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Le mani di Taehyung erano completamente sudate a causa dell'ansia, la sera precedente lui e Jimin si erano promessi una cosa.

"Dovremo fare coming out con i nostri genitori."

Non era una sfida o un obbligo, lo volevano davvero, erano solo agitati per come avrebbero reagito. Ormai avevano entrambi diciotto anni e soprattutto per Taehyung la cosa era diventata difficile, da quando era un ragazzino condivideva con questo peso, segreto, come vogliamo chiamarlo. Ed era diventato pesante.

Inoltre una volta confessato ciò sarebbe potuto stare con Jimin a casa sua senza nascondersi e viceversa, sperava fosse così. Taehyung si emozionava subito quando parlava, motivo per cui sarebbe scoppiato sicuramente a piangere se si sarebbe seduto di fronte a sua madre per raccontarle tutto dall'inizio.

Era seduto alla sua scrivania da un sacco di tempo e pensava finalmente di aver finito, così lesse la lettera.

cara mamma,

ti ricordi quando da piccolo combinavo un guaio e ti scrivevo una lettera per chiederti scusa? ecco, è successo di nuovo

il guaio in questione è che mi sono innamorato

volevo iniziare ringraziandoti per tutto quello che hai fatto per me, crescendo mi sono reso conto che deve essere stato veramente difficile crescere me, una peste, senza papà. però ce l'abbiamo fatta anche da soli e guarda quanto siamo felici?

sono sempre stato un bambino difficile da capire, me lo ripetevi sempre. avrei voluto dirti queste cose a voce ma sai come sono fatto, che probabilmente mentre leggerai questo io sarò chiuso in camera mia a pensare a tutti i modi in cui potresti reagire. in realtà lo sto facendo anche ora, mente scrivo. odio ammettere queste cose ma mi viene da piangere.

dopo tutti i sacrifici che hai fatto per me la cosa che voglio di meno è deluderti, voglio solo che tu sia fiera di me. voglio diventare una persona di successo, amata da tutti. per me soprattutto, ma voglio farlo anche per te, per ringraziarti di avermi cresciuto così bene.

la persona di cui mi sono innamorato mi rende felice, è bella, ha un sorriso che mi fa stare bene, a volte litighiamo ma il fatto di essere così innamorati ci aiuta a superare tutto. avrei voluto farlo normalmente, portare a cena la mia ragazza e presentartela, come tutti.

ma non posso perché non è una ragazza. non so perché mi sento in dovere di chiederti scusa, ma lo faccio perché ti ho mentito per tutti questi anni, perché non mi sono mai confidato con te, perché non sono stato un buon figlio, per la maggior parte del tempo. forse ti chiedo scusa perché è la società che ci implica a farlo, a sentirci in colpa per essere così, a doverlo confessare per forza.

growing up - vminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora