Capitolo 23

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« Ehi, Di Angelo! » 

Bianca impreca mentalmente. Nonostante sia desiderosa di scoprire cosa nasconda il nuovo compagno di classe non riesce ad avvicinarglisi senza provare una stretta allo stomaco e il desiderio di scappare.

Ormai ho rimuginato abbastanza, si dice. Sono passate già alcune settimane dall'arrivo del nuovo alunno: era ora di chiarire la questione. Definitivamente.

« Michael, è la diciassettesima volta che ti dico di chiamarmi per nome! » gli risponde stizzita.

« Scusami, Bianca. Non ho ancora capito perché mi eviti... »

« Che intendi? »

« È da quando ti ho vista la prima volta che voglio conoscerti... E tu trovi sempre delle scuse. »

« Allora parliamo. Ora. »

« OK, ma non qui. Vieni con me. » Michael afferra Bianca per un polso e la trascina verso un angolo nascosto del cortile scolastico.

« Vuoi dirmi? Cosa c'è di così segreto? » sbotta ad un certo punto la ragazzina

Lui si guarda attorno poi in un sussurro le domanda « Cosa sai di mitologia greca? »

« Più di quanto vorrei, -sbuffa- perché? »

« Cosa faresti se ti dicessi che tu non sei completamente... diciamo... umana? »

« Ti chiederei come hai fatto a capirlo. E che cosa vuoi da me. »

Michael è visibilmente sorpreso, ma Bianca non gli lascia molto tempo per metabolizzare l'informazione.

« Ora, mi diresti chi sei, come hai fatto a capire cosa sono e cosa vuoi da me? »

« Io sono un figlio di Ecate e ho percepito la tua aurea. È molto forte e suppongo che anche le tue capacità lo siano... »

« Continua. » lo esorta con tono duro.

« Se sai cosa sei, ti sarai chiesta perché nessun mostro ti ha ancora attaccata... Ebbene, già da qualche tempo il Capo ha capito che c'era qualcuno di potente che frequenta la scuola così ha ordinato prima ai mostri di non attaccare e poi a me di trovare il semidio o la semidea in questione, ovvero te. »

« E cosa dovresti fare, ora che m'hai trovata? »

« Convincerti a venire con me. »

« Provaci, -lo sfida la ragazzina- ma sappi che io non ho alcuna intenzione di cambiare vita, non un'altra volta. »

« Sai di chi sei figlia? »

« Dei miei genitori. »

« Intendo dire: sai chi è il tuo genitore divino? »

Dopo qualche secondo di silenzio, Bianca risponde. « Sì, ma non ho intenzione di dirti chi sia. »

« C'è un posto chiamato il Campo Mezzosangue... »

« Lo so, ci sono stata un paio di giorni, lo scorso dicembre. »

« E dimmi, tra le varie Case, c'era quella di Ecate? »

« No... »

« E quella del tuo genitore? Quella c'era? »

« Neppure... » ammette abbassando lo sguardo.

« Ci sono decine, forse centinaia di dei senza una Casa per i loro figli eppure, invece di farlo presente, loro se ne stanno là e raramente riconoscono i loro figli! »

« Su, va' avanti, ti sto ascoltando. »

« Adesso abbiamo la possibilità di essere ascoltati, di avere quanto ci meritiamo: Crono è tornato, non ha ancora tutti i suoi poteri di un tempo, ma è potente e determinato a riprendersi ciò che i suoi figli gli hanno tolto. Ma cosa più importante è nostro alleato: Noi dobbiamo solo aiutarlo a riprendere il posto che gli spetta di diritto. »

« Noi? »

« Siamo già in molti, ma ci servono tutti gli alleati possibili, per sconfiggere gli dei e i semidei che non hanno ancora capito di stare dalla parte sbagliata e... »

« Sono costretta a fermarti qui. -lo interrompe Bianca- Io non ho intenzione di combattere nessuno per conto di nessuno. »

« Ma... »

« Lasciami spiegare: io so cosa fa la guerra, l'ho visto fin troppo da vicino. Sai cosa significhi leggere sul giornale titoli orrendi ogni giorno? Hai idea di che cosa possa significare per una bambina abbandonare la città, lo stato, il continente dov'è cresciuta e affrontare un viaggio di diversi giorni per arrivare in un luogo sicuro dove si parla una lingua che non conosce? Eh? Hai idea di cosa possa essere stato per me?! » La ragazzina si trattiene a stento dal gridare.

« Scusa... Ma come puoi dire di avere vissuto una vera guerra alla tua età? »

« 1942. »

« Cosa? »

« L'anno in cui la mia vita ha perso l'ultima speranza di essere normale. Se non fosse stato per una stupidissima guerra, perché puoi chiamarla come vuoi, anche Seconda Guerra Mondiale, ma resterà sempre una cosa orribile! A quest'ora potrei essere seduta su una sedia a dondolo in una bella casa che guarda sul Canal Grande mentre faccio a maglia, guardo i miei nipotini oppure rido per qualche idiozia detta da mio fratello. »

« Crono è il Signore del Tempo, potrebbe fare sì che tutto ciò si avveri. »

« È chiaro che non capisci: IO. NON. VOGLIO. PIÙ. AVER. A CHE FARE. CON. GLI. DEI! Fuori dalla mia vita! Tu e tutti gli altri! »

L'erba intorno ai piedi di Bianca si secca di colpo. Michael, terrorizzato dalla furia e dal discorso di lei, deglutisce a vuoto e retrocede di un metro o due.

« Hai detto che sei un figlio di Ecate... È la dea della magia, giusto? » domanda la ragazzina con una calma terrificante.

L'altro annuisce, ancora troppo in soggezione per spiccicare una parola.

« Riusciresti a far dimenticare a tutti il tuo passaggio in questa scuola? O a dare una buona spiegazione a tutti per la tua imminente partenza? »

« Come? »

« Mettiamola così, -spiega Bianca avvicinandoglisi lentamente- se domani ti ripresenti qui, io ti ammazzo. -Conclusa la minaccia gli sorride- Credo di essere stata abbastanza eloquente, non trovi? »

Per tutta risposta, Michael corre via come un lampo: non ha la minima intenzione di farsi un nuovo nemico.

« Ah, -aggiunge mentre è ancora a portata d'orecchio- guai a te, se scopro che hai fatto il mio nome a qualcuno! »

. . .

Salve a tutti!

Chi si aspettava quest'identità per Michael?

Fino all'altro ieri neanche io 😅. (Doccia ispiratrice🚿)

Buona notte a tutti.🌌🌠🌙

🌋Leti

P.S. Avete visto il corto metraggio animato "In a herartbeat"?
Se non l'avete fatto, guardatelo: è davvero bello 😍.

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