Capitolo 13

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Finita la lezione più deprimente della mia vita, raggiunsi Ginny nel cortile.

La vidi seduta nella nostra solita panchina sotto l'albero.

"Com'era la lezione di Babbanologia?" iniziai a chiederle cercando di non farle ricordare il motivo per il quale mi voleva parlare.

"Oh benissimo la professoressa Burbage è davvero bra... Non cercare di cambiare argomento Martina" mi disse con il solito fare minaccioso. 

"Ah già... praticamente..." iniziai imbarazzata, ma fortunatamente fummo interrotti da Zacariah Smith, un Tassorosso del quinto anno.

Portava una grossa scatola tra le braccia, contenente quelle che sembravano centinaia di spille gialle.

"Ei ragazze volete una di queste?" disse con un ghigno mostrandoci una delle spille.

TIFA PER CEDRIC DIGGORY
IL VERO CAMPIONE DI HOGWARTS

Rimasi lì nauseata a guardare, non sapendo cosa dire.

Zacariah schiacciò la spilla e la scritta

POTTER FA SCHIFO

prese il posto dell'altra.

"Smith ti consiglio di andartene prima che una fattura ti colpisca accidentalmente" gli intimai.

Zacariah si allontanò ridendo.

"Orribili, come possono fare una cosa del genere" disse Ginny con un filo di voce.

"Dai Ginny meglio che te lo dica dopo cos'è successo, non che ci sia stato qualcosa, ma meglio non fare tardi alla lezione della McGranitt" le dissi preventiva.

"Dopo, promesso?"

"Promesso" le giurai.

Infondo era la mia migliore amica, e glielo dovevo, per tutto quello che aveva sempre fatto.

Entrammo nell'aula di Trasfigurazione, pronte, o quasi, ad affrontare una complicata lezione della McGranitt

***

Quel pomeriggio non avremmo avuto lezioni, per cui Ginny, aveva organizzato una semplice uscita al Lago Nero.
Non le feci domande.

A pranzo ci sedemmo nei nostri posti originari. Fred e George non si erano presentati per mia fortuna.

Guardai Harry.

'Lui si che se la passa peggio di me' pensai tristemente.

Stamattina aveva un viso molto stanco, segno di una notte insonne.
Le occhiaie erano ben evidenti sotto i suoi occhi verdi e per di più non stava mangiando niente.
Mi avvicinai a lui.

"Ei Harry mangia qualcosa.. ti servono le forze per affrontare tutto quello che ti aspetta" gli dissi appoggiandogli una mano sulla spalla.

"Non ho fame, mi si è chiuso lo stomaco" mi disse senza guardarmi negli occhi.

Notai che Ron non era nei dintorni, ma era seduto dall'altra parte del tavolo con Seamus Finnigan.
Evidentemente non avevano ancora risolto.

"Cerca di farlo ok?" mi raccomandai.

"Ci proverò" mi disse con un sorriso forzato.

Decisi di non proseguire la conversazione per lasciargli i suoi spazi.

Tornai da Ginny.

"Allora mi vuoi spiegare?" disse battendo le mani.

"Non qui, fuori" le risposi.

"Va bene" disse alzandosi.

Ci avviammo verso il Lago Nero. Quando fummo sul ponte di legno che collegava i campi, il Lago e la capanna di Hagrid al cortile d'ingresso, decisi di raccontarglielo.

"Niente di che comunque. George mi ha quasi baciata.."

"Cosa!?" esclamò fermandosi.

"Si ma non ha significato niente sia per me che per lui"

"In che senso quasi allora?"

"Nel senso che Harry ci ha interrotti" le rivelai.

"Beh ma allora non può non essere significato niente..." disse risoluta.

"No, per me no e per lui neanche. È stato abbastanza chiaro in questo ambito" dissi con amarezza.

"Spiegati"

"È interessato alla Wells"

"Cosa!?" esclamò di nuovo.
"De quella diventa mia cognata, George non sarà più mio fratello"

"Per lo più sembrava lo intendesse come una storiella di poco conto..." le spiegai.

"Comunque resta il fatto che se non ti importava non scappavi così questa mattina" mi ricordò.

"Anche se fosse? Non importerebbe Ginny.. cambiamo argomento dai" le chiesi quasi supplicandola.

"Va bene, la camminata, se così vogliamo chiamarla, sara un rimedio più che soddisfacente ai tuoi problemi" disse riprendendo a camminare con un sorriso sospetto.

Arrivammo sulle rive del Lago Nero.
Ginny mi fece sedere sotto un albero, e si mise a guardare in lontananza invitandomi a fare lo stesso.

Dopo circa dieci minuti di silenzio sbottai.

"Ginny vuoi dirmi cosa ci facciamo qui? Tranquilla che se era per riflettere potevamo anche farlo in Sala Comune o in camera o..."

"Sta zitta, stanno arrivando" disse con voce eccitata.

"Stanno arrivando chi?"chiesi.

Ma la risposta arrivò da sola.

In lontananza stava arrivando una mandria di ragazzi a petto nudo.

Gli addominali erano ben visibili anche da lontano.

Mi lisciai subito i capelli sperando che fossero presentabili.

"Grazie Ginny, mi sento come nuova"le disse esaltata.

Quando passarono davanti a noi mo godetti più che mai quello spettacolo.

Erano i ragazzi di Durmstrang, guidati da Victor Krum.

Krum si girò verso la nostra direzione e fece un occhiolino.

Non era diretto a noi, lo capii subito.
Era diretto ad una figura dietro di noi, intenta a leggere un libro.

Era Hermione che stava studiando e sembrava apprezzare l'occhiolino di Victor Krum.

Fidati di me ||aharrypotterstory|| [IN CORREZIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora