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un anno dopo
Lydia era bellissima, avvolta in un vestito bianco senza spalline. Al suo fianco vi era Hugh, il petto gonfio d'orgoglio per la bellezza di sua figlia.
Metà dei presenti nella chiesa la guardavano con un misto di stima e attrazione, l'altra metà era rivolta a Scott, che in piedi all'altare sfoggiava uno smoking nero che gli stava a meraviglia.
Ma la cosa più bella era il modo in cui quest'ultimo guardava la sua futura moglie. Era come ogni ragazza brama di essere guardata, un sorriso che veniva voglia di baciarlo, degli occhi che accarezzavano ogni parte del corpo e dell'anima.
Infilai il ciuccio in bocca alla piccola Amanda, soprannominata Mandy — Lydia aveva scoperto di essere incinta di due gemelli, Dennis e Mandy, nati da qualche mese — e le rimboccai le coperte. Feci lo stesso con Dennis e lanciai un'occhiata a Sheri e Boy, anche loro presenti al matrimonio.
Dopo un periodo di rodaggio, Sheri si era trasferita definitivamente a casa dei suoi veri genitori dalla quale Thea Montgomery era stata sfrattata. Sheri aveva presentato il suo nuovo fidanzato, Boy, ai suoi genitori e Scott da bravo padre si divertiva a prenderlo in giro alla prima occasione. In fondo, però, si volevano bene. Forse, se Boy avesse dimenticato la volta in cui Scott gli aveva messo la crema depilatrice al posto del balsamo.
E io? Vivevo la mia vita in una villetta nuova di zecca, con Hugh al mio fianco. Il dottor Madler era riuscito a operarlo ed era di nuovo il chirurgo più bravo della California.
La messa passò velocemente. Lydia e Scott non avevano degnato il prete di uno sguardo, troppo persi negli occhi l'un l'altra.
Arrivò il momento di scambiarsi le promesse di fede e gli sguardi di un migliaio di persone erano puntati sugli sposi come raggi laser.
Il reverendo Klaus, un uomo buffo che somigliava a Babbo Natale, si rivolse per primo a Lydia. «Vuoi tu, Lydia Harriet Roy-Jobs, prendere il qui presente Scott Newton Callaghan come tuo sposo, nel bene e nel male, in salute e malattia, finché morte non vi separi?»
«Lo voglio.» Disse Lydia decisa con un sorriso stampato sulle labbra.
Reverendo Klaus si rivolse a Scott, stavolta. Pronunciò le stesse parole di fede e nella chiesa calò un silenzio tombale.
Scott scoppiò a ridere, mentre tutti gli riservavano occhiate perplesse.
«Ma certo che lo voglio! Ho aspettato sedici anni questo momento. Ho sposato per prima una donna che non amavo, solo per tornare nella nostra città, nel nostro paese. Ho cercato ovunque notizie su di te, invano. Ti ho sognato ogni singola notte, ho sognato questo momento nei minimi dettagli. Ti amo, Lydia. Voglio passare il resto della mia vita con te, al tuo fianco. Voglio veder crescere i nostri figli, avere accanto una schiera di nipoti e stare con te ogni secondo di questa mia nuova vita. Ti amo, Lydia Harriet Roy-Jobs, amo quel che saremo e ho amato ciò che siamo stati.»
Lydia sorrise, commossa, e sotto gli occhi di tutti lui la baciò.
Fine.
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Daughter
Short Story✔︎ | ❝Ho smesso di cercarti, ma non di volerti.❞ Dove Lydia, ormai trentaquattrenne, cerca di riaggiustare tutto ciò che era andato storto nella sua vita, a cominciare dall'amore. © oiieah sequel di mum, se non volete spoiler leggete il primo libro;...