Capitolo 34

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Dopo diverse ore la maggior parte dei Chitauri è stata uccisa, ma il vero nemico è ancora lontano dall'essere sconfitto.

Bianca, dall'alto di un palazzo, scruta la città alla ricerca di eventuali superstiti tra le fila avversarie. È soddisfatta. Ha sconfitto da sola parecchie creature aliene, anche se avrebbe preferito non dover ripetere assiduamente a Thomas di starsene al sicuro e di non mettersi sulla traiettoria dei suoi dardi. Non che il ragazzo sia stato completamente inutile, in fin dei conti, l'idea di Iron Man di dare pure a lui un'arma per combattere non si è rivelata così pessima.

Ma gli era venuto troppo naturale, per essere la prima volta: sembra nato per essere un guerriero, pensa la ragazza con un peso sul cuore, proprio come io sono... un'ambasciatrice di Morte: ovunque vada, sempre, qualcuno di vicino a me soffre...

« Bianca, -la voce del ragazzo la riporta alla realtà- posso farti una domanda? » 

« Spara. »

« Quello che mi hai detto prima, cosa intendevi? »

« Non mi pare che l'espressione fidati ciecamente di me abbia molte interpretazioni. »

« No, intendevo quando mi hai chiesto di perdonarti... Cosa volevi dire? »

« Oh, quello... -la giovane esita- Era per averti trascinato in tutto questo. »

« Sicura? Inoltre, avevi detto qualcosa su mio padre che non mi riesco a ricordare... »

« Non è il momento! -lo interrompe più bruscamente di quanto volesse.- Ora dobbiamo raggiungere la Stark Tower... »

« E come facciamo a trovarla? Ci sono decine, forse centinaia di grattacieli in città! »

« Beh, suppongo che debba rispecchiare i gusti di Tony. Quindi suppongo che si tratti di un altissimo edificio luminoso, con la scritta STARK sulla sommità... »

« E come fai a sapere che è fatta così? »

« Forse perché alle tue spalle, a circa cinquecento metri da noi...? »

« Oh... »

« Ora andiamo! -decreta saltando sulle scale di sicurezza esterne al palazzo- Sbrigati! »

. . .

« Sul serio? Hai deciso di salire con l'ascensore? » domanda stupito Thomas.

« Nel caso non te ne fossi accorto, non so volare e abbiamo già camminato abbastanza... Senza contare che questo è l'edificio più alto di New York: ho bisogno di riprendere fiato. »

« Resta il fatto che non possiamo entrare senza una chiave o un pass... O forse hai persino quello? »

« Qualcosa del genere... -sorride Bianca impugnando nuovamente la spada- Scusa Tony! » batte l'elsa dell'arma contro la porta in vetro e la manda in frantumi dopo qualche colpo.

Thomas scoppia a ridere. « Si può quasi dire che hai le chiavi della città! »

« Sì. Come dici tu. Molto divertente. » replica lei senza alcuna nota di divertimento nella voce.

« Eddai! Com'è che da ieri non sembri più in grado di divertirti o di essere felice? »

« Fiol de na bona dona! » esclama la ragazza rendendosi conto che l'impianto di sollevamento non funziona; subito dopo si tappa la bocca con una mano.

« L'ascensore non funziona, vero? »

« Da cosa l'hai intuito? »

« Dal fatto che hai imprecato... Ora che si fa? »

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