Non è un addio.

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«Oh, ci mancavano solo i due piccioncini. Nipote, pensavo ti piacessero altri tipi di ragazzi.» Voldemort era lì difronte a noi, d'istinto presi la mano di Draco e gliela strinsi più forte di come avessi mai fatto prima.

«Avete perso la lingua entrambi, per caso?» ghignò, e io ingoiai il groppo che mi era rimasto in gola. Cercavo nella mia mente valide motivazioni per cui non potesse ucciderci, ma la verità è che ce ne sarebbero potute essere un migliaio che tanto lui l'avrebbe fatto comunque.

«Cosa vuoi da noi?» presi coraggio e glielo chiesi.

«I tuoi anelli, tutti e tre.» strinsi l'ultimo anello rimasto in un polso ben saldo. «Non li avrai mai.» sorrisi. «Mi spiace per te, ma sono stati distrutti.»

«Allora mi toccherà uccidere il tuo ragazzo, poiché mi ha mentito. Non sapete quanto mi renda triste farlo.» disse puntando la bacchetta contro Draco.

«Te li darò.» urlai, mettendomi davanti al biondo. «Ma non devi permetterti di torcergli un solo capello.»

«che cosa combini, Vivian? Sono stati distrutti, come pensi di darglieli?» sussurrò, dietro di me.

Mi piegai a terra, e lasciai sul pavimento i tre anelli di oro nero. Mi allontanai.

«Scappa al mio tre.» Voldemort si avvicinò per prenderli, li guardò. «uno, due, tre, corri»

Iniziammo a correre, e ci rinchiudemmo in una delle poche stanze rimaste aperte. «Come ti è saltato in mente di dargli l'ultimo anello? E quei falsi anelli dove li hai trovati?»

«Ti è mai saltato in mente l'incantesimo geminio? Ho fatto una copia per ognuno. L'ultimo l'ho fatto poco fa e nessuno dei due se n'è accorto. Voldemort pensava che stessi sussurrando a te»

«Ho sempre saputo della tua famiglia, Vivian.» sbottò, tutt'un tratto. «Cosa?» chiesi, non capendo che cosa volesse dirmi.

«Attirarti nei sotterranei è stata una mia idea. Era tutto pianificato, Vivian. I bigliettini te li lasciavo io, solo per quello avevo sempre una soluzione. Piton quella sera mi aveva dato delle istruzioni, sapeva dove avrebbe dovuto lasciare l'anello. E il secondo non era di Voldemort, ma di mio padre. Mentre il terzo anello mi era stato da Piton, e tu-sai-chi sapeva che li avessi tu perché glielo dissi io, per non destare sospetti.» lo guardai, con la fronte corrucciata. «Mi dispiace, Vivian. L'ho fatto per aiutarti, credimi. Solo tu potevi distruggerli, appartenevano alla magia oscura di tua nonna, e solo tu mi avresti potuto salvare da questa missione. Ti avrei dovuto uccidere, prendere gli anelli e portarli a Voldemort per farlo diventare più forte.»

Sospirai, mi voltai indietro per un secondo e l'attimo dopo corsi ad abbracciarlo. «Ti credo» gli dissi, posando una mano sul suo capo e stringendo tra le mani i suoi capelli. Così fece anche lui, stringendomi a sé.

La porta si spalancò e sussultai. Erano solo Piton e Silente che ci stavano cercando. «Per l'amor del cielo, pensavamo foste morti entrambi! Il male è passato, Paciock ed Harry sono stati dei grandi eroi. Andiamo via da qui.» disse Silente spingendoci via. Eravamo confusi, spaesati e non stavamo capendo bene la situazione. Senza obbiettare li seguimmo.

Tornammo all'entrata, davanti alle enormi porte di Hogwarts. Erano tutti accasciati a terra, sdraiati, seduti, e tutti feriti. Alcuni erano anche morti, nessuno era intatto. Eravamo appena arrivati e già avevo perso di vista Draco. Lo vidi uscire.

«Vivian! Sono felice che tu sia viva, non posso credere che Voldemort sia finalmente morto.» disse Hermione, abbracciandomi. Le sorrisi e mi staccai velocemente, a passo svelto raggiunsi Malfoy. Se ne stava andando, stava andando via.

«Dove vai?» urlai, vedendo poi sua madre aspettarlo sul ponte, non poco lontano da dove eravamo.

«Non posso restare, mi dispiace.» si voltò e continuò a camminare. Feci qualche passo. «Draco!» urlai, ma non si girò neanche per un secondo.

«Malfoy, io, io ti amo.» urlai, con più potenza. Aveva raggiunto la madre, che lo prese per un braccio. Si fermò di colpo, scansandosi da lei, e mi raggiunse. Presi un respiro, pensai che tutto fosse finito, che stesse tornando indietro e che avesse capito dove fosse il suo posto. Lì, con i suoi amici, con me.

Mi guardò come non aveva mai fatto prima, aveva le lacrime agli occhi, ed io non l'avevo mai visto piangere fino a quel momento. Misi una mano sulla sua guancia. «ti prego, non andare.»

Guardò la madre, per poi posare gli occhi nuovamente sui miei. «non mi dimenticherò di te, e questo non è un addio, te lo prometto.» mi baciò la guancia, e se ne andò via, senza voltarsi indietro neanche un secondo. Mi lasciò, nel frattempo, prima di andarsene, un bigliettino tra le mani.

Non te l'ho mai detto, ma mi sono innamorato di te, Gallagher.

Chiusi le palpebre, le lacrime scendevano una dopo l'altra sempre più velocemente. Sapevo che fosse un addio, ma volevo credergli, credergli un'ultima volta. Avevo bisogno di credere in quelle sue parole, perché non sarei mai andata avanti con la mia vita altrimenti. Mi piaceva pensare che un giorno sarebbe tornato, e che avremmo potuto vivere una storia felice.

"E invece da quel giorno non lo rividi più, mai più. Non lo incontrai neanche per caso. Non seppi più niente.

Mi era rimasto solo il suo ricordo. I suoi capelli, il suo viso, i suoi occhi, le sue labbra, le sue mani. Lui. Ricordi felici, che mi facevano essere triste.

Chissà, magari si è sposato, ha avuto dei figli, e dei nipoti. Magari anche lui si ricorda ancora questa storia, forse anche lui l'ha raccontata a suo nipote o forse si è dimenticato tutto, anche se aveva promesso che non si sarebbe dimenticato mai di me.

«Nonna, ma tu almeno lo amavi il nonno?» mi chiede Giselle, seduta sul letto, accanto a me. Odio che mi veda in questo stato, sono così malata e lei è ancora così piccola.

«Certo. Devi sapere che ci sono due tipi di amori, piccola Gis» le rispondo, anche se non è così. L'amore vero é uno solo. O si ama, o non si ama affatto, non ci sono vie di mezzo. Io a suo nonno ho voluto bene, ma con Draco ho scoperto che cosa volesse dire amare. Non lo potrò mai scordare, lui mi ha salvata. Mi ha salvata da me stessa, lui mi ha resa migliore. Mi ha salvata e ho giurato che l'avrei portato con me, fino al mio ultimo giorno, fino alla tomba.

E il mio ultimo giorno è arrivato.

Sono passati cinquant'anni ed io ancora non ho smesso di amarlo.

Non penso che avrò altro tempo per lasciarlo andare, a quanto si dice, non passerò la notte."

SPAZIO AUTRICE
LA FINE È QUASI ARRIVATA E NON SAPETE QUANTO MI DISPIACCIA. SONO COSÌ AFFEZIONATA A VIVIAN E DRACO. SONO COSÌ AFFEZIONATA AL PERSONAGGIO DI DRACO, AD HARRY POTTER. E SAPERE CHE C'È SEMPRE UNA FINE A TUTTO MI FA DAVVERO STARE MALE. DRACO RIMARRÀ SEMPRE NEI NOSTRI CUORI, COME HARRY, HERMIONE, RON, E TUTTI QUANTI. RIMARRANNO SEMPRE QUEI BAMBINI, UN PO' RIBELLI. 😪

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