Tristan era sbucato dall'ombra e si accovacciò per vedere bene il cadavere. L'assassino era stato -come sempre- brutale, ma sempre meno dell'omicidio di Mary Jane Kelly, e per un momento ne fu sollevato. Forse la morte di quella donna era il.suo capolavoro.
«É strano, per lo Squartatore. Non ci sono segni di strangolamento e ha colpito in modo che non si sporcasse di sangue. Non ha mutilato la vittima, le ha solamente cavato gli occhi.» disse, esaminando il corpo della malcapitata.
Nessuno poteva dire di aver visto Tristan così serio nella sua vita, soprattutto perché era conosciuto come uno che si divertiva sempre e scherzava ogni volta che ne aveva l'occasione.«Secondo me, siamo sempre stati sulla pista sbagliata. E se non fosse un medico? Ci va anche poco ad aprire un addome e togliere qualche organo casuale. Tu sospetti di Francis Tumblety, no? Quel ciarlatano. Quell'umbroglione è tornato in America. Però... perché attaccare qui e ora, che non siamo a Whitechapel? Quell'uomo ha improvvisi attacchi omicidi, ma qui non esercita il controllo sulla vittima e questa donna non è né una puttana né un'alcolista. Che abbia cambiato vittimologia?» ragionò Vanitas ad alta voce, senza neanche prestare attenzione allo sguardo dell'uomo che aveva alla sua destra.
Quando si cimentava nei suoi noiosi monologhi senza senso era solito iniziare a camminare e quella volta non fu da meno, infatti percorse l'intera larghezza del corridoio più volte, con le mani nei capelli. Non riusciva a pensare lucidamente e come biasimarlo? Aveva appena saputo che sarebbe diventato padre, che avrebbe avuto un figlio dalla donna che aveva.
«Vanitas, voi fino a che punto le credete? A (NM), intendo.» chiese improvvisamente Tristan. Non che non volesse bene alla sua amica d'infanzia, ma c'era anche la sua fidanzata alla festa e si preoccupava pure per lei. Conoscendola, le sarebbe andata incontro appena l'avesse vista.
«É la mia futura moglie, nonché la madre dei figli che avremo. Come potrei non fidarmi ciecamente della donna che amo? Le darei la mia stessa vita se fosse necessario.» disse, guardando il biondo seriamente.
Ne era sicuro, lei non avrebbe mai fatto del male a nessuno, o meglio, non poteva. Era sua, la sua (NM) e non poteva recare dolore ad anima viva.«Chi vuoi che sia se non (NM) (CN)!? Figli mia, ma che ci fai qui? E io che ti credevo in qualche casa popolare di Whitechapel!» disse una giovane donna sui vent'anni, avvicinandosi alla ragazza dai capelli (CC) ancheggiando.
La diretta interessata drizzò le orecchie appena udì il suo stesso nome e, non appena vide colei che l'aveva chiamata, scattò in piedi e l'abbraccio strettamente, gesto che venne ricambiato.
Si trattava di una bella ragazza, dai lunghi capelli mossi del colore del cioccolato e grandi occhi ambrati, decisamente una bella presenza.«Dovrei dire lo stesso di te! Da quant'è che non vedevo la nostra bellissima Blöde Kuh, Amanda Blackwell!» rispose l'altra, insultandola in perfetto tedesco con quello che letteralmente era tradotto in "Vacca maledetta".
Amanda era un'altra dei bambini che (NM) era solita frequentare nel quartiere londinese dal quale proveniva. Nonostante fosse poverissimo e malfamato, s'intende.
Forse gli (CN) erano la famiglia più ricca di Whitechapel, anzi, lo erano sicuramente. Mentre le altre famiglie occupavano una stanza nei fornitori popolari, loro avevano una casa intera per una famiglia. Erano quasi dei nobili per i nullatenenti che abitavano nelle strade.«Non iniziare a parlare nella tua lingua, crucca!» le disse la castana, ridendo con una mano davanti alla poca una volta staccate.
La ragazza in questione aveva origini viennesi e aveva conservato la lingua, tant'è che la usava spesso. Difatti, parlava e leggeva in tedesco quando era con i genitori, o la usava per imprecare.Nonostante Amanda avesse continuato a parlare, l'altra non prestava attenzione. Temeva per lei, magari Vanitas aveva fatto quella scena perché il momento era cruciale, ma forse una volta a casa l'avrebbe abbandonata. E se così fosse stato, i genitori non avrebbero mai accolto nuovamente la figlia, siccome ormai era incinta. Non avrebbe più avuto nessuno.
Lei non valeva niente.
Lo sapeva che probabilmente, ogni gesto gentile era stato fatto per ingannarla. Dopotutto, il Duca Florian "Vanitas" LaBlanc era molto rispettato e importante, entrare nelle grazie della giovane e ingenua moglie con qualche gesto gentile sarebbe stata cosa da poco. Nell'alta società inglese era così, bisognava fare di tutto per l'onore o la gloria, indipendentemente da chi cadeva in rovina.
Non voleva stare da sola, non voleva essere abbandonata solo perché aveva deciso di combattere per la sua libertà, ma non voleva neanche finire in strada. Forse avrebbe dovuto chiedere al futuro marito di anticipare la data delle nozze, così si sarebbe finalmente sistemata e avrebbe avuto ben poco da temere.
Sempre che lo stesso Duca non avesse mentito fin dall'inizio.Non sapeva più a cosa credere e si rifiutava di pensare che le parole del padre di suo figlio fossero delle illusioni, delle sporche menzogne.
Non poteva fidarsi di nessuno, persino Valentine, che sembrava una persona innocua e gentile, si era rivelata il pitone che la stava stritolando nella sua morsa fatale.Lei era rotta. Molte persone avevano provato ad aggiustarla, ma nessuno ci era mai riuscito.
Lei era vuota, dopotutto. In lei c'era qualcosa che non andava e lo sapeva. I genitori, che erano più che rispettati a Whitechapel, erano finiti in rovina per colpa sua, per pagarle de medicine che avrebbero dovuto aggiustarla. Certamente non gliele avrebbero dare gratis, anzi, erano piuttosto care.
Ora che ci pensava, doveva chiedere a Vanitas se ne aveva. Non aveva studiato psicologia, ma forse sarebbe riuscito a procurarseli.Era da un po' che non li assumeva e stava iniziando ad avere paura. Il suo medico aveva detto che interrompere la cura improvvisamente non le avrebbe giovato, ma (NM) era una persona del tutto normale anche prima di farseli prescrivere.
Lei era rotta, certo, ma non sembrava tale, la maggior parte delle volte.«E quando nonna Sissi dis- Ehi, dove stai andando? Ti sembra il modo di comportarsi?» si lamentò Amanda Blackwell appena vide l'amica d'infanzia allontanarsi senza dire nulla.
Quelle persone la soffocavano, si sentiva morire. Erano come se danzassero sotto delle maschere, ghignando, ridendo di lei. Insomma, cosa diamine ci faceva una popolana in una festa nobiliare?
Li odiava, i nobili. Li odiava tutti, dal primo all'ultimo. Odiava come le ridevano dietro con quell'aria di superiorità. Non erano migliori di lei.
Non voleva restare sola, non di nuovo, ma tutte quelle persone sembravano vederle l'anima corrotta, nera come il cuore del demonio e lei aveva paura, non voleva finire in strada come una puttana o una nullatenente."Se io uccidessi il Duca, cosa farei dopo? Dove andrei?" pensò. Con un figlio in grembo nessun'altro l'avrebbe sposata se non il padre, nel suo caso.
I genitori non avrebbero mai accolto a braccia aperte la figlia che si era donata ad un uomo e che stava per avere un figlio da lui. Poi ci sarebbero state le indagini, gli interrogatori e, per quanto fosse un'ottima attrice, l'uomo che l'avrebbe interrogata sarebbe stato senz'altro un esperto.Doveva trovare Vanitas e dirgli di anticipare le nozze, doveva sposarsi il prima possibile. Avrebbe fatto qualsiasi cosa se necessario.
Uscì dalla sala in preda ad una crisi di panico, era andata in iperventilazione e questo non faceva bene né a lei, né al bambino.
Anche se Amanda l'avesse odiata fino allo scadere del suo tempo, era importante parlare con il futuro marito il prima possibile.Sapeva che il promesso sposo non avrebbe preso bene il suo girare da sola -con o senza il bambino- al buio mentre c'era un serial killer in circolazione che avrebbe potuto ripetere di nuovo lo schema della doppia vittima. Non aveva potuto mutilare la prima, siccome era giunta Edith, che aveva urlato ed era scappata in preda al panico.
Era sbagliato, tremendamente sbagliato, ma non voleva stare da sola, non di nuovo.
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Pare che quest'oggi mi sia dilungata fin troppo per farvi immergere nella meravigliosa psicologia della piccola Reader. :3
Secondo voi Vanitas era sincero o mentiva? Seriamente, ve lo sto chiedendo. Cosa dite, gli piacerà l'idea del matrimonio anticipato della sua amata?
Ditemi tutto, voglio sapere ogni dettaglio e teoria riguardante la storia~
E nulla, alla prossima, Readers~
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Midnight Circus [Yandere! Vanitas X Reader]
Fiksi Penggemar{Yandere! Vanitas x Reader AU!} Nel quartiere londinese di Whitechapel, la famiglia (CN) va in rovina a causa dei debiti. Ormai sul lastrico e senza un centesimo, i coniugi arrivano alla conclusione che l'unico modo per ritornare in carreggiata è da...