-Quindi amdremo alle Deverà?
-Si!
-Dici che riusciremo realmente a voltare pagina?
-Io penso proprio di si sai?
-Da cosa lo deduci?
-Ora tutto è risolto, no? Pure Elias non si fa sentire.
Non ne ero sicuro per niente. Non mi piaceva quella sensazione.
-Si, giustamente, hai ragione. Non c'è più!
Mi sorrise, Lucia.
-Col tuo potere riusciremo a vivere anche bene, e così potrai continuare a fare del bene!
-Non è che abbia molta voglia...
-Guarda che hai salvato un po' di gente eh...
-Si, ma se ci sarà sempre qualcuno a salvare tutti, nessuno sarà più in grado di rimanere in questo mondo...
-E allora lo farai meno spesso del solito. Non lo usi da un bel po' il tuo potere, vero?
In effetti, è da quanto è arrivato Elias che non lo usavo. Soprattutto da quando ho visto che il mio potere poteva causare brutti eventi.
-Comunque ho finito le valige! Quando vuoi!
Le strinsi la mano, sorridendo. Avevo già visto questa situazione. Scappare, scappare, per poi venire catturato più e più volte dal destino.
Non avevo di nuovo una bella sensazione.
Non mi ricordavo nemmeno che ore fossero. Però andava tutto sommato bene, non riuscivo ad essere completamente sereno per colpa dei miei trascorsi, ma sapevo che erano solo paranoie dettate dalla paura.
-Dai, andiamo in città e vediamo un po' quando si puo' partire.
-Va bene, Lucia.
Era piena di sogni, quella ragazza.
Era lucente, mi riempiva di gioia.
Piano pianino uscimmo dalla casetta di legno, che tanto avevo imparato ad amare.
Avevo mal di testa, erano successe troppe cose una dopo l'altra. Ma quanto era passato da quel giorno?
Troppo aahhh...
Lasciamo perdere, ora avevo Lucia.
-Non mi abbandonerai più, adesso, vero?
-Ma... Si, certo... Che domande sono?
Sorrisi.
Era ancora più contenta. Non c'era più nessun muro tra me e lei.
La città non era molto lontana, non ci mettemmo molto.
Era sempre la stessa, però non potevo farmi troppo vedere. Avrebbero potuto riconoscermi. In effetti non mi ero fatto più vedere in questi posti da quando...
-È lui!
Spalancai gli occhi. Rivolsi lo sguardo verso la voce.
-È proprio lui! Prendilo papà!
-Ero già pronto a correre. Possibile che mi avessero già riconosciuto?
-È proprio lui! Prendimi quel giocattolo! Lo cercavo da tantissimooo! Ti prego!
Cosa...? Non parlava di me...
-Tutto bene, Fil?
Questa volta era Lucia.
-Sisi... Pensavo... Niente, ho avuto un deja-vu, niente di che.
-Oh, ok.
Sorrise
-Dai. Andiamo! Non vedo l'ora!
Affrettai il passo, e con me anche Lucia.
Piano piano un mormorio si elevo' dalla folla della città.
Fin quando...
-È lui! Si è rifatto vedere! Prendetelo, è lui! Il venditore!
Questa volta, ne ero sicuro. Non era una voce rassicurante quella. Mi avevano riconosciuto. Diavolo.
Lasciai lucia, scambiandole uno sguardo rapido, e poi iniziai a correre.
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L'uomo Che Guardava Nei Sogni
RomanceRiuscivo a vedere i sogni altrui. Non riuscivo a vedere i miei.