Maledette stalattiti!
Questo pensò Rosie-e non per la prima volta-mentre sbatteva la testa contro l'ennesima formazione rocciosa della caverna. Nonostante la lanterna, l'oscurità era infatti fittissima, e doveva stare attenta ad ogni singolo passo.
Si massaggiò il capo con una smorfia e, imperterrita, continuò ad avanzare, anche se provava un leggero senso di colpa. Aveva promesso allo zio di restare sulla Perla. Ma non avrebbe potuto agire diversamente.
Non dopo quello che aveva sentito...---
Sul ponte della Perla Nera, Rosie, dopo essere rimasta a lungo con lo sguardo perso nel vuoto, si asciugò bruscamente le lacrime, e si diresse verso la sua cabina, invasa da cupi pensieri.
Sapeva che lo zio voleva solo tenerla al sicuro. Ma si sentiva così inutile, lì, senza poter far nulla...
-... Stai scherzando, vero??
Una voce improvvisa dietro l'angolo attirò la sua attenzione: era quella di Archie, il tono incredulo e agitato.
D'istinto, si appiattì presso le scale della cambusa, rimanendo in ascolto, nascosta.
-No, Archie, non sto scherzando. Ha detto proprio così-replicò un'altra voce, e anche questa Rosie la riconobbe: Angelo, il cuoco e, all'occorrenza, anche timoniere della nave.-Il capitano ci ha espressamente ordinato che, se non fosse tornato entro il tramonto, avremmo dovuto rispettare il Codice.
Rosie aggrottò il fronte, confusa, poi realizzó: il Codice dei Pirati.
Sua madre gliene aveva parlato, qualche volta. Ma a quale regola si stavano riferendo?
Le parole successive le fecero gelare il sangue.
-"Ogni uomo che indietro rimane..."-mormorò Archie, la voce roca.
-"... Indietro viene lasciato"-completò Angelo, in tono cupo.
-Ma non possiamo farlo!! Bruci all'inferno, il Codice, per quel che mi riguarda! E non mi interessa se è un ordine del capitano!-protestò però Archie, rabbioso.-Piuttosto torno indietro io da solo!!Rosie non poté che provare un moto di riconoscenza e di ammirazione, verso quel ragazzo: era evidente che fosse affezionato allo zio tanto quanto lei.
-Frena i bollenti spiriti, ragazzino! -lo redarguì Angelo, seppur in tono bonario.-Ho detto che il capitano l'ha ordinato, non che noi avremmo eseguito l'ordine.
Abbassò ancor di più la voce, costringendo Rosie a sporgersi verso i due.
-Molly sta approntando una scialuppa, e sta per andargli dietro: se tra un'ora non sono di ritorno, abbiamo l'ordine di arrivare in forze.
Seguì un breve silenzio.
-Mi piace quella donna. Decisamente!-esclamò alla fine Archie, sollevato.
Anche Rosie si scoprì a tirare un sospiro di sollievo: avrebbe dovuto aspettarsi che la ciurma non avrebbe mai lasciato indietro suo zio. Ma non riusciva a togliersi di dosso un orribile presentimento. Poteva succedere di tutto, in un'ora...
Poteva essere troppo tardi...
Un rumore in acqua la fece trasalire.
Si sporse e sobbalzò: avevano calato una scialuppa. Molly stava per andare dietro a Sherlock proprio in quel momento!
Non ci pensò due volte.
Approfittando della momentanea distrazione di Molly- che stava parlando con un membro della ciurma-afferrò rapidamente una lanterna ad olio, e si calò veloce lungo la scala di corda, per poi nascondersi sotto una coperta.
Appena in tempo, perché anche Molly era scesa nella scialuppa. Fortunatamente non si accorse di avere un clandestino a bordo.
O meglio, una clandestina...
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Life as a pirate
FanfictionRecensita su 13 Reasons Why I Love It [@FanfictionIT] ~Sherlock Fanfiction~ ~#1 in Johnlock~ ~#445 Fanfiction 24/04/2018~ ~#156 Fanfiction~ Tortuga, Anno Domini 1632 John Watson, ex ufficiale della Marina Britannica, affoga i suoi dispiaceri in una...