Capitolo 30

741 53 2
                                    

<<Non posso crederci che domani sarà l'ultimo giorno ad Hogwarts>> James fissava il castello e stringeva teneramente Lily, erano davvero finiti così sette anni? Solo il quel momento si ricordò il primo giorno di scuola, quando conobbe Sirius e Remus, Lily e Mary. Si ricordò il primo giorno di scuola di Cleo e tutti gli altri a venire. Era come se sette anni gli fossero passati davanti agli occhi in un solo minuto. <<Domani riceveremo il diploma>> constatò Lily ansiosa. <<Da domani saremo nel mondo reale, nella guerra>> James non sembrava spaventato o impaurito, sembrava solo privo di emozioni. <<Lily stavo pensando che potresti venire a vivere da me e Sirius>> disse il ragazzo timidamente. <<Prima devo sistemare alcune cose nel mondo babbano e poi verrò a stare da te, possibilmente prima che esploda la casa>> disse ridendo la rossa. Nel frattempo Sirius portava in spalla Cleo, come un sacco di patate. I lunghi capelli della ragazza toccavano terra e entrambi ridevano. <<Ti prego mollami>> disse tra le risate Cleo e Sirius obbedì subito lasciandola cadere a terra. <<Idiota>> borbottò la mora massaggiandosi la testa. <<Siete quasi perfetti insieme>> Lily guardò Sirius e il ragazzo arrossì. <<Vado da Silente, abbiamo questioni da sbrigare>> disse Cleo scrollandosi la polvere dalla divisa, poi si sistemò i capelli e andò via. <<La guardi sempre così?>> disse James fissando divertito l'amico. <<Non puoi capire quanto fa male>> disse sorridendo malinconicamente Sirius. <<Perché non le parli? Sono sicura che lei tornerebbe da te>> Lily toccò il braccio di Sirius e gli sorrise teneramente. <<Nel mondo dei maghi ci si sposa subito. Lei è un giovanissima futura auror, quando si realizzerà del tutto allora potrò farci un pensierino>> disse prontamente il ragazzo. Sirius la pensava davvero così, voleva solo il meglio per lei e non avrebbe fatto altro che incoraggiarla. Nel frattempo Mary e Remus avanzavano verso di loro, non sorridevano e sembravano abbastanza cupi. <<Ehi musi lunghi, qual è il vostro problema?>> chiese James. <<Marlene McKinnon è morta, insieme a tutta la sua famiglia, faceva parte dell'ordine>> spiegò Remus incupendosi ancora di più. <<La biondina un anno più grande di noi?>> chiese Sirius. <<Esatto>> rispose Mary. <<Malocchio vuole portare Cleo sul posto, è sicuro che ci saranno i mangiamorte appena andranno a controllare e vuole che lei affronti una vera battaglia>>disse Remus. <<Cosa? Non può, non deve. Cleo è ancora minorenne ed è sotto la mia responsabilità. Non la lascerò andare via>> James sembrava molto preoccupato. <<Starà con Moody, non la lascerà per un istante James>> disse Lily afferrando il braccio del suo fidanzato. <<Non se ne parla, ora vado da Silente>> e James li abbandonó, andando via.
Il moro bussò freneticamente alla porta dell'ufficio del preside, non voleva che sua sorella si ferisse in alcun modo. Quando la porta si aprì James entrò velocemente e nella stanza vi trovò Cleo, Moody, Silente e la professoressa McGrannit. <<Mi dica signor Potter>> disse amabile il preside. <<Tu non andrai>> James ignorò del tutto il preside e rivolse le sue parole a sua sorella. <<James devo, capiscimi ti prego>> lo implorò Cleo. <<È una pazzia! Ha solo sedici anni!>> disse la McGrannit guardando Albus Silente. <<Moody lascio a te la scelta>> il preside sembrava vittima di questa guerra. Il suo volto era scavato e scuro e i suoi occhi non brillavano più, inoltre sembrava meno allegro e chiaramente si poteva vedere che era tormentato da questa guerra. <<Andiamo Potter, sguaina la bacchetta>> disse Moody. Cleo uscì la bacchetta e guardò James. <<Tornerò presto, ti prometto che ci sarò. Avvisa gli altri>> gli diede un tenero bacio sulla guancia e poi scomparve tra le fiamme del camino.
Cleo atterrò in un altro camino, era coperta di polvere e vedeva poco quanto niente. Quando riuscì a togliere la polvere dagli occhi, si guardò intorno e notò che la casa era completamente distrutta. <<Potter tu vai al piano di sopra, io rimango qui. Se trovi i corpi non esitare e chiamami.>> disse autoritario Malocchio. La ragazza annuì e salì le lunghe scale a chiocciola. La casa era davvero grande, solo al piano di sopra vi erano dieci stanze. Camminó per il lungo corridoio, osservando attentamente la casa, una bacchetta nella mano e gli occhi vigili e attenti. Aprì lentamente una porta e iniziò a guardare la stanza. Era sicura che quella fosse la stanza di Marlene, i simboli di grifondoro e i colori femminili la rendevano diversa dalle altre stanze. Cleo studiò ogni dettaglio di quel posto e ne rimase infinitamente intristita. Questa guerra stava distruggendo troppe cose, troppe persone e troppe vite. Camminò per il lungo corridoio e poi andò a sbattere a qualcosa, abbassò la bacchetta e vide che ormai a terra c'era Marlene senza vita. La ragazza si chinò sulla bionda Marlene, la toccò e la sua pelle era gelida. Gli occhi grigi erano spalancati e privi di vita e i bellissimi capelli biondi le formavano una cornice intorno al volto. Cleo rimase a fissarla e le lacrime iniziarono a scenderle. <<Alastor ho trovato il corpo di Marlene>> urlò la ragazza. <<Potter scendi immediatamente>> urló a sua volta l'uomo. Cleo notò nella sua voce un pizzico di paura e così la ragazza scese velocemente le scale e lo raggiunse. <<Stanno arrivando Potter, fai quello che ti pare ma fai il tuo meglio>> disse sussurrando Moody. Cleo annuì e dopo pochi secondi la casa iniziò a tremare. Erano arrivati e stavano attaccando, stranamente Cleo non aveva paura e cercava di rimanere lucida per affrontare al meglio la situazione. <<Ora ci separiamo Potter, tu devi solo tenerli occupati, gli auror arriveranno subito, fai attenzione>> Alastor si allontanò e Cleo iniziò a correre verso l'esterno. La casa stava per crollare e doveva abbandonarla al più presto.
Quando finalmente uscì, stranamente non vi trovò nessuno fuori. Si guardò intorno e poi qualcuno la colpì alle spalle, sentì un dolore lancinante ma decise di alzarsi e lottare. Come previsto due mangiamorte stavano difronte a lei e la guardavano molto male, il volto coperto dalle maschere argentee. Cleo rimase a fissarli, aspettando una mossa e infatti, dopo poco il primo dei due cercò di schiantarla ma ovviamente lei parò il colpo. Cleo restituì la mossa e un ghigno si dipinse sul suo viso quando vide che un mangiamorte era steso a terra, svenuto. <<come hai osato>> disse l'uomo puntando la bacchetta contro la ragazza. Iniziò un vero e proprio duello, Cleo seppure in vantaggio era veramente stanca, ogni tanto si nascondeva dietro un albero o dietro un muro per riposarsi per poco. <<Incarceramus!>> urlò alle spalle del nemico e quest'ultimo cadde a terra, ormai immobile. Cleo gli tolse la bacchetta e la infilò in tasca, poco dopo incarcerò anche il mangiamorte svenuto e aspettò gli auror.
Nel frattempo al castello James aveva avvisato tutti e stranamente lui e Sirius si erano chiusi in un silenzio preoccupante. Erano passate due ore e ancora non avevano notizie, andavano da Silente ogni dieci minuti, impazienti di sapere qualcosa. Solo qualche ora più tardi Cleo e Moody fecero ritorno al castello. La ragazza era sporca e aveva ferite ovunque ma comunque niente di particolare. Moody invece aveva una mano sull'occhio e si diresse subito in infermeria. <<Cosa è successo?>> chiese il preside quando Moody andò via. <<Erano tanti e noi troppo pochi. Io ho lottato contro due e lui contro tre. Ho trovato il cadavere di Marlene, ma poi la casa è crollata e non ho potuto fare nulla.>> raccontò Cleo scossa. <<Hai catturato due mangiamorte, sei stata bravissima>> la rassicurò James. <<Black, Potter portate la ragazza in infermeria, ha bisogno del dittamo>> disse il preside e subito James e Sirius acconsentirono.
Cleo sembrava poco scossa eppure il volto gelido di Marlene le era rimasto impresso.

Hogwarts '70Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora