Ricordi per noi

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Photograph - Ed Sheeran


Kate e James sarebbero arrivati tra circa 9 giorni, tutti i voli prima erano pieni, quindi anche il nostro viaggio on the road doveva aspettare.
Matt era andato in palestra con Brent, mio padre lavorava, Gina era al lavoro e Sierra era uscita con una sua amica. Quindi a casa eravamo solo io e Cameron. Doveva vedere Taylor e Nash, ma aveva preso molto sul serio la questione "Non lasciarla mai sola" imposta da Matt.

Mi trovai a ripensare a tutto quello che stava accadendo e a come era successo tutto così in fretta. Ero distesa sul pavimento della mia stanza e voltai la testa verso destra, con visuale il sotto del mio letto, dove vidi una scatola la presi e la aprii. Non mi ricordavo di averle messe li.
Tutte le vecchie polaroid di mia madre e alcune nuove che feci io negli ultimi anni. Incominciai a farle passare tutte e un sacco di ricordi mi rivennero alla mente. Era incredibile come una foto scattata molto tempo fa poteva farti provare le stesse emozioni di quando fu fatta. Quando ero ricoverata, in quella specie di ospedale, questi pezzi di carta mi aiutarono molto ad andare avanti e nella "guarigione", oltre alle visite quotidiane dei Kate, Matt e mio padre. Una catturò la mia attenzione, la mia preferita.
Di solito una foto catturava solo uno dei piccoli o grandi momenti del nostro vissuto, ma questa catturava l'intera vita di due persone che si sono amate fino alla fine. Quella delle mani intrecciate dei miei nonni. Il loro sì che era un vero ed eterno amore. Si erano sposati molto giovani e avevano passato tutta la loro vita insieme, 65 anni di amore, fino a quando non si addormentarono nella morte, qualche anno fa, prima mia nonna con 88 anni e poi mio nonno a 94, a pochi mesi di distanza. Mi piaceva pensare che sia morto per il dispiacere di non averla più al suo fianco, non poter vivere di più senza il suo vero amore e non per una stupida complicazione cardiaca che i medici non avevano saputo riconoscere.

- Che fai?

La voce di Cameron mi distolse dai miei pensieri. Si avvicinò e si mise in parte a me guardando il centinaio di foto sparse per il pavimento.

- Stavo solo pensando a quando sia impressionante la fotografia e a quanto oggi si stia perdendo.

Dissi malinconica.

- Beh questo non è vero mia cara Sam. Anzi io penso, invece, che si stia valorando visto che chiunque possieda un telefono può fare foto. E che sia un passo avanti il fatto che non serva quasi più stamaparsele tutte. Tu fai la tua foto e la metti lì, salvata nel tuo computer, e puoi andartela a rivedere tutte le volte che vuoi. Niente più album su album.

Distolsi lo sguardo dai suoi occhi e lo posai verso il pavimento ricoperto da piccole foto che raccontavano parte della mia vita.

- Appunto per questo che si sta perdendo. Ti faccio una domanda se il tuo computer dovesse rompersi e perdessi tutto il suo contenuto non rimpiamgeresti di non aver impresso quei momenti, su questi pezzi carta? Queste foto, che per qualcuno sono inutili e solo un qualcosa con cui riempire album su album, sono preziosi ricordi che nessuno potrà cancellare, se non il tempo. Resteranno sempre con te, sempre che uno voglia ovviamente. Raccontano la tua vita e quando per via dell'età avanzata, un giorno arriveremo a non ricordarci nemmeno più il nostro nome, queste foto ci faranno rivivere momenti fantastici passati a persone che hanno fatto parte della nostra vita.

Mi scese una lacrima pensando a quella dura verità.

- Tua madre ti ha trasmesso questa passione?

Annuii semplicemente. Mi venne un nodo alla gola e sentii gli occhi che piano piano si riempivano di lacrime, ma solo un'altra scese, non volevo piangere ancora. Cameron fu pronto a raccoglierla con una carezza.

- Hai una macchina fotografica impermeabile? Ti voglio portare in un posto.

Lo guardai confusa.

Mio Piccolo Disastro C.D. (Completa) #Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora