DRACO MALFOY: IL MANGIAMORTE.

1.4K 50 21
                                    

Il giorno seguente mi svegliai alle 7:50, quindi arrivai in ritardo a colazione. Presi posto, e anche se ero lontana da Draco e i suoi amici, non lo ero abbastanza per non sentire le parole di Blaise Zabini.

«Arriva la sanguesporco» disse tirando una gomitata a Malfoy, il quale si girò e incrociò il mio sguardo. «Hai notato che è sempre in ritardo? Dovremmo scoprire cosa nasconde.» continuò.

«Sta zitto. Non sono affari nostri.» girò il volto dalla parte di Blaise, che lo guardò stranito.

Accanto al mio piatto c'era un biglietto, lo lessi. "Se vuoi trovare ciò che cerchi, nei sotterranei di Hogwarts tu andresti". Mi guardai attorno, tutti stavano facendo i loro comodi e nessuno sembrava aver scritto quel messaggio.

«Dai Viv, mangia almeno la frutta.» piagnucolò Juliet.
Presi un respiro. «Ora no, a pranzo mangio.»

«Promesso?» chiese con occhi dolci. «Promesso. Devo andare da una parte, tu coprimi però.»
Non le diedi tempo di acconsentire che già mi ero alzata da tavola e diretta verso la porta.

Vidi qualcuno alzarsi subito dopo di me, non ci feci caso finché non sentii dei passi seguirmi.
«Malfoy, hai intenzione di venirmi appresso? Non ti ho mica detto che saremmo stati amici dopo ieri sera. Non ti sarai mica illuso?» chiesi sarcasticamente, voltandomi dalla sua parte.

«Davvero simpatica. Ringrazia che sono di fretta e non posso perdere tempo con persone come te.»

Feci finta di salire un paio di scale, e quando sparii dalla circolazione mi diressi nei sotterranei. Mi dovetti fermare all'entrata, perché sentii delle voci. Mi affacciai e vidi il Professor Piton, stava parlando con qualcuno.

«Ti ucciderà se non farai quello che ti dico! Ascoltami per l'amor del cielo!.» esclamò.

«Pensa che non sia abbastanza coraggioso? Pensa che sia così debole da non riuscirci?» Corrucciai la fronte per il mio non comprendere. Quella era la voce di Draco, non capivo cosa ci facesse con Piton. In un'area proibita della scuola, poi.

«No ed è esattamente per questo che voglio che tu non lo faccia! Proprio perché ne saresti capace! Ho giurato a tua madre di proteggerti con la mia stessa vita, non posso permetterti di farlo. » il ragazzo se ne stava per andare, ma Piton lo fermò. «Essere un mangiamorte non ti farà diventare un uomo, ma un codardo come tuo padre»

Corsi via immediatamente. Non avrei dovuto sentire quelle cose. Draco Malfoy un seguace di Voldemort, nonché quel demone di mio nonno. Stava tradendo tutti quanti: i suoi amici, la sua scuola, la sua patria, il preside Silente. E per chi? Una persona che si sarebbe meritata solo l'inferno, perché la morte per lui significava solo portarlo alla pace eterna.

Pensavo che Draco fosse solo un ragazzo viziato, non lo vedevo malvagio. Lo vedevo più come un piccolo bullo con una corazza davanti, ma non mi sarei immaginata che avrebbe seguito le orme del padre.

Sarebbe morto, Voldemort l'avrebbe ucciso di sicuro dopo aver ottenuto ciò che desiderava. Non aveva pietà per nessuno quell'uomo, se così merita di essere chiamato.  Aveva ucciso il suo stesso figlio, sangue del suo sangue, avrebbe ucciso Harry Potter a pochi mesi se solo ne avesse avuto la possibilità, figurarsi se non avrebbe ucciso un ragazzo di diciassette anni.

Entrai nel bagno femminile e mi sciacquai la faccia. Entrò Hermione, che sorpresa di vedermi mi abbracciò. «Vivian! Come ti sta andando? Devo raccontarti delle cose appena possibile.»

«Tutto alla grande, ti ringrazio.» le sorrisi lievemente. «Hai saltato la prima ora! Serpeverde e grifondoro avevano lezione insieme.» disse dispiaciuta.

«Scusami, non mi sono sentita proprio bene!» stavo mentendo troppo spesso, avrei dovuto raccontare tutto ai miei amici e farla finita. «Non mangi, è normale! Anzi no, non è normale. Dovresti smetterla di fare così e ingozzarti di cibo. Il cibo è la cosa più sacra che ci sia, un tempo-» mi rimproverò, e io la bloccai prima che iniziasse a raccontarmi la vita prima di Adamo ed Eva.

«Va bene Hermione, va bene, ricomincio a mangiare. Ma risparmiami il tuo racconto»

A pranzo mi osservò per tutto il tempo, difatti alzai gli occhi al cielo e iniziai a mangiare. La verità è che mi era mancato mettere qualcosa tra i denti, stavo morendo di fame. Un giorno ero troppo stanca, l'altro non stavo bene, un altro ancora avevo la nausea per le immagini viste e così mano a mano mi persi tutto quel ben di dio.

«Un annuncio, silenzio per favore, un annuncio» urlò la McGranitt. La scuola si zittii in un secondo, anche se qualche chiacchiericcio era ancora presente.

«Con vostro piacere, femmine, e con vostro dispiacere, maschi, devo annunciarvi che quest'anno abbiamo deciso di portare un ballo scolastico! Era dal 1999 che in questa scuola non si danzava, ora possiamo dire di poter tornare a quei tempi» tutti iniziarono a bisbigliare, ma io ero in soprappensiero. Sarei dovuta tornare nei sotterranei, ma con Piton che si recava lì chissà quante volte al giorno, come avrei potuto fare?

Una voce maschile mi scostò dai miei pensieri. «Vivian, non vorrei interromperti, ma mi chiedevo se volessi venire al ballo con me»

You Saved Me. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora