Il primo pensiero che passa per la mente di Natasha, quando vede Bianca chinarsi, è che debba allacciarsi le scarpe. Tuttavia, passano ben trenta secondi nei quali la ragazzina resta immobile, in attesa di qualcosa.
« Alzati, piccola. » le dice alla fine Thor.
« Vi ringrazio, mio signore. » replica lei rialzandosi, seppur tenendo lo sguardo basso.
Steve, Tony e Natasha, che hanno avuto modo di conoscere un poco Bianca, sono basiti. Questo suo atteggiamento è loro completamente nuovo.
« Non c'è bisogno di tanti convenevoli. Anche se devo ammettere che sei la prima a trattarmi in modo rispettoso da un pezzo. Chiamami semplicemente Thor. »
« Va bene, Thor. » risponde lei in un sussurro, con la coda dell'occhio nota uno scettro dai riflessi dorati.
« Come ti chiami, fanciulla? » le domanda ancora il dio biondo.
« Bianca... » la risposta è ancora flebile, la diretta interessata sta guardando di soppiatto la pietra blu nello scettro, ne ammaliata, ipnotizzata, attratta.
« Ebbene, Bianca, posso chiederti cosa ti spaventa di me? »
« La vostra aura, signor Thor, è molto simile a quella di... Di mio zio e... »
« Capisco... Anche la tua aurea non mi è del tutto nuova: ha un non so che di familiare... Non sarai per caso una deità di Helheim? »
« Che? » visibilmente confusa alza per la prima volta lo sguardo verso il volto del suo interlocutore, nell'interrompere il contatto visivo con il manufatto sconosciuto avverte un brivido.
« Helheim, la terra dei morti con disonore, la si riconosce per l'aspetto: una landa buia e desolata, piena di anime affrante di codardi periti fuggendo dal campo di battaglia e vigliacchi d'ogni genere che in vita hanno perso qualsiasi onore. Sei forse un'entità guardiana di quel loco?»
Tutti gli umani presenti si scambiano occhiate confuse, eccezione fatta per Iron Man che sembra sapere qualcosa in più degli altri.
« Oh, no, Thor, signore. -risponde sicura Bianca, che sembra aver recuperato tutta la sua solita sicurezza- Mia madre era una comune donna mortale. »
« E tuo padre? » la incalza il signore dei tuoni.
« I nomi sono potenti... -inizia enigmatica la mora; nasconde bene la seccatura che le comporta dare quell'informazione: non vuole essere definita da un nome, tanto meno dal nome di suo padre.- Non è bene dirlo ad alta voce: anche in passato, quando era venerato, lo temevano parecchio, forse più degli altri... Basti pensare che consideravano nefasto soltanto nominarlo... »
« Si può sapere di cosa stiamo parlando? » domanda confuso Captain America.
« Del fatto che il padre della Ragazzina Inquietante non fosse umano. » interviene il signor Stark.
« È -lo corregge la giovane trafiggendolo con un'occhiataccia, da qualche minuto sente una serie di sentimenti ed emozioni negativi crescere dentro di lei.- Mio padre esiste e, anche se vive in un luogo un po' tetro, un po' buio e pieno di gente morta, posso dire con certezza che non può morire, certamente non nel significato umano del termine. »
« Io non ti sto seguendo. -ammette Bruce, è la prima volta che interviene.- Perché non dici chi è tuo padre senza usare tutte queste inutili circonlocuzioni? »
« Se proprio volete saperlo velo dico! -si altera la ragazza- Ma, se succede qualcosa di brutto, sappiate che sara colpa del dottor Banner che ha chiesto di sapete che mio padre è Ade, il dio dei morti e signore dell'oltretomba nel pantheon greco! -la tensione si potrebbe tagliare con un coltello. L'ombra di Bianca dovuta al neon si fa più tetra delle altre.- Erre es korakas! »
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Nuovi Mondi
FanfictionNatasha Romanoff riceve un incarico particolare: tener d'occhio una ragazzina in coma da tempo. Nessuna informazione su chi sia o da dove venga...