Cuori che non possono dividersi

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P!nk - Wild Hearts can't be broken

Cameron continuava a fissare le sue mani scuotendo la testa lentamente. Stavo in silenzio ad osservare il suo profilo, così perfetto, e ad aspettare che fosse lui a parlare perché io non sapevo cosa dire, cosa pensare. Nella mia mente c'era il vuoto. Un vuoto nero, oscuro, che mi stava per divorare e quel suo non rispondere non faceva altro che aumentare quella nube nera sempre di più. La paura che avrei potuto perderlo era enorme perché, io, senza di lui non potevo vivere. Cameron era diventato il mio tutto, la mia felicità, il mio sentirmi al sicuro tra le sue braccia e la mia voglia di vivere. Cercai di prendergli la mano, ma lui scostó la sua velocemente e si alzò, rimettendosi davanti alla finestra dandomi le spalle. Questa volta rimasi seduta, c'era come una forza che mi teneva incollata a quel letto.

- Sam, io...no...non sò cosa fare.

La sua voce tremava, ma non sapevo cosa dire. Se lo amavo davvero, forse, era giusto lasciarlo andare e farlo vivere felice. Ma dall'altra parte non potevo, non volevo, era da egoisti lo sapevo benissimo, ma sarei morta piuttosto di aver vissuto senza di lui. Si voltò e mi guardò negli occhi dopo tutti quei terribili minuti.

- Ti confesso che ci ho pensato, anche tanto, e l'idea di andare a New York mi ha sfiorato la mente...

Un altro calcio in pieno petto, mandai giù il magone e mi voltai di lato per non farlo star male se quella fosse stata la sua decisione. Si mise al mio fianco e prese il mio viso tra le mani, ma prima che potesse dire qualcosa Matt entrò di corsa in camera.

- Sam, Grayson e Ethan hanno visto due ragazzi qui fuori. Ti vogliono giù, ora.

Annuii e mi asciugai la lacrima scesa poco prima, cercai di non farlo vedere a Matt, che uscì di corsa così come era entrato, andando al piano di sotto. Mi alzai, ma Cameron mi fermò e mi abbracciò tanto forte da non riuscire a respirare e sussurró

- Io non ti lascio. Non posso privarmi della mia fonte di vita. Emily era importante, ma fa parte del passato. Non è mai stata quello che sei per me, non mi ha mai fatto provare emozioni tanto forti, non mi ha mai fatto dire Ti Amo, non è mai stata essenziale. Ma tu, Sam, cavolo se lo sei e non potrei mai starti così lontano, come in questi giorni. Era terribile svegliarsi e non trovarti accanto a me, non poter sapere come stavi, non poter parlarti, non sentire la tua voce. Ti amo mio piccolo disastro.

Lo strinsi a me il più forte che potevo e scoppiai in un pianto liberatorio mentre Cameron mi cullava accarezzandomi la schiena. Sentirgli dire quelle parole fu come ricevere una dose di morfina dopo tutti quei calci, mi diede sollievo e serenità.
Andammo al piano di sotto e non appena Grayson mi vide mi fece segno di avvicinarmi a lui senza che facessi nessun alcun tipo di rumore. Era posizionato al lato della finestra e mi disse a voce bassa, come quasi un sussurro

- Guarda senza farti vedere e dimmi se li conosci.

Mi misi al suo posto e sbirciai dalla finestra e vidi Harry che sorreggeva Luke per un braccio, che aveva la testa bassa facendo fatica a camminare e un con braccio sopra l'addome. Feci segno positivo a Grayson.

- Chi sono?

- Il biondo dolorante è Luke mentre il moro è suo cugino Harry. Lavorano per Tyler.

- Cosa ci fanno qui? Come fanno a sapere dove abiti?

Grayson iniziava ad innervosirsi così come Ethan che era all'altro lato della finestra appoggiato al muro.

- Non lo sò Grayson, ma Luke sembra ferito dobbiamo farli entrare.

Kellin mi raggiunse e si mise in parte a Grayson.

- Possiamo fidarci?

Chiese rivolgendosi questa volta a Kellin che annuì per poi raccontare brevemente che gli avevano confessato di voler lasciare quel lavoro.

Mio Piccolo Disastro C.D. (Completa) #Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora