California preparati al disastro

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METTERÒ UNA CANZONE AD OGNI INIZIO DI CAPITOLO SE VOLETE POTETE ASCOLARLA MENTRE LEGGETE. Buona lettura!

California - Phantom Planet

"I signori passeggeri sono pregati di allacciare le cinture. Stiamo per atterrare all'areoporto di Los Angeles, California".

Guardai fuori dal finestrino. Perfino da un altezza simile si potevano vedere spiagge immense e grattacieli enormi.
Mi voltai verso mio padre che se la stava dormendo di brutto.

Gli sfiorai il braccio per svegliarlo e lui aprì gli occhi.

- Siamo già arrivati abbiamo fatto presto dopotutto.

Aveva ancora la voce impastata dal sonno e sbadiglió stiracchiandosi un pó.

- Se per te 16 ore sono poche.

Dissi sarcastica.

- Ascolta pà, chi ci verrà a prendere e dove staremo?

Non avevo ancora chiesto a mio padre dove saremo andati a vivere, se aveva trovato una casa o qualcosa di simile. A pensarci sarebbero dovute essere le prime cose da chiedere.

- Non ti preoccupare, Sam. Staremo da Gina, la mia fidanzata, e tua nuova madre.

Disse calmo e tranquillo, come se a lui abbandonare la sua vita in Inghilterra non importasse poi molto.

- Io una madre già c'è l'ho.

Dissi acidamente e duramente per la sua ultima affermazione.
Non doveva nemmeno pensare una cosa simile. Nessuna avrebbe preso il posto di mia madre.

Voltai il mio sguardo verso il finestrino e l'unica cosa che avrei voluto fare era scendere da quel maledetto aereo, tornare indietro e prendere quello di ritorno verso casa mia, verso la mia vera vita e i miei due migliori amici.
La loro mancanza si faceva già sentire.

Un vuoto incolmabile.

Mio padre mi prese la mano e mi disse

- Fallo per me. Ascolta, tesoro, nessuno prenderà il suo posto. Però ora lei non è più con noi e avrebbe voluto, che sia io che tu, andassimo avanti con le nostre vite.

Quelle parole mi rassicurarono un pò. Aveva ragione. Mia madre avrebbe voluto vederci felici continuando le nostre vite. Delle volte ero troppo impulsiva, non riflettevo e traevo sempre le mie conclusioni, molto spesso sbagliate.

- Scusa ci proverò... - sospirai- Ma non ti prometto niente.

Il mio atteggiamento non era dei migliori, ma non potevo farci poi molto. Era un cambiamento grande, troppo grande e avevo paura. Se non fossi piaciuta a questa Gina? Se non fossi piaciuta a nessuno? Se non avessi trovato amici? La solitudine era uno dei miei peggiori incubi. Ci ero passata e per poco rischiai di lasciare questo mondo.

Lui abbozzó un sorriso e mi strinse la mano.

- Ce la faremo, vedrai. Ricorda che anche se ci saranno tre nuovi elementi nella nostra famiglia, saremo sempre io e te quando avrai bisogno. Io non me ne andrò da nessuna parte, promesso.

Promise amorevolmente.

- Sono sicuro che quando conoscerai quelli che saranno la tua nuova famiglia, sarai più tranquilla. Avere fratelli non è poi così brutto.

Abbozzò un sorriso, un' altro.

- Ah...Ti ho già iscritta a scuola l'anno prossimo andrai allo stesso liceo di Cameron, tuo fratello, quindi goditi l'estate.

Mancava solo che mi ricordasse l'argomento "scuola".

- Non me lo ricordare per favore.

Quello che sarà il mio ultimo anno prima dell'università. Quello che dovrebbe essere l'anno più difficile, il più importante, lo sarà ancora di più visto che non conoscerò nessuno. "No Sam, conoscerai questo tuo fratello sconosciuto" mi disse la coscienza nella mia testa.
La odiavo.
Appoggiai la testa al sedile rassegnata al fatto che non sarei potuta tornare indietro a meno che non scappassi e alcune idee su come farlo mi vennero alla mente.
Continuai a guardare i paesaggi sotto di noi. Era incredibile come l'Oceano potesse cambiare in così tante sfumature verdi, azzurre e blu. Era affascinante.

Mio Piccolo Disastro C.D. (Completa) #Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora