Canzone per il capitolo:
Demons - Imagine Dragons
...Your eyes, they shine so bright
I want to save their light
I can't escape this now
Unless you show me howWhen you feel my heat
Look into my eyes
It's where my demons hide
It's where my demons hide
Don't get too close
It's dark inside
It's where my demons hide
It's where my demons hide...***************
Nonostante le lunghe ore di lavoro che ancora mi spettano, la sera arriva relativamente in fretta e ora siamo solamente io e Timon a dover raggiungere il garage che ci è stato indicato da Silvia. In realtà Silvia, che dovrebbe già essere arrivata a destinazione con Maia e Lucas, ha scritto un messaggio sul cellulare solamente a Timon, visto che ancora si ostina a non parlarmi da giorni. Un tempo, sarebbe stata sicuramente la vecchia me a fare il primo passo verso la riappacificazione anche se non le spettava; avrebbe cercato di passar sopra all'inutile orgoglio, cercando di mettere fine a quella che altro non è che una discussione futile e deleteria. Ma ora non più.
Non credo proprio di essere io nel torto in questa situazione, e se una ragazza che sostiene di essere mia amica non sembra essere in grado di comportarsi come fanno le altre due, con più pazienza e riguardo nei miei confronti - perché in fondo credo di meritarmelo, almeno un poco -, allora non posso farci proprio nulla. Orgoglio o meno, non sarò di certo io a fare il primo passo.
Certo è che, non posso negarlo, la mia amica mi manca; ogni giorno di più. Mi mancano i suoi consigli, la sua maturità... e sì, a volte anche la sua poca gentilezza. Silvia è sempre stata la confidente del gruppo, quella più matura e disposta sempre ad ascoltare: a volte lo faceva anche bardata da testa a piedi con sciarpe, bandane, calzini, maglie e pantaloni della Juventus, con le guance dipinte e pronta a occupare per novanta tediosi minuti la televisione la domenica... ma in quel caso, piuttosto metteva in pausa la partita pur di provare a consolare l'amica di turno. Ecco perché ora non riesco a capire che cosa le sia successo, quale sia il motivo che l'abbia fatta reagire così duramente nei miei confronti. Prima non lo aveva mai fatto con nessuno e nemmeno Maia, che la conosce da quando erano bambine, dice di riuscire a trovare una ragione nei suoi comportamenti.
Ma devo andare avanti e posso solamente sperare che questa situazione si risolva il più in fretta possibile.
Per non arrivare a mani vuote dai ragazzi che ci stanno aspettando per le prove, io e Timon facciamo tappa nella vicina pizzeria da asporto per prendere le pizze per tutti quanti - purtroppo, tutto ovviamente pagato da Timon, visto che il mio conto è ancora tremendamente in rosso nell'attesa del nuovo stipendio -. Perché sì: ad aggiungersi alla questione litigio e al fatto che la mia vita faccia incredibilmente schifo, intervengono anche i soldi.
« Se ti azzardi a dirmi che presto mi ridarai i soldi, giuro che ti pizzico sotto ai piedi mentre dormi », borbotta Timon una volta uscite dalla pizzeria.
Visto che ha le mani impegnate con i cartoni della pizza mentre io controllo sul cellulare le indicazioni per trovare il garage, ne approfitto. « Ok, ma appena mi danno lo stipendio te li do lo stesso. »
Borbotta qualcosa, inframmezzandolo con un paio di perdindirindina pregni di disappunto nei miei confronti, e poi riprende a camminare sul marciapiede... ma dalla parte sbagliata. La acciuffo per il cappuccio della sua giacca rosa confetto di Hello Kitty e le faccio fare dietro front prima di riprendere il cammino. E mentre non se ne accorge, le infilo nella tasca una moneta da due euro: in pratica, l'unica cosa di valore che mi è rimasta nel portafogli, a parte il tradizionale centesimo porta fortuna... che mi sa proprio deve aver smesso di funzionare da tempo.
STAI LEGGENDO
The Galway Girl
ChickLitCOMPLETA - SEQUEL SOSPESO Sara, di irlandese, conserva soltanto qualche gene ereditato da una madre che l'aveva abbandonata in tenera età. Nata e cresciuta in Italia, si è appena affacciata al mondo universitario insieme alle sue tre bizzarre coinq...