Capitolo 16

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"Come faccio adesso a parlarle?"

"Cavoli tuoi Elias. Di certo non ti aiutero' "

"Dai, tu la conosci di più"

"No, non ti lascero' farle del male, brutto stupido"

"Ma va... Non è quella la mia intenzione. Sarebbe uno spreco o no? "

" Mh, su questo hai ragione. Ehi ehi, non mi far dire stronzate... E allora? Cosa vuoi farle? "

"Ti ho detto... Vedremo"

Quanto odiavo il suo modo di fare, il suo modo di fare tutto con calma. Mi faceva inbestialire.

"Quindi? Cosa faccio? "

" Cosa è, da solo non sei capace di prendere una decisione? "

"Si che sono capace, stupido."

"Tu hai voluto il mio corpo, i miei problemi? Beh, ora te lo subisci. Visto che ti sembra tanto semplice"

"Mh. Stupido"

"Sarà, ma sempre meno di te Elias"

"Piantala di insultarmi o ti pugnalo vivo"

"Se, certo, e ti suicideresti così? "

Elias poi provo' a battere ancora sulla porta. Ma Lucia non aveva la minima intenzione di aprire. Era sicura. Almeno per ora.

"Fil, mi sa che non apre"

"Non vuoi usare le maniere forti ora eh? "

"È una donna, non si toccano"

"E sta galanteria? Entrare nel mio corpo ti ha fatto iniziare a dire più stronzate del solito? "

" Chissà "

Elias poi si stacco' dalla porta, e si diresse da qualche parte a destra della casetta.

" Bene. Aspettero' qui finché non mi verrà a parlare"

Elias si era messo a gambe conserte vicino al balcone diLucia.

"Ora vediamo se mi calcola o no"

"Senti Elias, ma tu da dove arrivi? Sei Nato da qualche parte o hai sempre rotto le palle nella mia testa? "

Non lo reggevo più. L'avrei strozzato con le mani.

" Dai su, non essere così cattivo. Tanto non puoi fare nulla"

"Cattivo io? Ma ti senti? Prima o poi riusciro' a farti sparire dalla faccia della mia mente"

"Come vuoi"

"La pianti di non calcolarmi? "

" Un po' come hai sempre fatto tu intendi, Fil? "

"Senti, sei tu l'entità non materiale mella mia testa. Mica io. Era giusto così"

"Beh, a me non piaceva. Solo per così tanto tempo... Fil, non era bello... "

"Pazienza, non era bello, ma era così"

"Okei"

Rispondeva a momosillabi. Si era sdraiato sul prato con un filetto di erba in bocca.

"Vuoi stare zitto Fil? Parli davvero troppo"

"Io ti disintegro. Mi sto annoiando qui "

"Rilassarti un attimo non ti farebbe male, Fil"

Mi dava pure consigli ora? Lui? Ma ci rendiamo conto?

Le ore passarono in silenzio, ed io ero proprio annoiato, finché non sentimmo una voce.

Era Lucia, e si era affacciata al balcone per parlare con noi.

"Muoviti idiota, sali, che ti stai bagnando tutto"

In effetti, adesso che ci pensavamo, stava piovendo. Non ce n'eravamo accorti.

"Posso davvero? "

"Ma solo perché non posso lasciarti lì a marcire sotto la pioggia, ripeto e sottolineo."

"Va bene, arrivo. Grazie"

Beh, Elias era meno cattivo di quanto sembrasse, quando voleva. Oltre a quando dormiva, s'intende.

Elias busso', e dopo qulche secondo, la porta si aprì.

"Grazie Luc... "

"No, appena finisce di piovere te ne vai"

"Mh. Come vuoi"

Sembrava un cane bastonato Elias. È come se non fosse più lui. A me veniva solo da picchiarlo a sangue. Mi stava rubando la vita.

Forse iniziavo a capirlo, tutta la vita a rimanere ad osservare le mosse degli altri senza poter fare nulla... Ma non importa, era la mia vita, il mio corpo. E che diavolo... Devo riprendermele.

Prima che faccia qualche idiozia con Lucia... Io non resisterei se le facesse qualcosa, davvero.

Che faccio? Qualcuno mi aiuti... Non posso...

Non posso muovere un muscolo... Come ha fatto quel passo a prendere controllo del mio corpo?

"Be... Fil, semplice. Tu hai tante di quelle paure... Che trovare un varco nella tua mente è un gioco da ragazzi"

Ah... È così? Le paure?

"Scusami, e quali? "

"Lucia. Me. La tua vita. Il futuro. Ed è solo l'inizio" "Bene... Complimenti Elias"

Me ne rimasi zitto a rimuginare.

"Fil, te ne puoi stare in camera finché non finisce di piovere. Ma non provare ad avvicinarti a me. "

" Ma lasciami almeno spie... "

"No, non c'è molto da spiegare. Te ne sei andato una volta, chi mi dice che tu non possa rifarlo di nuovo!"

"Ma... Io sono tornato per te. Lo sai... "

Elias si fermo' un attimo.

" Lo sai che non me ne andrei più. Per nessun motivo"

Cosa?! Ecco ciò che voleva fare... Brutto Infame! Voleva Lucia! Ecco! Lo sapevo... Nono... Non puo' andare così. Non voleva nè ucciderla nè farle del male... Questo era il suo piano fin dall'inizio...

Furbo il ragazzo. Così non deve nemmeno faticare, si trova il piatto già pronto.

Ti Odio Elias... Ti odio profondamente...

"Lo senti l'Odio dentro di te? Potrei avere la donna dei tuoi sogni e tu non potresti fare nulla"

"Vigliacco... Non avere nemmeno il coraggio di incominciare una TUA vita... Usando la mia... "

"Mi dispiace, ma prendo ciò che c'è sul tavolo. Ed è finalmente ora che sia IO a vivere. Tu l'hai già fatto abbastanza. Per giunta, male. "

"Tu... TU! Non ti permettero' di AVERE LUCIA, perché io LA AMO! NON È LA TUA VITA, NON È LA TUA BATTAGLIA QUESTA! VIGLIACCO CHE NON SEI ALTRO. FACILE COSÌ? EH?"

"Piantala Fil. È giusto così. "

"NO. PIANTALA TU! MI SONO ROTTO DI STARE ALLE TUE DIPENDENZE, CAPRICCI E ALTRE STUPIDAGGINI, quindi... ora, se permetti... RIPRENDO LA MIA VITA NELLE MIE MANI!"

L'uomo Che Guardava Nei SogniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora