<"Dov'è? Dove l'hai messa?" dice Voldemort. "Non lo so, me l'hanno rubata..." Risponde spaventato, Gregorovich. "CHI?!" urla il Signore Oscuro, continuando a torturare il venditore di bacchette. Una voce flebile risponde: "non lo so, lui... È scappato... Tanti anni fa... Lo giuro sulla mia vita..." "Bene, ti credo sulla parola...". Tu-sai-chi fa per andarsene, ma poi ha come un ripensamento, quindi gira i tacchi e pronuncia l'anatema che uccide: "AVADA KEDAVRA!".>
Hermione mi vede perso nel vuoto, e la ragazza perspicace che vive in lei si risveglia, e mi dice: "Harry..." Adoro quando pronuncia il mio nome. "Non puoi continuare a lasciarlo entrare". Sembra semplice ma non lo è... È una cosa involontaria, e non riesco a contrastarla.Abbiamo appena cenato, e Ron si dirige nella sua stanza. Da quando si è spaccato durante la Smaterializzazione in fuga dal Ministero della magia, è strano, non fa altro che lamentarsi e ascoltare quella stupida radio, giorno e notte. Prima o poi gliela romperò, almeno avrò un po' di pace. Sto ragionando quando Hermione mi chiama in cucina: "Vieni Harry, ho scoperto una cosa!" Io mi precipito da lei e la vedo seduta al tavolo. Con aria agitata inizia a raccontarmi il perché Silente mi abbia lasciato la Spada di Grifondoro. "Ti ricordi quando hai distrutto il diario di Tom Riddle?" Certo che me lo ricordo. Ero al 2° anno di Hogwarts e tutti pensavano fossi io l'erede di Serpeverde. "Tu lo hai distrutto con la zanna di Basilisco. Il giorno stesso, hai infilzato il basilisco con la spada!". Io continuo a non capire: "e quindi?" Hermione, con aria quasi scocciata, mi risponde: "quindi, visto che la spada assorbe ciò che la fortifica, ha acquisito il veleno del Basilisco, e adesso può distruggere gli Hocrux!" Ora che ci penso questo ragionamento può reggere. "Hermione sei un genio!!!" Le dico, e lei, modesta come al solito, mi risponde: "in realtà sono molto logica, e ciò mi permette di tralasciare dettagli irrilevanti e giungere alla conclusione giusta!". Io però le faccio notare la falla nel piano. "C'è un solo problema" dico, quando si spengono le luci. Mi giro e vedo Ron con il suo Deluminatore in mano. "Già. La spada è scomparsa. Sì, sono ancora sveglio. Credete che non vi abbia sentiti?". Hermione si giustifica: "Ron, davvero..." Ma lui la interrompe: "CREDETE CHE NON VI ABBIA VISTI IERI SERA?" Hermione, in lacrime, continua: "Ron davvero, non c'è niente tra noi due..." Io mi spazientisco e gli dico: "cosa c'è che non va? Cosa non va oltre le tue aspettative? Avanti sputa il rospo!" "Va bene, sputerò il rospo. Io credevo che tu sapessi a cosa stavi andando incontro. Pensavo che Silente ti avesse detto qualcosa in più..." Io, sempre più adirato gli dico: "vi ho detto tutto quello che sapevo. Cosa ti aspettavi, che avremmo trovato un Hocrux ogni due giorni? Che saresti tornato da mammina per Natale?!"
"Sai perché ascolto la radio ogni giorno? Per assicurarmi che tra i morti non ci siano Mamma, o papà, Fred, George, o Ginny. Tu non sai cosa si prova! Non hai una famiglia!"
A questo punto non ci vedo più e gli salto addosso, ma prima che abbia finito di sistemarlo Hermione ci ferma. Sta piangendo. "Allora vattene!" Dico a Ron. Non posso permettere che ferisca la mia Herm. Lui si incammina verso l'uscita e voltandosi sbraita, rivolto a Hermione: "e tu? Vieni o resti?"
"Io..."
"Bene, ho capito."
Lascia il medaglione e se ne va. Hermione scoppia a piangere sulla mia spalla. Non posso sopportare di vederla così.
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Sempre e Ovunque - Harmione
FanfictionHarry ed Hermione vengono abbandonati da Ronald così come nella storia originale, ma se Harry avesse reagito in un altro modo, ed Hermione si fosse resa conto di provare più che un semplice sentimento di amicizia per lui? ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~...