad Andreas e gli si avvicina al viso e sussura:"Tu che dici,piccolo?" "Ah, addirittura i nomiglioli!?" mi sto incazzando ora.Poi si gira verso di me e dice:"Beh,le abitudini non spariscono velocemente.È solo che lui mi chiamava sempre 'piccola' e io lo chiamavo 'piccolo' e questa cosa mi piaceva e mi piace tutt'ora.Hai qualcosa in contrario?" "Beh,direi.Sono la sua ragazza!" faccio un passo verso di lei e la guardo negli occhi con uno sguardo che non avevo mai usato.Lei mi guarda con compassione e strafottenza. La odio. Scoppia a ridere e poi dice:"La sua ragazza?Amore,ripijate!".Ma perché Andreas non dice niente?Sto impazzendo!Ha lo sguardo verso il basso e stringe forte i denti. "Andreas!?" non mi guarda. "Rispondimi!Guardami in faccia!Che succede?" sono confusa,ma il mio sesto senso non promette niente di buono.Alza lo sguardo verso di me:ha paura,glielo leggo negli occhi lucidi che stanno per esplodere. "Gessica,potresti andartene?" "Ma come andarmene,piccolo?".Lei si gira verso di lui e gli poggia le mani sul petto.Lui la guarda negli occhi ma non fa niente. "Vai via!" "Oh, d'accordo.Ma non finisce qui..." e poi...poi si baciano.Lui non evita il bacio.Non lo evita!Io sono senza parole!

Andreas' pov

Sapevo che questo momento sarebbe arrivato,ma non pensavo fosse così prossimo.



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