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Taehyung e Jimin scesero insieme e arrivarono fin fuori la scuola, stavano per tornare a casa ma qualcuno richiamò l'attenzione del più grande. Era Nari.

"Ti dispiace se torno a casa con te?" chiese lei sorridendo. "I miei amici non ci sono oggi."

"No, anzi." rispose Jimin. "Però c'è anche Taehyung." disse e il ragazzo le fece ciao con la mano.

"Piacere." lo salutò lei. Sembrava fin troppo sorridente e Taehyung lo trovava sospetto, ma forse era solo felice. Magari gli sembrava strano perché lui non era come lei.

"Piacere." rispose. "Se volete me ne vado."

"No, perché?" domandò lei e iniziarono a camminare insieme. "Che hai fatto oggi in classe Jimin?"

I due si raccontarono come avevano trascorso la giornata e a Taehyung sembrava davvero di essere il terzo incomodo.

Appena Jimin arrivò davanti casa sua il più piccolo si chiese se avrebbe dovuto continuare a camminare insieme a quella tizia, visto che neanche lei era ancora arrivata.

"Taehyung può venire con te, abita poco prima di casa tua." disse Jimin. "Ti farà compagnia, noi ci vediamo domani."

Lui salutò lei con un bacio a stampo, poi i due continuarono a camminare. Si sentiva a disagio.

"Da quando siete amici?" chiese lei. "Tu e Jimin intendo."

"Da quando eravamo piccoli."

"Mi ha parlato di te." disse e Taehyung si voltò subito a guardarla. "So che non dovrei dirtelo ma mi ha detto che ti vede strano in questo periodo."

"Non penso dovrei parlarne con te."

"Ah." rispose. "Scusami, lo so che non ti sto simpatica."

"Chi lo ha detto?"

Lei scosse la testa. "Lascia stare."

"Comunque anche lui mi ha parlato di te. E mi ha detto che gli piaci davvero tanto quindi.. spero che vada bene tra di voi." sorrise. "Sono arrivato a casa, ci vediamo."

"Va bene Taehyung, a presto."

Taehyung bussò ma nessuno gli aprì la porta così prese la chiave che aveva nel suo zaino ed entrò. Non si preoccupò neanche di prepararsi il pranzo, tanto non aveva fame. Andò in camera sua e si distese sul letto, non sapeva perché ma si sentiva triste.

Si sentiva come se stesse perdendo Jimin.

Eppure voleva che lui fosse felice, lo voleva veramente. Magari lui non era destinato ad esserlo - ma voleva vedere a tutti i costi la persona con cui era cresciuto felice. Se lo meritava.

Il suo telefono squillò e rispose pensando fosse la madre che gli chiedeva se era tornato a casa, invece sentì la voce di Jimin. Ed era strano che lo chiamasse, insomma, si erano visti dieci minuti prima.

"Taehyung, avevi ragione."

"Che intendi?" chiese confuso.

"Possiamo vederci dopo, ti prego?" chiese. "Non so a chi altro dirlo."

"Puoi venire a casa mia."

+++

Taehyung sentì suonare alla porta, era sicuramente Jimin così aprì senza pensarci due volte. Fece entrare l'altro in casa e andarono nella sua stanza.

"Cosa è successo?"

"Hai mai baciato qualcuno e provato il nulla?"

Taehyung scosse la testa. "Che intendi?"

"Oggi.. quando ho baciato Nari non ho sentito niente."

"Cioè?"

"Cioè che è vero che sono uscito con lei solo per farli smettere di parlare ma ti giuro che pensavo mi piacesse davvero." disse tirando su col naso. "Invece non ho sentito quello che mi aspettavo."

"Va tutto bene, è solo che non è quella giusta per te." Taehyung sorrise cercando di consolarlo. "Meglio capirlo prima."

"Come glielo dico?" domandò.

"Se prova a baciarti di nuovo dille che ci hai riflettuto e la vedi solo come amica, pensò che capirà."

Jimin ridacchiò. "Avrei dovuto ascoltarti, se smetto di uscire con lei ricominceranno a parlare."

"No, non succederà." lo rassicurò. "Non aver paura di fare quello che vuoi solo per il giudizio degli altri."

growing up - vminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora