Capitolo 24

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(Perdonate il salto temporale)

Il tempo, si sa, passa in fretta quando i giorni si ripetono tutti uguali. E proprio questo è accaduto a Bianca che, senza accorgersene, si ritrova quasi di colpo a gennaio.

Una mattina di gennaio Natasha le fa una sorprendente proposta.

« Ti andrebbe di aiutarmi a lavoro? »

« Cosa?! » esclama stupita rischiando di farsi andare di traverso la colazione.

« È stato trovato, ibernato nel ghiaccio, ma ancora vivo un uomo del tuo periodo. Era un agente speciale, superdotato. In pratica un supereroe... »

« E a cosa servirei io? »

« È confuso e spaventato... Io e Fury pensiamo che tu potresti aiutarlo, dato che hai vissuto un'esperienza simile... »

« Quanti anni ha? »

« È del 1918 ed è stato ibernato nel '45. Probabilmente il tempo si è congelato per lui durante tutti quegli anni, proprio come accaduto per te. Ne dimostra ancora circa 27. »

« Accetto... »

« Grazie. »

« ... Solo se mi dici prima il suo nome. »

« Steven Rogers. »

« Mmm.... Non mi dice nulla. »

« E invece... -aggiunge Nat con fare misterioso- Captain America? »

La ragazzina sgrana gli occhi e lancia un gridolino di quelli che la donna ha sentito fare solo alle fanciulle quando incontrano qualcuno di famoso.

« Lui!? Non ci credo! Ho visto un suo film e mio fratello aveva comprato un suo fumetto! »

« Sì, lui... Non sapevo che lo conoscessi o che ne fossi un'ammiratrice. »

« In realtà, poco dopo mio nonno ci ha impedito di comprare altri fumetti o di andare a vederlo ancora al cinema... »

« Perché? »

« Perché ha scoperto che era un modo per finanziare la guerra... Ogni fumetto è un proiettile nei fucili dei nostri soldati! Questo dicevano i cartelli. E anche ogni biglietto del cinema lo era... E mio nonno non voleva dare nemmeno un proiettile a chi stava attaccando casa nostra... »

Le parole serie di Bianca stupiscono Natasha ancor più del suo acuto di poco prima. Non è la prima volta che dimentica quanti anni ha in realtà la piccola e che lei vedeva, e forse vede ancora, gli Americani come dei nemici.

« Quindi accetti di aiutare il Capitano ad ambientarsi? » più che una richiesta di conferma è un modo per cambiare discorso.

« Solo se si dimostrerà simpatico. »

. . .

« Quindi devo andare da sola? »

« Credo che sarebbe meglio... Salutalo e presentati, poi il discorso verrà da solo, vedrai. »

« Se lo dici tu... » borbotta la ragazzina entrando nella palestra in cui le è stato detto si sta allenando Capitan America.

. . .

« È permesso? »

« Entra pure... -il giovane uomo sta sollevando dei pesi e si ferma per chiedere- Ti serve qualcosa piccola? »

« Voglio solo sapere se tu sei quello che ho visto al cinema quando avevo dieci, undici anni... »

« Ne dubito, sai... » risponde gentilmente l'uomo biondo.

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