"Allora?" chiese Taehyung una volta che Jungkook attaccò.
"Ha detto che ci penserà." rispose triste - anche il sorriso di Taehyung svanì. "Sappiamo entrambi quello che vuole."
Lui scosse la testa e singhiozzò, coprendosi subito la bocca per non farsi sentire, ma ormai era inutile. Jungkook si accorse che stava piangendo e lo attirò a se per un abbraccio. "Si risolverà tutto Tae, hai sentito quello che ha detto?" chiese e vedendo che non rispondeva continuò a parlare. "Gli piaci, è solo che -"
Taehyung si allontanò e lo guardò. "Sai cosa? Potrò anche piacergli, ma è troppo orgoglioso. Appunto, hai sentito cosa ha detto? Non vuole essere così."
"Sappiamo entrambi che non può deciderlo." sospirò Jungkook. "E tu più di me sai che in questi momenti si è confusi, probabilmente non riflette neanche quando parla. Jimin è solo confuso."
I due continuarono a parlare di quella situazione fin quando Jungkook non dovette tornare a casa, dopo Taehyung andò nella sua camera e ci restò. Si era messo a giocare al PC per distrarsi, e ci stava riuscendo. Aveva completamente smesso di pensare a tutto, finché non sentì suonare alla porta. Si spaventò subito e pensò a chi potesse essere.
Decise di mettere in pausa il gioco ed andare a vedere ma appena spiò vide che era Jimin.
Perché era andato lì?
Sentì subito il cuore battergli più forte e cercò di calmarsi, non sapeva se aprire o no. Era andato lì per lui, ma per fare pace? Per parlare di quello che erano? Continuava a guardarlo dallo spioncino, era davvero bello. Sembrava stanco e triste, gli si spezzò il cuore a vederlo così. Jimin bussò altre volte ma Taehyung continuava a guardarlo senza fare niente, a tal punto da costringerlo ad andare via.
"Ma che sto facendo.." sussurrò Taehyung aprendo la porta di colpo. "Jimin." disse ad alta voce per farsi sentire, il ragazzo si voltò subito. Restò a guardarlo senza dire niente, insomma, si aspettava che Taehyung parlasse. "Vuoi entrare?"
Annuì e si avvicinò, invece di andare in camera di Taehyung come facevano di solito restarono in salotto.
"Ho riflettuto." cominciò Jimin. "E non posso farcela da solo."
Taehyung non capiva bene a cosa si riferisse, forse perché in quel momento si sentiva come stordito. Avere Jimin a pochi centimetri da lui era frustrante.
"Io.. non mi capisco. Non riesco a ragionare, è come se non sapessi più chi sono." disse, poi fece una pausa. "Come stai, Taehyung?"
"Sono stato male, per quello che è successo e per noi." rispose. "Cosa vuoi che ti dica, sei tu quello che deve darmi spiegazioni."
"Vorrei che tu mi aiutassi a capire."
"Come?"
Jimin sospirò. "Sono partito da casa e riuscivo solo a pensare come sarebbe stato baciarti di nuovo." disse, Taehyung si innervosì. "Ma non so se tu - se.. se ti piacerebbe. Vedi? Mi sento così male solo ad averci pensato."
"Jimin guardami." disse piano, l'altro lo fece. "Se ti aiuterà a capire puoi baciarmi, non saremo legati gli uni gli altri solo per colpa di un bacio."
"Ti ho chiesto se ti sarebbe piaciuto." mormorò facendo sorridere Taehyung.
"Ero ubriaco quando è successo, e lo eri anche tu. In quella circostanza mi è piaciuto, penso che così mi piacerebbe ancora di più."
Il cuore di Jimin iniziò a battere ancora più forte, aveva paura potesse uscirgli dal petto. "Taehyung." lo chiamò, Taehyung vide delle lacrime cadere sui jeans chiari dell'altro.
Jimin non disse niente, si limitò a portarsi le mani agli occhi e a singhiozzare. Taehyung pensò a poco tempo prima e a come Jungkook lo aveva abbracciato per consolarlo così senza aspettare risposta si avvicinò e lo avvolse tra le sue braccia, Jimin si sciolse subito e portò le sue mani dietro la schiena di Taehyung mentre continuava a piangere.
"Jimin.. va tutto bene, lo so che non sembra così, ma va tutto bene." disse accarezzandogli la schiena. "Piangi finché non senti di esserti sfogato, non ti lascerò da solo."
Il più grande pianse davvero tanto, a tal punto che Taehyung iniziò a preoccuparsi. Tuttavia grazie alle carezze dell'altro riuscì a calmarsi, appena capì che aveva smesso parlò. "Smettila di sentirti in colpa e baciami. Non ce la faccio più, e nemmeno tu."
Jimin si allontanò e scosse la testa, allora Taehyung gli prese il viso con entrambe le mani e lo avvicinò a lui. "Lo so che lo vuoi, quanto ancora vuoi continuare a fingere?"
Jimin ci mise davvero poco a cancellare la distanza che c'era tra di loro e a poggiare le sue labbra su quelle di Taehyung. Quest'ultimo portò subito una mano dietro al collo dell'altro per avvicinarlo di più a lui, o almeno ci provò. Continuava a baciarlo ma sentiva come se non fosse abbastanza.
Si staccò per riprendere fiato e ne approfittò per lasciargli un bacio sulla guancia ed iniziare a dargliene alcuni sul collo, cosa che fece rabbrividire Jimin, infatti si allontanò. Taehyung cercò di baciarlo di nuovo ma lui aveva le mani premute contro il suo petto per allontanarlo.
"Mi hai baciato per la seconda volta ma continui a respingermi.. perché?" chiese col cuore a pezzi, si sentiva preso in giro.
"Perché ho paura che non potrò più fare a meno di te."
Taehyung scosse la testa. "Qual è il problema? Hai paura di innamorarti?" chiese e Jimin annuì, tenendo la testa bassa. A quel punto il più piccolo gli accarezzò la guancia e sorrise. "L'amore è bello, non ti fa sentire bene? A me si, quando sono con te mi sento felice."
"Ci conosciamo da -"
"La smetti con questa scusa? Chi l'ha detto che gli amici d'infanzia non possono stare insieme?"
"Mi sembra così sbagliato."
"Ti senti sbagliato quando mi baci?" chiese e Jimin lo guardò.
"Quando ti bacio mi sento come se tutto tornasse al suo posto."
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growing up - vmin
Fanfictiondove Taehyung e Jimin sono amici d'infanzia e crescono insieme. pubblicata il 14/07/2017 conclusa il 09/08/2017
