Capitolo 26

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I giorni seguenti passarono lenti e dolorosi. Il silenzio forse era l'arma più dolorosa. In quello strano gruppo, tutti sembravano con la testa tra le nuvole. James e Lily erano finalmente insieme. Non si scherzava più, non si rideva più, gli scherzi erano cessati definitivamente. Quella brutta esperienza gli aveva aperto gli occhi. La guerra esiste e nessuno può evitarla, esiste la morte e quando sei ad un passo da essa guardi la vita in un modo diverso. Remus e Emmeline ormai si erano lasciati, erano rimasti buoni amici ma, non stavano più insieme. Nonostante i pianti infiniti di Emmeline e il supporto morale da parte delle amiche tutto si stava risolvendo. Remus non se la passava meglio, li vedeva gli occhi rossi di Emmeline a colazione, pranzo e cena e si sentiva infinitamente in colpa. Cleo e Sirius quasi non si vedevano più. Si erano allontanati e si erano distaccati. Cleo viveva nel suo mondo, passava poco tempo con gli amici e passava molto tempo a studiare, si allenava spesso e lanciava occhiate truci alle serpi. <<Cleo ti prego lascia i libri e vieni con noi>> aveva insistito Remus ma, Cleo aveva sorriso e scosso il capo. <<Io non so cosa le stia prendendo>> Sirius sembrava disperato. <<Da quanto tempo non avete contatto fisico?>> aveva detto ridendo Frank. Sirius gli aveva mandato un occhiata infastidita. <<Tre settimane>> aveva detto alzando gli occhi al cielo. Ma, Cleo aveva sentito tutto. Si alzò furiosa dalla poltrona, distante dal divano del gruppo , passò accanto a Sirius e gli diede il libro in testa. <<E ci rimarrai per tre mesi senza>> aveva detto infastidita sedendosi sul divano. <<Sei tra noi sorellina?>> aveva chiesto James sorridente. Sirius nel frattempo era sbiancato. <<Non puoi lasciarmi in bianco>> aveva detto indispettito. <<Posso eccome>> aveva detto Cleo con indifferenza. <<Ragazzi facciamo un gioco?>> Alice sembrava entusiasta, troppo. <<Avanti, sentiamo>> Frank aveva alzato gli occhi al cielo, conosceva la sua Alice e sapeva quando poteva essere pericolosa, come in questo caso. <<Si chiama Dimmi, Dammi, Comandami>> aveva detto Alice con un ghigno. <<Ma è un gioco babbano>> aveva ribattuto perplessa Lily. <<Io so come si gioca>> Sirius sorrise in modo malizioso. <<Proprio per questo inizio io>> guardò Cleo e la ragazza fece una faccia impaurita. <<Dimmi "ti amo">> disse Sirius ghignando. <<Ti amo>> disse svogliatamente la ragazza. <<dammi un bacio appassionato>> un altro ghigno si era presentato sul viso di Sirius. <<Sei meschino Black>> aveva piagnucolato la ragazza. Sbuffò e si avvicinò, gli diede un bacio davvero appassionato. <<E allora chi è che rimane senza un minimo di contattato fisico per tre mesi?>> disse beffardo Sirius. <<Nessuno, ma tu sicuramente per un anno dopo questo>> gli sguardi di Cleo lanciavano fuoco. <<Ti comando a stare zitto comunque>> Disse Cleo ghignando. Sirius le fece un gestaccio e le lanciò uno sguardo torvo.
Il gioco andò avanti per parecchio tempo. Poi decisero di andare a dormire. L'indomani James e Frank avrebbero dovuto giocare contro serpeverde e dovevano essere riposati al massimo.
* il giorno dopo *
<<Ehi belli>> Cleo era entrata in sala grande con un sorriso a trentadue denti. Li aveva raggiunti a colazione e si era seduta accanto a Sirius. <<Potter come mai così felice?>> aveva chiesto Lily. <<Ho appena schiantato Malfoy. Le urla della McGrannit tra tre...due...uno>> non fece in tempo a finire la frase che la McGrannit entrò in sala grande lanciando sguardi di fuoco. <<Potter come ti sei permessa di schiantare Lucius Malfoy. Difronte ai miei occhi d'altronde! Ti ho vista mentre scappavi.>> urlò la professoressa. Cleo sembrava tranquilla. Guardò la donna con occhi dolci e disse <<Professoressa si sbaglia. Può controllare l'ultimo incantesimo. Credo di aver visto Dolohv schiantare Malfoy, io ero solo di passaggio e stavo correndo per la partita.>> la professoressa la guardò severamente e andò da Dolohv. Sentì le urla irate della professoressa e poi ella ritornò dal gruppo. <<Devo farti le mie scuse Potter, Dolohv non giocherà per punizione e Malfoy neanche perché infortunato>> disse sorridendo la professoressa. Poi si allontanó. <<spiegaci cosa hai fatto, donna>> aveva chiesto Remus. <<potrei accidentalmente aver preso la bacchetta di Dolohv, schiantato Malfoy e scappare>> disse Cleo innocentemente. <<il motivo?>> chiese Lily severamente. <<Ce ne sono tanti Lils, troppi>> aveva preceduto James. Lily aveva alzato gli occhi al cielo. Stava sicuramente per ribattere, dire che era sbagliato ma poi venne interrotta. Un corvonero si era seduto accanto a loro e fissava intensamente il gruppo. <<Scusatemi, ma vorrei parlare con voi>> disse pazientemente il ragazzo. Quando ricevette la massima attenzione da tutti iniziò a parlare. <<Sono Benjamin Doeson e vorrei sapere alcune cose su mia sorella>> disse con una nota di amarezza nella voce. Il sangue di Cleo e Sirius si gelò nelle vene. <<Ho saputo che era con voi, avete cercato di difenderla e ve ne sono grato.>> aveva un sorriso triste ma sembrava sincero. <<Non doveva succedere a lei, siamo arrivati troppo tardi>> aveva detto Sirius con una punta di rabbia nella voce. Era arrabbiato con se stesso, quella notte aveva avuto realmente paura. Quella bambina era piccola e indifesa, non centrava nulla con tutto ciò. <<Io volevo chiedervi solo se ha sofferto>> disse timidamente il ragazzo. Emmeline, che quella notte era con loro decise che era meglio mentire. <<Ecco...no non ha sofferto>> il corvonero annuì lentamente e ritornò al suo posto. Quella fu una giornata orribile.

*spazio autrice *
Ogni capitolo verrà pubblicato una volta a settimana. Questo è cortino e mi scuso ma, non avevo idee. 

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