Capitolo 23

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Lily aveva appena accettato un appuntamento e James si sentiva al settimo cielo. Corse per tutto il castello, cercando sua sorella. Cleo doveva sapere e anche Sirius. Tutti dovevano saperlo. Potter correva per il corridoio del terzo piano. Correva senza sosta. Nel frattempo controllava la Mappa del Malandrino. Non se ne accorse ma andò a sbattere contro qualcuno. Cadde all'indietro e si fece anche male. Gli erano caduti gli occhiali. <<Sei davvero un idiota James>> la ragazza che parlò gli stava porgendo gli occhiali. Li indossò e poi capì che la ragazza difronte a lui era Cleo. James si alzò velocemente, le prese una mano per aiutarla ad alzarsi e la abbracció. Cleo rimase rigida per poco poi, decise di ricambiare l'abbraccio. <<Io non voglio perderti >> le aveva detto James. Lei, molto più bassa di lui, aveva la faccia nel suo petto. <<nemmeno io Jamie>> erano così belli quei due. Sapevano che ci sarebbero sempre stati. Tutti avrebbero desiderato un rapporto così.
<<Andiamo in sala Comune?>> chiese Cleo staccandosi dall'abbraccio, James annuì e andarono via. Cleo andò in dormitorio, troppo stanca, James invece rimase un po' in sala Comune. Quando salì in dormitorio, aveva un sorriso a trentadue denti. Aprì la porta e ne rimase scioccato. C'era la quiete. Troppa quiete. Remus leggeva un libro, Peter mangiava e Sirius giocava a scacchi con Frank. <<Cosa vi è successo?>> chiese James sconvolto. Sirius si alzò lentamente e gli andò incontro. <<Nulla amico>> disse sorridendo Sirius. <<Avete saputo della Evans?>> domandò James inarcando il sopracciglio. <<Non devi lasciare il mantello dell'invisibilità quando te ne vai>> Remus strizzò l'occhio e gli sorrise. <<Domani comportati bene>> lo ammonì Frank. Passarono la serata così, a scherzare e, a fare pronostici sull'indomani. Poi spensero le luci e si addormentarono.
***
<<Dove sono i miei boxer fortunati?>> nella stanza dei Malandrini c'era il caos. James e Frank correvano in mutande per la stanza, cercando di vestirsi. Sirius invece aveva un solo asciugamano stretto alla vita e cercava le sue mutande. Peter dormiva ancora e Remus guardava la scena divertito. Mancava mezz'ora ai loro rispettivi appuntamenti e non erano ancora pronti. Dopo un po' finalmente James, Frank, Remus e Peter -si era svegliato da dieci minuti- scesero in sala comune.
Le ragazze li aspettavano sedute sulle poltrone della sala. Alice parlava animatamente con Emmeline, Cleo e Lily parlavano sotto voce e Mary mangiava delle cioccorane. In molti si chiedevano come facesse Mary a mangiare così tanto senza ingrassare. <<Lily andiamo?>> James era vestito normalmente e non era per niente agitato. Sperava solo di non combinare guai. Lily invece era abbastanza agitata. Lily si alzò dalla poltrona e salutò gli altri e insieme a James uscì dalla sala Comune. <<Spero solo che torni vivo>> disse Remus sospirando. <<Non è una grande perdita, almeno smetterà di parlare la notte>> Frank sembrava abbastanza stanco. Aveva delle enormi occhiaie sotto gli occhi. <<Poverino, andiamo a prendere una boccata d'aria amore >> Alice lo tirò fuori dalla sala comune. Erano rimasti in quattro. <<Dov'è Sirius?>> chiese Cleo intuendo già la risposta. <<Si stava vestendo>> rispose Peter. <<Vado di sopra>> Cleo si alzò dalla poltrona e salì le scale del dormitorio maschile. <<Solitamente sono le ragazze che fanno ritrardo>> Cleo aveva appena spalancato la porta del dormitorio e aveva trovato Sirius intento ad allacciarsi le scarpe. <<Mi dispiace donzella>> Sirius si era avvicinato pericolosamente a lei. I visi erano divisi da pochi centimetri. Guardò le sue labbra e decise di azzerare le distanze. La baciò con passione, le poggiò le mani sui fianchi e la strinse a sè. Era un momento davvero bellissimo e intimo. La ragazza gli sfilò la maglietta e si sedette sul letto, staccando le proprie labbra dalle sue. Come se non potesse stare senza, Sirius si avvicinò a lei e unì ancora una volta le labbra con le sue. Sfilò la maglietta e la gonna a Cleo e incominciò a lasciargli delicati baci sul collo. Ma, vennero interrotti da Remus che bussava con insistenza. Sirius abbastanza scocciato aprì la porta. Remus si ritrovò una scena al quanto esilarante. Sirius era senza maglietta e guardava torvo l'amico. Cleo invece cercava di coprirsi il più possibile la maglia di Sirius che aveva indossato per la fretta. <<cosa vuoi?>> chiese Sirius in tono burbero. <<la scacchiera>> Remus era imbarazzato e divertito allo stesso tempo. Con un semplice incantesimo di appello Remus chiamò a sé la scacchiera, fece l'occhiolino a Sirius e uscì dalla stanza.
<<dove eravamo arrivati?>> Sirius si avvicinò dolcemente a Cleo e la baciò, e ne ebbero a lungo.
Dopo due ore Cleo e Sirius scesero in sala comune, con dei sorrisi che andavano da orecchio a orecchio. <<Avete concepito il piccolo Black?>> chiese Emmeline ridendo. Cleo le lanciò un cuscino addosso. Emmeline stava per ribattere ma venne interrotta dall'entrata di Moody e del professor Silente in sala comune.<<Potter evoca un patronus>> ordinò Moody. Cleo rimase scioccata. Non era una scimmia da circo, non poteva fare le cose quando gliele chiedevano gli altri. Ci pensò un po' e poi decise che opporsi a Moody era inutile. Si concentrò, agitò lentamente la bacchetta e disse la formula. Una dolcissima cagnolina argentata uscì dalla bacchetta di Cleo. La cagnolina prese a correre per la stanza. Tutti la guardarono stupiti. Evocare un patronus era la cosa più difficile che si potesse fare. E poi era un cane, proprio come l'animagus di Sirius. Anche il preside rimase stupito. <<Lo vedi Albus? Ci servono auror come lei>> aveva esclamato Moody. La professoressa McGrannit entrò in fretta nella stanza e guardò la scena. <<Non può Albus, non può>> la professoressa aveva gli occhi lucidi. Voleva tanto bene a Cleo e non avrebbe permesso a nessuno di farle male. <<Potter quando diventi maggiorenne?>> Moody la guardava adorante. <<Aprile dell'anno prossimo signore>> disse Cleo confusa. <<Vedi? Non può far parte degli auror, ha ancora la traccia!>> esclamò la professoressa indignata. Silente invece fissava la ragazza. <<Basta, lei farà l'ultimo anno qui>> disse autoritario il preside. Moody parve perdere l'entusiasmo. <<Potter l'anno prossimo ti voglio negli auror>> disse prima di andarsene. <<Fai attenzione>> le disse dolcemente la McGrannit. <<Prima che distrugga tutto fallo smettere, Cleo>> il preside indicò il cane che stava buttando all'aria tavoli e sedie. Cleo subito fermò il patronus. <<Cleo tutto bene?>> chiese Mary. La ragazza giocava con la sua bacchetta, per niente perplessa. <<Scherzi? Sto benone. Non volevo lasciare Hogwarts.>> spiegò Cleo facendo un respiro di solievo. Remus guardò perplesso Sirius e quest'ultimo ricambiò lo sguardo dell'amico. Sirius stava per replicare ma venne bloccato dall'ingresso di James abbastanza sorridente e di Lily stranamente serena. L'appuntamento era andato così: erano andati ai Tre Manici di Scopa e avevano preso una burrobirra. Avevano fatto una passeggiata. Parlato del più e del meno, soprattutto della guerra. Lily aveva capito quanto fosse maturo James. Era così cambiato. La sua compagnia era piacevole. Poi aveva preso a nevicare ed erano ritornati dagli altri. Un breve ma intenso appuntamento. Cleo studió la sua migliore amica e suo fratello. <<Novità?>> chiese James guardando il gruppo di amici, nel mentre si toglieva la sciarpa. <<Silente ha detto che farò l'ultimo anno qui>> disse Cleo con noncuranza. James la guardó stupito e poi guardó gli altri per capire se fosse vero. Gli altri annuirono e James parve più libero. Come se qualcuno gli avesse tolto un peso dallo stomaco. Cercò di trattenere un sorriso, sapeva che se avesse sorriso sua sorella lo avrebbe schiantato. Nella sala comune ci fu un silenzio insopportabile. Che ovviamente Sirius spezzó. <<Cavoli, sta nevicando>> disse il ragazzo guardando fuori dalla finestra. <<L'ultimo che arriva viene sotterrato nella neve>> urlò Cleo alzandosi dal divano e iniziando a correre. Tutti la seguirono e la sala comune venne messa sotto sopra. Non gli importava se avevano solo la divisa. Cleo arrivó per prima e stregó alcune palle di neve. Nel frattempo arrivó Lily. Insieme costruirono un rifugio fatto di neve. Avevano deciso. Maschi contro femmine. Quando finalmente tutti arrivarono inziò una vera e propria battaglia. Le ragazze avevano la meglio. Emmeline e Mary facevano le palle e Lily e Cleo le lanciavano. Dopo un'ora, completamente zuppi e tremanti entrarono nel castello. Una giornata perfetta.

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