☆*:.。. 17 .。.:*☆

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Dopo quello che era successo nè Jimin nè Taehyung avevano capito bene in che situazione si trovavano o come erano rimasti, nel dubbio avevano continuato a baciarsi fin quando arrivò la madre di Taehyung, cosa che costrinse l'altro ad andare via. Lei lo adorava, ma non sapeva se in quella circostanza gli sarebbe stato ancora simpatico. Non era omofoba, ma comunque..

"Ti chiamo." disse Jimin prima di andarsene, e Taehyung ci sperava davvero. Ormai il sole era tramontato e di Jimin nessuna traccia. Nessuna chiamata, nessun messaggio.

Sapeva che era confuso, ma non capiva perché fosse così difficile accettare una cosa del genere. Lui c'era riuscito senza problemi, aveva accettato le conseguenze, perché Jimin no? Perché si sforzava a convincersi di essere diverso?

Taehyung si passò due dita sulle labbra e ricordò com'era bello sentire quelle di Jimin, se per baciarle sarebbe dovuto essere odiato da tutti lo avrebbe fatto, senza dubbio. Ma per lui era diverso.

Dopotutto era l'unica persona che gli voleva davvero bene dopo sua madre, mentre Jimin era più popolare, più affezionato ad altre persone, a lui importava il parere degli altri. A Taehyung bastava un po' d'amore, anzi, per lui era già molto.

+++

Di solito Taehyung e Jungkook non uscivano insieme e da soli, ma quella sera aveva accettato perché stare a casa avrebbe significato deprimersi, e non ne aveva molta voglia. I due camminarono fino ad arrivare in piazza, non c'era molta gente ma i soliti gruppetti di amici e gli anziani che passeggiavano, tutto normale.

"Vuoi qualcosa da bere?" chiese Jungkook.

"Non ho voglia di ubriacarmi, lo sai cosa succede." ridacchiò.

"Stai ancora male?"

Taehyung scosse la testa. "Non fa niente."

"Ci sono Namjoon e gli altri!" disse Jungkook per cambiare discorso. "Andiamo da loro?"

Taehyung accettò volentieri e si unirono a loro, sembrava tutto tranquillo fin quando a Jungkook non arrivò un messaggio. Era di Hoseok e gli chiedeva di incontrarsi, però con lui c'era anche Jimin.

Jungkook e Hoseok si erano messi d'accordo per farli incontrare, si, forse avrebbero potuto lasciare che risolvessero le cose da soli, ma così era più divertente.

Taehyung tuttavia non sapeva che ci fosse l'altro e appena li videro dall'altra parte della strada sbiancò. "Perché c'è Jimin?"

"Io non lo so." mentì. "Vediamo che ti dice, okay?"

"Perché c'è Taehyung?" chiese Jimin a Hoseok che si mise a ridere.

"Perchè dovete vedervi, andiamo." rispose, mettendogli una mano sulla spalla e camminando verso di loro. Si salutarono come al solito, ovviamente i due erano quelli più a disagio.

Restarono insieme per un po', poi con una scusa Jungkook e Hoseok si allontanarono. Taehyung non vedeva l'ora di rimanere da solo con Jimin, voleva delle risposte. E quella sera le avrebbe avute.

"Che facciamo?" chiese il più piccolo.

"Non lo so." rispose Jimin. "Vuoi bere?"

Taehyung scosse la testa. "Non ora."

"Ci credi che quei due hanno programmato di farci vedere?" chiese ridacchiando. "Cosa dovremo fare?"

"Io ti piaccio?" chiese di colpo.

Jimin si morse il labbro e lo guardò. "Certo che mi piaci Taehyung."

"Intendo come qualcosa di più di un amico." precisò.

L'altro fece una pausa, poi rispose. "Forse."

"Mi sono stancato di giocare." disse sinceramente. "Possiamo iniziare a fare sul serio?"

"Cioè?"

"Usciamo insieme."

"Siamo già insieme."

"Intendo, ad un appuntamento." sorrise. "Non penso siamo mai andati ad un appuntamento insieme."

Jimin arrossì e giocherellò con le sue mani per scaricare la tensione, Taehyung notò che era nervoso e gli prese la mano, cosa che lo fece diventare ancora più rosso in viso.

"Taehyung.. è strano." disse, stringendo più forte la sua mano. "Non l'ho mai fatto."

"Hai tenuto la mia mano tante volte."

"Ma non così."

"Perché non provi ad abituartici?" domandò. "Non ti piace l'idea?"

Lui sorrise e annuì. "Sarebbe bello."

Taehyung portò un braccio dietro la schiena dell'altro e gli fece poggiare la testa sulla sua spalla, non lasciandogli la mano. Jimin intrecciò le loro dita e restarono così per molto tempo, fin quando Taehyung non parlò.

"Ora vorrei baciarti."

Jimin si voltò verso di lui e premette il suo viso contro la felpa dell'altro, per sentire il suo profumo. Poi alzò la testa e portò le sue mani dietro il collo di Taehyung, così da fissarlo negli occhi.

"Io ti piaccio davvero?"

Taehyung inarcò le sopracciglia e rispose. "Mi piaci tantissimo."

"Le cose tra di noi non cambieranno?"

"Penso che miglioreranno e basta." sorrise. Jimin sembrava ancora titubante, poggiò la sua fronte contro quella di Taehyung e si inumidì le labbra.

"Scusami se sono così." sorrise. "Sono un disastro ma quando sono con te mi sento strano qui." disse poggiando la sua mano sullo stomaco. "E so cosa significa, l'ho sentito sempre oggi, quando eravamo a casa tua. Taehyung, non so dirti a parole come mi sento ma - voglio provarci." concluse, per poi premere le sue labbra contro quelle di Taehyung. L'alto si sentì sollevato e ricambiò subito il bacio, attirandolo di più a lui.

Sperava che tutto ciò significasse che le cose tra di loro erano sistemate, un po' ne era convinto. Era vero quello che aveva detto Jimin, con quel bacio sembrava come se tutto fosse tornato al suo posto. Ma sarebbero davvero stati bene?

Voleva sperare - ormai gli era rimasto solo quello.

growing up - vminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora