Capitolo 2

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Si, ed è un problema abbastanza distruttivo. Non ho altro da fare che vivere di sogni, non miei. Eppure io ci ho provato, ci ho provato per anni a cambiare, a trovare un modo per sperare in qualcosa. Ho provato a cercare l'amore, con la speranza di trovare la felicità, ma feci un buco nell'acqua. Non ci riuscii. Eppure avevo provato a sperare in un futuro diverso, avevo provato a cambiare luogo... Cambiare persone, storie... Vite...

Ma niente è stato in grado di colmare la mia mancanza di sogni, niente riuscì a farne nascere uno.

Quindi mi arresi. Probabilmente il mio destino era quello di tendere la mano alle persone, a dar loro un aiuto concreto. Forse sono in questo mondo solo perché il mio compito era quello.

Quindi, ora mi limito a salvare gli altri.

Oramai era arrivata sera, e sapevo che domani sarebbe stato un giorno pesante, molti sarebbero venuti da me per chiedere un po' di aiuto, quindi volevo riposarmi il più possibile.

Così decisi di andare a dormire.

"Buonanotte stelle, buonanotte mondo.

Dormirò con voi, ci vediamo domani."

Mi addormentai facilmente, senza pensieri come al solito.

Toc Toc Toc. Questi 3 colpi furono le prime tre cose che sentii il mattino dopo. Ancora mezzo rintontito mi alzai, e andai ad aprire la porta.

"Buongiorno" lo guardai ancora con gli occhi mezzi socchiusi.

Questo non rispose, ed entrò senza preavviso. Iniziò a girare per la casa, a toccare tutte le pareti e i mobili con un dito.

"È così... " la figura strana si interruppe un attimo." È così... Sei tu. Il venditore di sogni... "

"Mi dispiace disturbarti, ma potresti dirmi chi sei? Sei piombato qui senza preavviso..."

L'uomo, ora che avevo riacquistato la completa capacità visiva, era un uomo alto, verso i 30anni,ma aveva i capelli neri, con un ciuffetto rosso.

Era vestito con giacca e cravatta, ma aveva uno stile strano, un po' casual malandato.

Lui senza apparentemente ascoltarmi disse:"Amico... Che casa vuota. Incredibilmente... Vecchia. Mi fa venire ansia"

"Io sono Elias." Mentre disse quella frase, si girò di scatto, e mi guardò dritto negli occhi.

Aveva gli occhi grigiasti, con riflessi verdi un po' a caso.

Lo guardai intensamente anche io. Lo guardai profondamente, lo scrutai nel profondo, per capire chi fosse.

Rimasi sorpreso.

"Tu non hai... " dissi.

" Io non ho sogni... Stavi per dire questo... Vero? "

Non è possibile... Non mi era mai capitato prima. Non... Aveva sogni.

L'uomo Che Guardava Nei SogniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora