Better off dead - Sleeping With Sirens
Dopo aver preso un altro respiro profondo, asciugai le lacrime, che nel frattempo erano cadute sul mio viso, e ripresi il racconto.
- Se cresci praticamente sola, ti scegli amicizie sbagliate e sei accecata dall'idea dell'amore non senti tutti gli avvertimenti che ti danno ed è quello che è successo a me. Non ascoltavo i miei amici e nemmeno chi già era in questo giro infernale, come James. "Una volta entrati non c'è via d'uscita" mi disse. Pens....pensavo solo che magari potevo essere felice nonostante tutto.
Mi scese una lacrima, un altra dopo il fiume precedente, ma presi un altro respiro profondo e continuai. Sierra si avvicinò a me e mi strinse circondandomi con il braccio attorno alla spalla.
- Tranquilla....se vuoi possiamo continuare un'altra volta.
- No..non fa niente.
Mi asciugai il viso con la manica di una felpa che mi ero messa sopra al vestito e continuai la storia.
-Una sera un' amica di Kellin mi fece provare una pasticca. Subito dopo che la mandai giù, con un bicchiere di un super alcolico, mi sentii in un certo senso serena. Non provavo niente, non sentivo niente. Inutile dire che era inevitabile che prima o poi qualcuno mi avrebbe offerto qualcosa del genere, visto l'ambiente che stavo frequentando, ad insaputa di mio padre. Matt e Kate sapevano tutto e cercarono ti tirarmi fuori da quel mondo, ma era troppo tardi, quella vita iniziava a piacermi. Riusciva a farmi dimenticare tutto e tutti. Sopratutto riusciva a farmi dimenticare tutto il dolore e la tristezza che provavo, tutti i problemi a scuola e il fatto che mia madre fosse morta. Kellin mi procurava tutto e quando ne avevo voglia lui era lì pronto a darmene una, due, tre dosi, quante ne volevo. Pensavo fosse un gesto carino e che mi amasse. Senza accorgemene mi ero "innamorata" del mio spacciatore. Un giorno, Kellin, si stancò di me, ero solo il suo giocattolo per lui, me lo sarei dovuto aspettare. Tutto quello che mi diceva, che mi amava, che saremo stati insieme, che saremo scappati insieme se fosse stato necessario, erano solo delle enormi stronzate. Troncò con me e non lo rividì mai più. Quando non ero fatta l'unico mio pensiero era quello che la mia vita faceva schifo e che avendo perso anche l'unica cosa che pensavo fosse buona, Kellin, non aveva più senso andare avanti. Una sera, dopo alcuni giorni che non mi facevo nè vedere nè sentire, Matt e Kate decisero che era arrivato il momento di parlare con mio padre. Si presentarono a casa mia e raccontarono tutto quello che facevo, dove andavo quasi tutte le sere, di Kellin e nei guai in cui mi ero messa per colpa sua.
- Che tipo di guai?
- Cose tipo atti di vandalismo, piccoli furti, furti di auto una roba del genere, tutto per Ben il loro boss e leader della Dark-Seven. Guai con le autorità in cui loro mi avevano sempre coperto.
- Non posso immaginarti fare cose del genere.
Disse Sierra con un filo di voce.
- Non preoccuparti quella Sam è morta dopo quello che successe i giorni sucessivi. Quella sera mio padre disse solo " mi hai deluso Sam mi aspettavo di più da te" non disse una parola in più. Fu come ricevere una pungnalata e sapevo che la colpa era solo mia. Non disse niente nemmeno nei giorni che seguirono, fu così per circa una settimana. Si limitava a guardarmi con quello sguardo di delusione,tristezza e lieve disprezzo, per quello che ero diventata. Non potevo andare avanti e decisi di non dargli più dispiacere e l'unico modo era quello di sparire dalla vita di tutti. Presi il boccettino di pasticche, l'ultimo che mi diede Kellin prima di lasciarmi, presi una bottiglia di vodka di mio padre, andai in camera mia e mandai giù tutta la boccetta insieme a tutta la bottiglia. Bastò un'ora prima che quel cocktail micidiale iniziasse a fare il suo effetto. Mi sentii tanto sollevata e leggera, che mi distesi sul pavimento aspettando solo il...il momento in cui non avrei sentito più niente, neanche il minimo dolore. Quella mattina Kate e Matt passarono da casa mia per vedere come stavo, non lo facevano quasi mai perchè di solito ci trovavamo in un parco li vicino, ma quella mattina decisero di passare. Sentii solo dei rumori in lontananza e ricordo ben poco di quello che successe dopo. Ricordo solo di essermi svegliata in una stanza di ospadale con dei tubi infilati nelle braccia e vari macchinari attorno al letto in cui ero. Quello che sò è quello che mi ha raccontato Matt. Quando bussarono alla porta gli aprì mio padre che gli disse che mi trovavo in camera mia. Non ricevendo una mia risposta quando bussarono, alla porta della mia camera, Matt buttó giù la porta con una spallata e mi trovarono distesa sul pavimento, fredda e pallida come il marmo, Matt mi portò di sotto in braccio e con mio padre mi caricarono in macchina portandomi all'ospedale più vicino. Stringevo ancora tra le mani quella boccettina maledetta, i medici vedendola capirono tutto. Pochi minuti Sierra, sarebbero bastati pochi minuti in più e io non sarei qui a creare casini come ha detto Grayson prima. Da allora ho delle ricadute come quella di prima, sono stata in terapia e in un centro di disintossicazione per qualche mese, prima di riprendermi, se così si può dire.
- É terribile tutto questo. Non pensavo avessi passato tutto questo io..no..non so cosa dire.
- Non dire niente...già il fatto che tu mi abbia ascoltato senza giudicarmi mi ha fatto bene. Tutto questo fa parte del passato.....fa parte della Sam, che morì quel giorno.
- Adesso sei qui. Hai me, hai Cameron, hai tuo padre e hai Gina. Hai noi, Sam. Non ti lasceremo. Quindi ti prego non fare cazzate. Aspetta Matt e passa del tempo con lui. Tu e lui da soli. Senza Cameron, senza Grayson. Prenditi tutto il tempo di questo mondo. E se vuoi parlo io con Grayson per sistemare le cose.
- Grazie sapevo che tu mi avresti capita, ma devo parlagli io, penso sia più giusto. Ti voglio bene.
- Anche io sorellina. Ora su raccontami di Matt. Com'è? Figo?
- Ma..ma..Sierra sbaglio o un ragazzo, già lo hai?
- Ma si lui sa che lo amo e poi che male c'è? Ho solo chiesto.
Alzò le mani in segno di resa e ci mettemmo a ridere. Passare del tempo con lei mi fa sempre stare bene, ritrovo la serenità. E il fatto che ora lei sappia tutto mi fa senire più unita a lei.
- Dunque vediamo Matt l'ho conosiuto all'asilo quando un bambino mi tirò una treccia e lui mi difese, siamo inseparabili da quel momento. Mi è sempre stato accanto, non ricordo giorno non passato assieme. A 14 anni ho avuto una piccola cotta per lui, niente a che vedere con quella venuta dopo, ma che è passata subito. Vediamo... - mi picchiettaj l'indice sul mento- É alto circa sul metro e novanta, ha gli occhi verdi, sembrano due smeraldi, e i capelli castani. Ora porta il ciuffo con dei colpi di sole, e si è figo. A scuola ha un sacco di ragazze che gli vanno dietro, ma lui dice che non è pronto per l'amore e vuole aspettare la ragazza giusta. - Sorrisi- Sono felice che venga qui.
Dissi tirando un sospiro di sollievo.
- A che ora arriverà?
- Non ne ho idea aspetta lo chiamo.
Presi il telefono e lui rispose in meno di 5 secondi. Non lasció finire nemmeno il primo squillo.
- Non dirmi che hai già fatto una cazzata, Sam.
Sentii la sua voce preoccupata.
- No tranquillo ...Sierra mi ha fermato in tempo, mi ha fatto da psicologa e mi ha aiutato, quando sarai qui la devi conoscere è fantastica...a che ora arrivi?
- Non ho dubbi. Ho l'aereo alle 3pm qui a Londra sarò li per le 10 am mi sembra. Vedrai ce la passeremo geniale come ai vecchi tempi...e sono proprio curioso di conoscere quei due coglioni ho alcune cose da dire a tutti e due.
Mi scappo un sorriso. Questo ragazzo era fantastico, riusciva sempre a strapparmi un sorriso anche quando le cose andavano male.
- Grazie Matt non so cosa farei senza di te ci vediamo domani.
- Sam sei come una sorella per me. Non sai il bene che ti voglio. A domani. Ho delle valigie da fare.
Riattacai il telefono sempre con il sorriso sulle labbra. Matt starà a casa nostra per tutto il tempo che si fermerà qui. Avevo bisogno di averlo vicino e visto che avevamo una stanza degli ospiti questo sarà possibile.
- A che ora dobbiamo essere all'areoporto?
- Arriverà alle 10.
- Perfetto ti accompagnamo io e Brent ...ora direi di andare a letto domani sarà un giorno speciale e hai bisogno di energia.
Mi diede un bacio sulla fronte e andò in camera sua. Non ci potevo ancora credere che avrei avuto il mio migliore amico qui. Da quando ero partita era come se mancasse un pezzo alla mia vita.
Mi misi il pigiama e mi distesi sul letto provando a prendere sonno, ma ero troppo emozionata per domani.#SpazioAutrice
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Mio Piccolo Disastro C.D. (Completa) #Wattys2020
Fanfic[ COMPLETA ] "Salvami dai miei demoni, Cameron. Solo tu puoi farlo!" "Esistono inferni peggiori di questi, Sam. Credimi." ° HO USATO SOLO L'IMMAGINE DELLE PERSONE CITATE IN QUESTA STORIA I FATTI E AZIONI DA LORO COMPIUTE NON COINCIDONO CON LA REALTÀ...