COME UNA MADRE

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Andreas' pov

A dire la verità ho sempre pensato che una vita dolorosa e complicata come la mia quasi nessuno l'avesse vissuta,e a giudicare dai comportamenti e dal carattere della mia ragazza,mai avrei pensato che avesse passato un tale periodo di merda.Che ragazza forte...e che madre forte:le ammiro tanto entrambe.
L'ho coccolata un pochino, siamo stati qui in silenzio per circa mezz'ora:io seduto sul letto a gambe aperte e appoggiato al cuscino,lei sdraiata tra le mie gambe con la testa appoggiata al mio petto e le mie braccia intorno al suo corpo.Non ci siamo detti una parola...penso che sia giusto così, è stato un momento difficile per lei.All'improvviso la sua voce mi risveglia dai mille pensieri:"Andre,possiamo andare di là.Stai tranquillo, sto bene." "Sei sicura?Posso tranquillamente..." mi interrompe:"No,ho detto che sto bene.Convivo con tutto ciò da più di dieci anni,pensi che proprio ora non riesca ad andare avanti?Dai,su!Alziamoci e andiamo di là!".Certo che proprio ora non riesci ad andare avanti!Non ti sei mai aperta con nessuno!È questo ciò che penso,ma non glielo dico per non peggiorare la situazione,che già è molto fragile.Si alza,mi prende per mano e mi porta pian piano in soggiorno.Mia mamma si accorge subito che qualcosa non va,forse per la faccia distrutta di Nicol e gli occhi gonfi e iniettati di sangue per il pianto,quindi prima che Nic entrasse in soggiorno,mamma,che sta portando una caraffa di acqua a tavola,interrompe subito il mestiere e corre verso di noi,che siamo all'ingresso della stanza. "Nicol!Tutto a posto?Se non stai bene,non sei costretta a venire a tavola e fare finta che invece vada tutto bene".Poi mi fa cenno con la testa di andarmi a sedere e lasciarle lì da sole...quindi faccio così.

Nicol's pov

Sono stanca,distrutta,debole eppure questa donna alla sola vista mi riesce a dare forza e amore."Vieni qui,seguimi.Ti porto nella camera degli ospiti,ti riposi un pochino e quando te la senti vieni.Si vede che non stai passando uno dei migliori momenti e ti capisco molto bene...ne ho passati molti così".Mi tiene con un braccio dietro la schiena,come per sorreggermi e mentre camminiamo tra i corridoi mi sorge una domanda in testa,che non stento a tenere per me stessa:"Perché lo stai facendo?" "Che cosa?" "Perché sei così cortese,gentile, dolce e confidenziale con me...non ci conosciamo e non ci siamo mai viste eppure ti comporti così...come se fossi mia mamma".Mi accenna un sorriso e continua:"È solo che quando vedo del dolore negli occhi di una persona,lo provo anch'io.Mi metto nei suoi panni e mi vengono le fitte al cuore.È brutto non aiutare una persona che invece del tuo aiuto ne ha bisogno,non credi?E tu sei pure la fidanzata di mio figlio,non sei una persona qualunque,quindi perché dovrei fare finta di niente quando mi accorgo di tutto?".È così buona... è una persona fantastica. "Ti ringrazio" e mi fermo per abbracciarla. "Di niente,piccola.Ricordati che se c'è qualcosa che ti tormenta dentro e ti fa stare male,non te lo devi mai tenere per te stessa,condividi i tuoi tormenti e i tuoi dolori con le persone di cui più di fidi e che più ami".Mi stacco dall'abbraccio e le sorrido per non ringraziarla di nuovo a parole.Continuiamo a camminare e arriviamo davanti ad una porta grande e di legno, simile a tutte le altre ma con una decorazione e la scritta 'OSPITI' sulla porta."Ecco,entra e riposati." "Grazie di nuovo,Rosa.Sei davvero gentile." "Figurati...tieni a mente solo una cosa:sei una delle persone più care per mio figlio e il tuo abbandono sarebbe la sua rovina,glielo leggo negli occhi e fidati." "Non lo abbandonerò,a meno che non lo voglia fare lui." "Oh,credimi,lui non lo farebbe mai di sua spontanea volontà: è innamorato pazzo e non ha mai avuto una ragazza O meglio,ce l'ha avuta,ma nulla di importante.In più,non ne ha mai portata una a casa per farmela conoscere.Adesso che ha 20 anni è la prima volta.Tu quanti anni hai?" "Io 18,appena compiuti a novembre." "Uh,sei piccolina!" e ridacchiamo. "Suo figlio mi ha raccontato un po' del suo passato..." "Davvero?" "Ehm, sì...".Sembra più che sorpresa da questo. "Tu sei la seconda ragazza di Andreas:la prima un po' più seria è stata Gessica" a sentire quel nome rabbrividisco, "Ma Gessica non ha mai conosciuto il vero Andreas,tanto che pian piano,quando mio figlio ha cominciato ad aprirsi e a raccontargli della sua vita,dei milioni di problemi lei ha cominciato a distaccarsi.Era più una ragazza da poche parole,per lei contava altro,di sicuro non le interessavano i suoi problemi e le sue difficoltà.Quindi Andreas,dopo quasi due anni,la lasciò".Resto un attimo in silenzio e poi rispondo:"Sapevo di Gessica...non tutto questo ma ne conosco l'esistenza,anche fin troppo..." "Oh mio Dio,che intendi?Non dirmi che è una tua amica?" "Ma per carità,a quella non mi ci avvicinerai manco fosse la mia peggior nemica... è solo che ne abbiamo parlato e l'ho anche vista pet Roma, più di una volta..." "È una bellissima ragazza,ma solo di aspetto...e spesso,se non sempre,la bellezza esteriore conta ben poco",sospira e poi riprende:"Non importa,ora ti lascio qui a riposare un pochetto" mi sorride ed esce dalla stanza chiudendo la porta.Appena mi siedo sul letto sento vibrare il cellulare nella mia tasca: qualcuno mi sta chiamando.Lo prendo, guardo lo schermo e non so che fare: perché mi sta chiamando?

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