Cap. 24

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"Quella ti vuole"

"Cosa?"

"Si Riccardo, è così difficile da capire? Voi ragazzi non ce la fate veramente a capirle queste cose?"

"Stai delirando"

"Ok, allora dimmi cosa ti ha detto ieri sera perché ho come il presentimento che la cosa mi riguardi"

"Non posso"

"O si che puoi, devi" dico più seria che mai. Nessuno può parlarmi alle spalle e se qualcuno lo fa io devo comunque venire a sapere cosa ha detto di me.

"Dimmi cosa ti ha detto"

"Non ti conosce, quello che dice è la conseguenza di quello che vede"

"E dato che non mi sai dire cos'ha visto dimmi cos'ha detto."

"Ha solo detto che mi metterai nei guai, capisci? Niente di speciale, era solo inerente a quello che stavamo facendo. Tu non puoi stare qui e io ti ho fatta rimanere, non ha tutti i torti"

"Qui l'unica persona che metterei nei guai è lei" grido "E pensa quello che vuoi, io so solo che quella tizia rode quando mi vede con te perché sa che le cose che facciamo lei se le sogna la notte"

"E cos'è che facciamo di così speciale noi?"

"Credimi, per lei è tanto anche una stretta di mano. Sai, quelle zecche che ti ritrovi a scuola non esistono solo a Milano, sei venuto qui e ti sei allontanato da quelle ragazzine, ma lo strano scherzo del destino te ne ha portata una leggermente più grande. La mentalità rimane quella però."

"Ma dici sul serio?"

"Mai stata più seria e più incazzata nera di ora."

"Quindi è questa la motivazione che dai al suo odio per te?"

"Non l'ho mai chiamato odio, ma si."

"Dici che lei è gelosa di te perché ti tratto come tratterei qualsiasi migliore amica?" Annuisco

"Ma ti senti?"

"Per te un abbraccio è veramente solo un abbraccio? Tu stamattina dormivi quando mi sono svegliata io, mi sono fatta invidia da sola.

E ieri sera...pensi non ti abbia sentito? Non stavo dormendo." Dico portando le mani verso il celo, com'è che non dia importanza a queste cose? Non pretendo che dia importanza ai particolari, ma un abbraccio come il suo non si dimentica.

"Eri sveglia?" Chiede

"Ovvio"

"Perché hai fatto finta di star dormendo?"

"Tu il bacio della buonanotte lo dai a tutti i tuoi amici con cui ti ritrovi a dormire? E poi ti meravigli se ti chiedono se tra noi c'è qualcosa."

"E tra noi c'è qualcosa?" Mi chiede bloccandomi le mani per evitarmi di gesticolare ancora.

"Io..." abbasso lo sguardo incapace di sostenere il suo dà così vicino, ma quando torno a guardarlo riesco a sentire solo il calore delle sue labbra sulle mie.

"No" diciamo all'unisono, ma il clic di una foto ci interrompe prima che potessimo dirci altro

"Alessio" Riccardo mi lascia i polsi e con cautela si avvicina a lui come se da un momento all'altro potesse scappare come farebbe un animale.

"Dammi quel telefono" dice saltando verso di lui quando gli è abbastanza vicino, ma mi ci vuole poco a ritrovarmi sola e con più pensieri per la testa di prima.

Almeno sapranno di cosa parlare quando me ne andrò.

"Si sono baciati" sento urlare "e ho le prove"

Dopo aver obbligato tutti a non mettere più in ballo l'argomento, fortunatamente la giornata trascorre tranquilla come se non fosse successo nulla e gli unici che devono ancora risolvere la questione siamo io e Riccardo.

Mai lasciati in pace riusciamo a restare soli solo pochi minuti prima della mia partenza, il vento mi soffia contro arrabbiato, ma per la prima volta non gli do importanza.

"Per quello che è successo prima..." ci blocchiamo quando ci accorgiamo di star dicendo la stessa cosa

"Vai tu" mi dice

"Ecco...io non volevo, nel senso...so che dopo quello che ho detto può sembrare contraddittorio ma non possiamo rovinare la nostra amicizia così" dico senza respirare.

Quando lo vedo annuire in consenso ricordo come far entrare l'aria nei polmoni

"Ero furiosa, avevo paura che potessi scegliere lei...passare tutto quel tempo insieme porterà a qualcosa no? Forse è vero che sono gelosa, ho paura di perderti. In quel momento ho pensato che forse aggiungendo una cosa più forte alla nostra amicizia avrei avuto una sicurezza in più, ma sono stata stupida...come sempre."

"Hai detto tutto, mi resta solo abbracciarti" dice stringendomi tra le sue braccia.

Mi mancherà ancora di più ora.

"E sta attento a Francesca"

"Si chiama Federica, e tranquilla che dopo quella foto non mi parlerà più per mesi"

"E fattele quelle 2 domande allora" rido "ma non tradirmi"

Grido prima di salire l'ultimo scalino del pullman appena arrivato.

Dopotutto se è stato lui a baciarmi ci sarà un motivo.

Amore || Riccardo MarcuzzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora