RICORDI STRAZIANTI

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Nicol's pov

Dopo circa venti minuti sento bussare alla porta del bagno:"Nicol,tutto bene?Stai male?".È Rosa,che le dico? "No,no.Tutto bene,stia tranquilla.Ora esco." "D'accordo,ma se c'è qualche problema puoi venire da me,capito?" "Sì, grazie mille." "Figurati".È così dolce e gentile,una donna fantastica.Cinque minuti dopo sento di nuovo bussare alla porta:"Ci sono,posso entrare?" "Muoviti!" "Non sapevo quali prendere,ce n'erano almeno di 50 tipi diversi.Ti ho presi questi, vanno bene?" "Andreas,questi mi fanno schifo.Si muovono continuamente e fanno pure fatica ad attaccarsi alle mutande!".Sono un po' incazzata, devo ammetterlo,ma non con Andreas...anzi,tutta questa scena mi fa abbastanza ridere:io in bagno,seduta sul cesso,che urlo contro Andreas che mi sta davanti con un pacco di assorbenti.Scoppio a ridere improvvisamente. "Ma cosa ridi?" mi chiede lui ridacchiando,ma io non riesco a fermarmi.Che mi è preso? "Il ciclo sta agendo,forse anche troppo... comunque,devo andare al negozietto a prenderne altri?" "No,me la caverò con questi per un giorno.Grazie,sei un amore".Allargo le braccia per abbracciarlo,ma poi mi viene spontaneo dargli un bacio, più lungo di quello che avevo pensato.Iniziamo a baciarci e mi accorgo del sorriso malizioso di Andreas. "E cos'è quel sorrisino lì?Hai anche tu il ciclo per caso?Lo vuoi un assorbente?" gli chiedo sorridendo e mostrando una finta cortesia e gliene passo uno.Lui lo prende,sorride e lanciandomelo addosso dice:"Ma vaffanculo!"poi si avvicina e mi sussurra:"Ma comunque,piccola,non mi sembra il posto e il momento adatto per fare sesso,o mi sbaglio?".Gli tiro uno schiaffetto e gli ordino di uscire dal bagno: iniziamo bene la giornata a Fabriano.
Esco dal bagno,con dei dolori alla pancia allucinanti e appena arrivo in soggiorno vedo che tutti sono già seduti e stanno chiacchierando e mangiando.Vedo un posto libero vicino ad Andre e deduco sia il mio.C'è davvero tantissimo cibo,ma il protagonista a tavola è senza dubbio la carne,di cui Andreas va pazzo! "Amore,vuoi assaggiare un po' di questo?Mia mamma lo fa ogni domenica, è buonissimo!" dice con il chiasso di sottofondo.Mi ha chiamata 'amore' davanti agli altri?Wow,facciamo passi avanti...o meglio,voliamo. "Sì,amore.Passamene un po' " e gli faccio un sorrisino guardandolo negli occhi,come per fargli intendere i miei pensieri.Lui ovviamente mi capisce sempre e mi bacia la fronte."Allora,Nicol,cosa ci racconti di te e della tua famiglia?" è la voce di Alessio. "Beh,sono una semplicissima ragazza di Milano" ma Andreas mi interrompe tossendo e dice:"Voglio solo assicurarvi che è tutto tranne che semplicissima" e ridacchia,come anche tutti gli altri,poi gli tiro una manata sulla spalla e rido anch'io. "Allora,vivo a Milano con la mia famiglia:mia mamma Chiara,mio fratello Federico,mia sorella Giulia e il piccolo Paco,un golden retriever che mia mamma ha preso un po' prima di 'Amici' ".Si staranno chiedendo che ne è di mio padre,ma spero non me lo chiedano: è un argomento delicato che non ho mai affrontato con nessuno,nemmeno con Andreas,e che non mi va di affrontare. "Ma siete originari di Milano o semplicemente vivete là?Da dove vengono i tuoi?" dice Rosa. "I MIEI" mi si ripete continuamente in testa...sono agitata,che dico?Mento. "Sì,siamo proprio di Milano.Ma mia zia,la sorella di mia mamma, si è trasferita qui a Roma da tipo dieci anni." "Ah,e tuo papà?",mi strozzo mentre bevo l'acqua e inizio a tossire.Panico totale,ma le bugie fanno bene a volte. "Mio padre è sempre via per lavoro, non c'è mai a casa." ma probabilmente gli occhi lucidi mi tradiscono. "Piccola, tutto bene?" mi sussurra Andreas.Ma a lui,non riesco mai a mentire:"No...vieni un attimo di là con me?" "Certo,certo". "Scusatemi, andiamo un secondo di là che Nicol non sta molto bene,e poi torniamo"comunica lui a tutta la ciurma.Mi porta in una camera da letto,penso sia la sua. "Allora,che è successo?È per tuo padre?". Scoppio a piangere come se non ci fosse un domani e lui mi abbraccia forte e mi fa sedere sul letto. "Patata,tranquilla.Vero che sai che se non vuoi rispondere e non ti va di parlare di qualcosa puoi dirlo senza paura di offendere nessuno, vero?" "Ho mentito" e continuo a piangere. "In che senso?" lo vedo preoccupato,ma lo sarà ancora di più dopo aver sentito la verità. "Mio papà se n'è andato tempo fa,e meno male che l'ha fatto!Era un pezzo di merda,un gran bel pezzo di merda!" e senza accorgermene sto urlando e gesticolando in giro per la stanza. "Non sei costretta a parlarne" "E se volessi farlo?" "Allora fallo,ti libererai di un peso" "Andreas,tu non sai che schifo abbiamo passato.Mio padre,dopo aver avuto mia sorella che ha 22 anni e Federico,che ne ha 20 ha avuto me.Quando avevo più o meno 3 anni,non so per quale motivo,mio padre ha iniziato a pensare che mia madre lo stesse tradendo e che io, addirittura,non fossi sua figlia.Ma ovviamente erano solo i suoi stupidi filmini mentali.Da lì,ha iniziato a trattare mia mamma di merda,la picchiava costantemente,mentre per quanto riguarda me,non mi cagava di striscio,se non per rimproverarmi.In più stava sempre in giro  tutto il giorno:fino alle 17 lavorarava,poi Dio solo sa dove andava a ubriacarsi.Un giorno,io avevo 7 anni,mia sorella mi è venuta a prendere da scuola e le ho chiesto:"Giuli, perché non è venuta mamma?",ma lei non mi ha risposto.Gliel'ho richiesto e mi ha ordinato di stare zitta,che non aveva voglia di parlare.Prima di entrare in casa, davanti al portone,sento delle urla e mia sorella mi dice di andare subito in camera,di non trattenermi in altre stanze.Inizialmente faccio quello che mi dice,ma poi,sbotto ed esco dalla stanza.Mi avvicino piano alla porta del soggiorno,da dove provengono tutte le urla. "Tu non ti devi permettere di rispondermi male,qualsiasi cosa io dica,hai capito puttana!?" e picchia mia mamma,che ormai è a terra e piange come una pazza.Era ubriaco,ubriaco fradicio e quella volta era stata la peggiore. "Lorenzo,ti giuro che io non ho fatto niente.Non ti ho mai tradito e mai lo farei!" "Che cazzo dici?Chi era quello lì con cui ti ho sorpresa parlare,eh?" "Te l'ho già detto: è Salvatore,uno psicologo che mi ha aiutato tante volte,ormai siamo come amici" "Ma stai zitta e smettila di mentirmi.Quattro anni fa vi ho sorpresi insieme che stavate confabulando, l'anno scorso ancora, oggi di nuovo!?Tu non hai capito un cazzo,bella mia.Non mi prendi in giro!" e altri due schiaffi.Mia mamma fatica a respirare ormai e io,ingenua ma coraggiosa,decido di interromperlo. "Che cavolo stai facendo, papà?Le fai male,lo sai?",lui si gira e mi fulmina con lo sguardo. "Nom chiamarmi papà,piccola bastarda, e vattene via,o ti faccio scappare io,hai capito?" "No,non me ne vado finché non lasci andare mamma!" gli urlo contro,provando ad essere incazzata e autoritaria con quella voce sottile da bimba.Mia mamma interviene,ormai esausta,con il viso pieno di lacrime e sangue:"Amore mio,vai di là, è meglio.Gioca con le bambole che ti ho comprato l'altro ieri,quelle nuove.Vai,piccola,io sto bene!" e mi sorride. "No!No!No!" urlo sbattendo i piedi contro il pavimento. "Pensi di disubbidirmi ancora?" "No,ma non voglio che picchi mamma!" e mi metto a piangere,ormai esausta anch'io.Ero una bambina ingenua e piccolina,e mio padre era uno stronzo ubriacone. "La devi smettere di impicciarti!Devi stare zitta,tu!" e mi tira un ceffone in faccia talmente forte da farmi cadere a terra.Sbatto fortissimo la testa contro lo spigolo di un tavolo di vetro.Mi hanno ricoverato in ospedale,mi hanno operata ed è stato un miracolo se sono sopravvissuta.Da quel giorno,io non ho mai più rivisto mio padre e mai lo vorrò rivedere.Soltanto mia mamma l'ha rivisto in tribunale,per il divorzio e per il processo.So che era stato messo in prigione,ma da qualche anno non ho sue notizie e non ne voglio avere, sinceramente.
Andreas mi guarda spiazzato,ormai in lacrime.Viene verso di me e mi abbraccia. "Io sarò sempre al tuo fianco, sarò sempre la spalla su cui poter piangere e sarò le braccia forti su cui potrai appoggiarti.Ti prometto che sarò sempre al tuo fianco,che ti farò vivere delle favole,che staremo sempre insieme e che il nostro amore aumenterà sempre di più...e che non permetterò mai,e dico mai a nessuno di farti soffrire."

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