16 Capitolo

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Quel giorno il sole si rifletteva sulle tegole umide del castello, illuminato da quei deboli raggi autunnali. L'ammasso di scure nubi che da giorni minacciava mal tempo sul territorio, si stava spostando più a nord, lasciando dietro di sé una fresca ed umida arietta. Molti studenti stavano approfittando del bel tempo per trascorrerlo fuori in giardino, all'ombra dei secolari sempreverdi o sulle rive del Lago Nero.

Mentre un chiassoso gruppetto di Serpeverde si divertiva a simulare una partita di Quidditch utilizzando un cappello come pluffa, sicuramente rubato ad un povero Tassorosso, dei Corvonero e dei Grifondoro invece tentavano invano di ripassare preoccupati per l'esame di Divinazione. In quell'ultimo periodo la Cooman non faceva altro che prevedere disgrazie e malauguri, mentre Fiorenzo non li confortava affatto declamando che le stelle non erano in una posizione a loro favore.
Harry, accovacciato in una parte soleggiata del verde prato principale, sfogliava disperatissimo i diversi capitoli dell'omonima materia, leggermente sudato sulla fronte. Ron accanto a lui se la rideva, per niente intenzionato di perdere tempo a ripassare argomenti così superflui rispetto al suo interesse.

Era sdraiato a pancia in su, le braccia dietro la testa come cuscinetto improvvisato, e contemplava incantato lo spostamento delle nuvole.
«Harry?– lo richiamò il rosso, non distogliendo lo sguardo dal cielo –per te quella nuvola che forma ha?»
Harry, seppur contrariato, alzò per un secondo gli occhi verso l'alto, scrutando confuso il panorama.
«A me non sembra proprio niente...» borbottò indignato, furioso con sé stesso per essersi distratto nuovamente dal suo obbiettivo principale.
«A me sembra un'aletta di pollo...» bofonchiò affamato il Weasley, facendo ridacchiare l'amico. Anche lui si mise a ridere, ma il sorriso gli scomparve quasi subito dalla faccia.

Pochi metri più in là da loro, seduta sulle rive del Lago Nero, stava Hermione, intenta a leggere l'ennesimo manuale di Difesa Contro le Arti Antiche o Manuale sulla Difesa alla Magia Oscura. Ron si chiedeva come mai ella si era tanto incaponita a voler leggersi tutto il reparto della Biblioteca a riguardo, ma momentaneamente non era a quello che pensava. Desiderava parlarle, capire come mai lo avesse tanto ignorato l'ultima volta che le aveva parlato, distratta da chissà cosa.
Borbottando qualche scusa ad Harry, si congedò velocemente, raggiungendo in poche falcate l'amica, che sembrava non essersi accorta di lui.

«Ehm-Ehm.» si schiarì la voce il rosso, ed Hermione sobbalzò sul posto, voltandosi a guardarlo con cipiglio infastidito.
«Ron. Pensavo stessi ripassando.» sentenziò lei, con tono dolcemente derisorio. Ronald alzò le spalle, ridacchiando.
«Volevo parlarti.» disse il rosso, leggermente imbarazzato. Hermione parve aspettarselo, e chiuse lentamente il libro, sospirando.
«Senti Ron, a proposito, non volevo essere in qualche modo scortese l'altra volta, ma ho avuto le mie ragioni per non ascoltarti, devi credermi.» sussurrò la ragazza, mortificata. L'amico scosse il capo, sorridendo amaramente.
«Ma lo sarei dovuto aspettare, che in fondo, io e te siamo migliori amici e tali rimarremo.» disse, tentando di mostrare nonchalance. Tuttavia il tremolio delle mani e il leggero apri-chiudi dell'occhio sinistro lo tradirono, mostrando alla ragazza quanto in realtà fosse dispiaciuto.

Hermione lo fissò senza dire nulla. A lei piaceva Ron. Le era sempre piaciuto. Amava il suoi capelli, così diversi dagli altri(esclusa l'intera generazione della sua numerosa famiglia). Amava il fatto che fosse sempre sé stesso, nella rabbia e nella gelosia. Era capitato spesse volte che a causa della sua fretta avesse dimostrato anche sin troppo quanto ci tenesse a lei, ma lei, nonostante fosse cosciente di essere ricambiata in fatto di sentimenti, non si era mai fatta avanti.
Sono i maschi a dover fare il passo decisivo, si giustificava. Ma in cuor suo, lo sapeva che per lei Ron non era altro che il suo pasticcione amico insieme ad Harry.
Sempre in silenzio, si sporse per abbracciare l'amico con dolcezza, salutando così il lieve sentimento d'amore che nel profondo provava verso di lui.
Ed anche Ron, nel suo, si ritrovò a sorridere leggermente, stringendola a sé.

Dramione - Three Empty Words Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora