(Perdonate il salto temporale)
Il tempo, si sa, passa in fretta quando i giorni si ripetono tutti uguali. E proprio questo è accaduto a Bianca che, senza accorgersene, si ritrova quasi di colpo a gennaio.
Una mattina di gennaio Natasha le fa una sorprendente proposta.
« Ti andrebbe di aiutarmi a lavoro? »
« Cosa?! » esclama stupita rischiando di farsi andare di traverso la colazione.
« È stato trovato, ibernato nel ghiaccio, ma ancora vivo un uomo del tuo periodo. Era un agente speciale, superdotato. In pratica un supereroe... »
« E a cosa servirei io? »
« È confuso e spaventato... Io e Fury pensiamo che tu potresti aiutarlo, dato che hai vissuto un'esperienza simile... »
« Quanti anni ha? »
« È del 1918 ed è stato ibernato nel '45. Probabilmente il tempo si è congelato per lui durante tutti quegli anni, proprio come accaduto per te. Ne dimostra ancora circa 27. »
« Accetto... »
« Grazie. »
« ... Solo se mi dici prima il suo nome. »
« Steven Rogers. »
« Mmm.... Non mi dice nulla. »
« E invece... -aggiunge Nat con fare misterioso- Captain America? »
La ragazzina sgrana gli occhi e lancia un gridolino di quelli che la donna ha sentito fare solo alle fanciulle quando incontrano qualcuno di famoso.
« Lui!? Non ci credo! Ho visto un suo film e mio fratello aveva comprato un suo fumetto! »
« Sì, lui... Non sapevo che lo conoscessi o che ne fossi un'ammiratrice. »
« In realtà, poco dopo mio nonno ci ha impedito di comprare altri fumetti o di andare a vederlo ancora al cinema... »
« Perché? »
« Perché ha scoperto che era un modo per finanziare la guerra... Ogni fumetto è un proiettile nei fucili dei nostri soldati! Questo dicevano i cartelli. E anche ogni biglietto del cinema lo era... E mio nonno non voleva dare nemmeno un proiettile a chi stava attaccando casa nostra... »
Le parole serie di Bianca stupiscono Natasha ancor più del suo acuto di poco prima. Non è la prima volta che dimentica quanti anni ha in realtà la piccola e che lei vedeva, e forse vede ancora, gli Americani come dei nemici.
« Quindi accetti di aiutare il Capitano ad ambientarsi? » più che una richiesta di conferma è un modo per cambiare discorso.
« Solo se si dimostrerà simpatico. »
. . .
« Quindi devo andare da sola? »
« Credo che sarebbe meglio... Salutalo e presentati, poi il discorso verrà da solo, vedrai. »
« Se lo dici tu... » borbotta la ragazzina entrando nella palestra in cui le è stato detto si sta allenando Capitan America.
. . .
« È permesso? »
« Entra pure... -il giovane uomo sta sollevando dei pesi e si ferma per chiedere- Ti serve qualcosa piccola? »
« Voglio solo sapere se tu sei quello che ho visto al cinema quando avevo dieci, undici anni... »
« Ne dubito, sai... » risponde gentilmente l'uomo biondo.
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Nuovi Mondi
FanfictionNatasha Romanoff riceve un incarico particolare: tener d'occhio una ragazzina in coma da tempo. Nessuna informazione su chi sia o da dove venga...