BUIO.

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DRIIIIN.
Nicol's pov
La sveglia suonò per l'ennesima volta,e per l'ennesima volta la spensi."Eddaje,Nico!Te devi svejà ora eh!"mi urlò Elodie mentre si truccava."Elodie,che ore sono?Ti stai già truccando?" "Sì, sì.Ma io esco un po' prima che vado a fare colazione con Lele.Sono ancora le 7:00.Tu comunque alzati e preparati per bene... com'è andata ieri sera?Ho saputo che tu e Andreas siete usciti".Ero felice, finalmente:"È andata una favola.Non ero mai stata così bene con lui...Mi piace tanto stare con lui a chiacchierare,a parlare delle gioie e dei dolori,stargli accanto e abbracciarlo forte".Elodie mi guardava con un sorrisone,con gli occhi che quasi mi divoravano."No vabbè stupendi!"Urlò all'improvviso e scoppiammo entrambe a ridere.Adoravo Elodie,il suo carattere solare,la testa tra le nuvole e i piedi ancorati a terra.Umile e matura,potevo sempre contare su di lei."Tu invece?Che mi dici di Lele,sta nascendo qualcosa?".Staccò gli occhi dal rossetto che si stava per mettere, mi guardò imbarazzata e scoppiò a ridere,facendo morire dal ridere anche me.Rideva sempre,insomma! "Ma tu sei proprio scema!Cosa ti ridi che ti ho chiesto una cosa seria una volta ogni tanto!?",e lei scoppiò a ridere ancora di più.Le nostre risate furono interrotte dal bussare sulla nostra porta; andai ad aprire.Davanti a me c'era lui:maglia nera larga con la scritta "Apathya",pantaloncini neri dell'adidas e scarpe della stessa marca.Aveva i capelli spettinati e il volto ancora assonnato,si vedeva che si era svegliato da poco.Ci guardammo negli occhi per qualche secondo senza dire nulla,poi spezzò il silenzio:"Ciao".Sembrava preoccupato."Ciao,tutto bene?" "Sì, sì.Tu?" "Anche io.Come mai sei venuto così presto oggi?" "Bo,mi andava di stare con te.Volevo passare qualche minuto con te prima di andare a scuola,ti va?".E come potevo dire di no?Ma prima che io rispondessi Elodie si presentò davanti alla porta:"Ragazzi,io vado.Ci vediamo dopo!!" e corse via giù per le scale.Andreas entrò e mi sorrise,andandosi a sedere sul letto."Scusami,davvero.È tutto orribile, c'è un disordine nella camera,il letto anche...io ancora peggio"... "Tranquilla...la camera e il letto li metterai a posto,tu puoi anche rimanere così"disse,sorridendomi.A quelle parole sentii le guance bruciare e mi sentii ancora più in imbarazzo sapendo che lui mi avesse visto arrossire."Dubito che rimarrò così.Ora vado a lavarmi e truccarmi,tu sei già pronto?".Lui mi guardò perplesso e mi rispose che avrebbe voluto parlare di una cosa,ma che forse non ci sarebbe stato tempo di mattina.Poi disse:"Comunque sì,io sono già pronto.Ora vado giù da Michi e Ale che mi stanno aspettando per andare insieme a fare lezione.Ci vediamo ad "Amici"?".Feci un cenno per dire di sì.
Quella giornata era partita male:tra me e Andreas non c'era quell'entusiasmo,quella passione, quell'attrazione iniziale...si era spenta quella scintilla?
13:00
Eravamo stati convocati dai professori perché ci avrebbero dovuto comunicare qualcosa di importante.Entrò in sala la Celentano e con uno sguardo fulmineo ci osservò."Buongiorno ragazzi.Come sapete vi abbiamo convocato per chiedervi e comunicarvi qualcosa di importante.Parliamo di ieri sera.Per esempio,Nicol,cosa hai fatto?".Vuoto.Ansia.Vergogna.Paura.
Il mio sogno si stava infrangendo per aver infranto un cavolo di regolamento... com'ero stata stupida!Non sapevo cosa risponderle... così le dissi semplicemente:"Io...Io sono uscita e poi sono tornata a casa,non ricordo a che ora."
Che bugiarda! "Sei sicura? Perché qui ho scritto che sei tornata a casa proprio tardi,insieme ad un tuo compagno.Allora io vorrei che tutti voi torniate in sala relax,a parte Andreas e Nicol!".Era la fine,me lo sentivo. "Parliamo un attimo ragazzi, perché sembra che voi non abbiate proprio capito come funziona qui.Ora vi spiego cosa succederà".

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