Taehyung e Jimin: quattordici anni
"Sei meno."
Taehyung sospirò, aveva studiato tutto il giorno precedente per quell'interrogazione e non era arrivato neanche alla sufficienza. Andò a sedersi al suo posto, all'altra sedia c'era Jimin, ovviamente. "Sei stato bravo, lascialo stare."
Avevano iniziato anche le superiori insieme. Era diverso, più difficile. Taehyung non era proprio portato per studiare ma l'idea di perdere l'anno gli faceva paura così si impegnava sempre. Non voleva essere in una classe senza Jimin e non si sarebbe sentito motivato per studiare. Perché, nel caso non si fosse capito, lui studiava per rimanere insieme a Jimin. E anche per avere un futuro dignitoso, ma quello non gli sembrava importante ora.
Nella nuova classe conosceva solo lui e i compagni con cui si era relazionato nel corso dei primi mesi di scuola si erano rivelati i peggiori che avesse mai avuto: erano uno più cattivo dell'altro, nel vero senso della parola.
A Taehyung non dispiaceva stargli lontano, ma a volte erano davvero insistenti o comunque si comportavano in maniera scontrosa nei suoi confronti. Ancora non capiva cosa spingesse le persone a trattarlo in quel modo, forse era semplicemente lui che era antipatico e portava tutti ad odiarlo.
L'ora successiva la passarono in palestra, Jimin giocava a pallavolo mentre Taehyung era in panchina a giocare col cellulare, a un certo punto una ragazza che non aveva mai visto si sedette vicino a lui.
"Ciao, sono dell'altra classe." lo salutò lei. Aveva dei bei capelli, erano neri e lunghi. A Taehyung piacevano.
"Ciao."
"Non ti piace giocare? O non c'era posto?"
"Non mi piace e non sono bravo." rispose, lei annuì.
"Neanche io. Ti vedo sempre stare seduto durante le ore di palestra ma non avevo mai avuto il coraggio di parlarti." sorrise. A Taehyung sembrava strano come non si sentisse in ansia parlando con lei, anzi, gli faceva piacere visto che di solito quelle ore le passava da solo. "Beh, la tua classe è molto brava a giocare. Mi chiedevo una cosa.."
"Cosa?"
"Sei sempre con quel ragazzo.. Park Jimin, no?" a quella domanda Taehyung divenne curioso. "Volevo scrivergli ma non so se è fidanzato."
Taehyung sospirò, non voleva essere cattivo con lei, eppure si era sentito preso in giro. "In realtà non penso voglia conoscere qualcuno al momento, ma se vuoi scrivergli accetterà sicuramente di essere tuo amico."
"Ah." rispose delusa. "Lo sa che sei gay?"
"Cosa?"
"No è che ho notato che guardi solo lui o gli altri ragazzi, non c'è niente di male, comunque."
Taehyung era arrossito e si sentiva anche arrabbiato. "Potresti non dire cazzate? Non so come ti è fatta a passare per la testa una cosa del genere ma evidentemente non mi conosci, e non dovresti giudicarmi."
Lei si alzò e fece un piccolo inchino. "Perdonami, non volevo sembrare antipatica. Ci vediamo." disse andandosene.
Taehyung rimase a guardarla mentre si allontanava. Si chiedeva se qualcun altro avesse pensato quelle cose, forse tutti credevano fosse gay ed era per quello che gli stavano lontani.
Si ritrovò a riflettere su se stesso. Non aveva mai desiderato una ragazza, ma neanche un ragazzo. E poi non riusciva ad immaginarsi con nessuno dei due. Proprio in quel momento arrivò Jimin e riflettè, si chiese se esteticamente lui o qualche altro ragazzo lo attirava.
Gli piaceva Jimin, era oggettivamente bello ma non sarebbe mai riuscito a vederlo come un suo probabile fidanzato. E poi lui era etero, quindi perché si stava facendo tutti quei problemi? Tanto non sarebbero stati insieme comunque.
"Taehyung?" chiese indicando il cellulare che lui gli conservava in tasca, Taehyung lo prese ma quando stava per darglielo lo vide prendere l'acqua e bere così aspettò e rimase a guardarlo.
Sentì una sensazione strana e aveva voglia di prendersi a schiaffi da solo per quello a cui aveva appena pensato.
"Tutto bene?" chiese sorridendo. "Abbiamo perso."
"Ah." ridacchiò. "Non fa niente, sei stato bravo."
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growing up - vmin
Fanfictiondove Taehyung e Jimin sono amici d'infanzia e crescono insieme. pubblicata il 14/07/2017 conclusa il 09/08/2017
