13. The A Team

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Canzone per il capitolo:

The A Team – Ed Sheeran

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...And they say
She's in the Class A Team
Stuck in her daydream
Been this way since eighteen
But lately her face seems
Slowly sinking, wasting
Crumbling like pastries
And they scream
The worst things in life come free to us...

« Mi rifiuto di ascoltarti. »

Alzo gli occhi al cielo, ma Christian è voltato dall'altra parte e non può vederlo. « Non capisco perché fai tutte queste storie. »

« Certo che faccio queste storie. I Beatles non si toccano. »

« Non sto dicendo che facessero brutta musica, dico solo che a parte un paio di pezzi, non mi hanno mai fatto impazzire », spiego con calma, incrociando meglio le gambe sulla panchina.

Christian sembra davvero agitato, non l'ho mai visto gesticolare così tanto. « E allora sentiamo, quale sarebbe il tuo gruppo preferito? Che cosa c'è meglio dei Beatles. »

« Non lo so. »

« Allora... il tuo cantante preferito? »

« Non ce n'è », ammetto in completa sincerità.

Aggrotta la fronte e continua a fissarmi perplesso, la cenere della sua sigaretta che a una tratto cade da sola sui suoi pantaloni. « Però, tu ascolti la musica », afferma osservando i fili dei suoi auricolari che abbiamo condiviso.

« Certo... ho tanti artisti che mi piacciono, tanti generi che ascolto, ma non c'è nessuno che posso dire di amare totalmente. Ci sono quelli che ascolto più spesso, forse Ed Sheeran tra tutti e... fammi pensare, gli Oasis tra i miei gruppi preferiti ma... nessuno riesce a salire sul podio. Non so perché. »

Sta per ribattere qualcosa, ma quello che vedo cadergli esattamente sulla punta del naso sembra proprio essere una grossa goccia d'acqua, seguita da un'altra e poi un'altra ancora. « Merda », esclamo alzandomi in piedi dalla panchina. « Sta piovendo. »

Christian riprende il suo lettore mp3 e zittisce una volta per tutte Penny Lane, che ha cercato di convincermi a farmi piacere in tutti i modi possibili, ma senza successo. Sono diversi giorni che cerca di farmi ascoltare i Beatles, i Rolling Stones, i Deep Purple e finendo pure tra i più moderni Linkin Park, e tutti giorni io l'ho ascoltato con l'unico scopo di stare con lui e sentirlo parlare con entusiasmo a proposito della sua musica preferita. Non che quei gruppi non mi piacciano, ma io tendenzialmente vario molto nei gusti, scegliendo e pescando brani da tutti, ma senza innamorarmi di nessuno in particolare. Christian, però, questo sembra proprio non riuscire a capirlo.

Dirigendomi a passo svelto verso la porta della palazzina, maledico la pioggia che mi ha fatto anticipare il rientro a casa. Ormai queste serate in sua compagnia stanno diventando sempre più importanti per me, anche se mi sento stupida ad ammetterlo anche solo con me stessa; ma adoro passare il tempo con lui.

« Ehi, GG », mi afferra per il polso una volta che siamo al coperto. « Aspettami. »

Christian si passa una mano tra i capelli quando arriva accanto a me; ripete spesso quel gesto e mi piace tanto quando lo fa.

« Mi dispiace per la pioggia, Christian... »

Mi guarda con un sopracciglio inarcato. « E perché? Non è di certo colpa tua. »

« Sì, lo so che non è colpa mia, ma... oh, lascia perdere. »

« Se vuoi... se non hai altro da fare, puoi venire su da me. »

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