Capitolo 19.

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Ero lì. Da solo. Davanti a lei. Avevo Lucia a 30 centimetri di distanza. La cosa più brutta, però, è che la sentivo lontana qualche centinaio di chilometri. I suoi occhi avevano come una barriera al loro interno. Non emanavano la solita luce, era come se ci fosse un filtro, in quegli occhi. Eravamo rimasti lì, ad aspettare che uno dei due avesse il coraggio di fare qualcosa. Di mezzo c'era l'orgoglio, di mezzo c'era anche la speranza. Eppure nessuno dei due sapeva cosa fare, come agire.

-È davvero... Finita così, Fil?

-Non so cosa dirti, Elias.

Era tornato.

-Avevi detto che ti saresti ripreso la tua vita.

-Si, la mia vita.

-E allora?

-Non mi ha creduto.

-E allora?

Mi alzai, senza guardare Lucia negli occhi, che erano abbassati. Rimase nella stessa posizione.

-Be? Non fai nulla?

-Ha deciso così

-È l'orgoglio che ha deciso per lei.

-Cosa ne sai?

-Io sono l'orgoglio per eccellenza, Fil.

-Comunque, non posso.

-Fare cosa?

-Non lo so, dimmelo tu.

-Senti, piantala qui.

-No, piantala tu. Mi hai cacciato a forza, ora vedi di concludere qualcosa. O giuro che mi riprendo il controllo e...

-Ma non posso...

-Ti ho detto smettila... Ma cosa è sta cosa? Vigliacco...

-Chiedevo solo che mi ascoltasse...

-Te l'ho detto, lei non pensa davvero quelle parole. Guardala, ha lo sguardo perso nel vuoto, ti guarda con la coda degli occhi, aspetta il momento in cui te ne andrai per respirare.

-Come hai fatto...?

-Mi sa, che stando al posto tuo ho imparato qualcosa. Approfitta di questo mio momento di tranquillità, finché riesci.

Mi aveva convinto. Ero in piedi, mi fermai. Mi girai verso Lucia, che ancora non mi guardava.

Poggiai la mia mano sulla sua guancia destra, e feci girare la sua testa verso di me, con dolcezza e decisione.

Sentivo il suo, ed il mio cuore, battere, appena il contatto visivo riprese forma. Aveva gli occhi spalancati, e non sapeva cosa fare. Le mani erano appoggiate al letto, per tenersi alzata.

Mi chinai sempre più vicino al suo viso, sempre di più.

-Fil no...

Mi avvicinai ancora.

-Fil...

Non oppose resistenza.

La sua voce si interruppe, per il contatto delle nostre labbra. Quella sensazione...

Lei chiuse gli occhi, proprio come me.

Rimase sorretta dalle mie mani per qualche secondo, poi si lascio' andare, smise di essere rigida. Allungo' una mano verso il mio viso, questa volta, fino ad arrivare sulla mia guancia sinistra, dove si posò lentamente.

Rimanemmo così per parecchi momenti. Ora i chilometri stavano diminuendo. In mentri, in centimetri, fino ad arrivare a qualche atomo. In quel bacio c'erano tutte le parole, e la verità, che l'orgoglio non potrà mai coprire, nè nascondere.

Quel bacio che tutto chiarisce, tutto dice.

Un bacio da cui non si scappa, che ti agguanta e non ti lascia più andare.

-Ora... Mi credi Lucia?

-Sì Fi...

-Ripetimelo, non mentire!

-Si! Io ti credo!

La abbracciai senza esitare, con le ginocchia appoggiate al pavimento.

-Grazie...

-Fil non... C'è bisogno...

Stavo piangendo, non me n'ero accorto.

-Smettila, scusami...

Mi sentivo più leggero adesso, mi sentivo più libero.

-Scusami... Forse avrei dovuto crederti da subito ma...

-No, hai fatto solo bene...

-Forse ho scelto la volta sbagliata per essere egoista...

Rise.

-Dov'è adesso?

-Chi?

-Elias!

-Non lo so, se ne sta zitto. È li, che dormicchia. Almeno per ora. Decide lui quando farsi vedere.

Provai a chiamarlo. C'era qualcuno che voleva conoscerlo. Forse ne sarebbe stato felice.

-Ehi Elias. Ehi?

Non ricevevo risposta. Forse non avendo più paura, lui non tornava a galla.

Mi sentivo più leggero, in effetti. Forse... Non l'avrei davvero più rivisto.

-Come fai a credere che Elias esista davvero Lucia?

-Mi fido... Di te. E poi, è una scusa talmente fuori di testa, che non puo' che essere vera.

Sorrise di nuovo.

-Ehi Elias, riesci a sentirmi?

Niente.

Se n'era andato davvero. Ma, era davvero quel che volevo? Lucia non mi lascio'darmi una risposta esaustiente, ogni mia energia era ormai rivolta a lei.

-Quindi... Ora Fil? Cosa farai?

L'uomo Che Guardava Nei SogniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora