LUI.

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Nicol' s pov
In macchina non parlammo tanto,anzi:era ciò che Andreas stava cercando di evitare.Alzò il volume della canzone "No hero" di Elisa.Mi aveva sempre parlato di quanto gli piacessero le sue canzoni e di quanto lo rappresentassero.Lo vedevo nervoso.Decisi di rompere un po' il ghiaccio che si era creato:"Andreas, tutto bene?" "Sì, sì.È solo che il posto in cui ti sto per portare è importante".Apprezzavo davvero tanto il fatto che lui si riuscisse ad aprire con me anche con le cose tanto importanti...e doveva davvero essere importante per infrangere per la seconda volta il regolamento della scuola di Amici, poiché dovevamo essere in camera entro le ore 23:00.Parcheggia la macchina in una via stretta."Siamo arrivati...non aspettarti tanto.È un semplice e comune posto,che però per me è speciale".Uscimmo dalla macchina e mi prese per mano,camminammo per 10 minuti lungo quella piccola via e poi si fermò davanti ad una panchina."Siediti,ti racconto un paio di cose... vedi cosa c'è scritto qui?"Mi indicò un punto sulla panchina dove c'erano un'infinità di scarabocchi fatti con un pennarello nero."Cos'è A R D?"avevo chiesto incuriosita, poiché quelle lettere in tale ordine le avevo già notate da qualche altra parte."L'ho scritto io,un po' di tempo fa.Avevo 16 anni e volevo tanto farmi un tatuaggio ma ero davvero indeciso su cosa tatuarmi.Quindi tutti questi scarabocchi che vedi li ho fatti io,mentre cercavo di scegliere il tatuaggio ideale.Ho sbarrato i disegni e gli scarabocchi,tutti a parte questo.Infatti ce l'ho tatuato proprio qui"e mi mostrò il suo tatuaggio:A R D.Doveva essere qualcosa di importante per lui..."Cosa vogliono dire queste lettere?" "Ognuna è l'iniziale dei nomi della mia famiglia: A per Alessio,mio padre Armin e me,R per mamma Rosa e D per mio fratello Daniel".A quel punto abbassò lo sguardo,come se cercasse di evitare il mio.Pensai che forse in quel momento aveva soltanto bisogno di sentirsi a suo agio e lo abbracciai,dicendogli:"Sei davvero un fantastico ballerino,figlio e fratello.Sei tutto ciò che una persona possa desiderare al suo fianco.Sei così semplice,ma complesso.Così delicato,ma forte.Sei difficile da capire,ma semplice da immaginare.Basta pensare a come ti ho descritto:sei un guerriero,Andreas".Non so per quale motivo,ma non si staccò da quell'abbraccio per un tempo che mi sembrò infinito.Continuava a stringermi a sé.Finchè non è arrivato qualcuno a rovinare tutto:"Hey,love birds!Che si fa qui?".Era lei.Andreas era completamente sbiancato dopo aver sentito la sua voce."Che ci fai qui?"aveva detto staccandosi dal caldo abbraccio in cui eravamo avvolti,con un'aria mista tra rabbia e preoccupazione."Niente,stavo solo passeggiando quando vi ho visti.Siete davvero carini insieme,lo sai Nicol?Ma stai a sentire un'altra cosa" e Andreas mi strinse forte la mano "Non aspettarti tanto da Andreas,la parola amore a lui suona diversa da come suona a te".Poi ridendo se ne andò.Credo che fosse ubriaca."Non ascoltarla,non sa cosa dice.O meglio,lo sa ma lei ha conosciuto solo l'Andreas 16enne.Un Andreas completamente diverso". So che quella notte aveva fatto un tuffo nel vuoto del passato,e quindi ho semplicemente preferito consolarlo e stargli vicino.Ma la frase della ragazza mi era rimasta in testa e continuavo a sentirla come fosse il ronzio di una zanzara.
Tornammo in albergo che erano le 2:45 a.m.
"Grazie"uscì dalla bocca di Andreas prima che io aprissi la porta della mia camera."Di niente.È stato bello".Lui mi sorrise e poi si allontanò verso la sua camera,la 302.

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