Quando feci uscire Elide, Derek entrò in camera mia come se niente fosse e io sollevai un sopracciglio. - Non mi sembra di averti invitato. -
-E a me non sembra di avervi sentito parlare. -
-Non abbiamo parlato- dissi cercando di mantenere un tono di voce indifferente -le ho mostrato la cabina armadio. -
-Che visita lunga. -
-A che ora si esce domani? - chiesi cercando di cambiare discorso. Il giorno dopo era domenica, quindi avrei accompagnato Elide a comprare nuovi vestiti.
Derek inarcò un sopracciglio. - Che vuoi dire? -
-Domani è domenica. Abbiamo il permesso di uscire. -
Lui rise e scosse la testa. - Gli altri vampiri hanno il permesso di uscire. Non tu. -
Quelle parole mi lasciarono a bocca aperta e sentii la rabbia cominciare a scorrermi nelle vene. - Che cosa? Io ho gli stessi diritti che hanno loro. -
-Nessuno di loro è in pericolo di essere rapita e presa con la forza da un innumerevole numero di vampiri. -
Quella frase, detta da lui, mi fece arrossire. Tuttavia ciò non bastò a placare la mia ira e non potei accettare quella ingiustizia.
Uscii dalla camera a passo svelto e mi diressi verso l'ufficio di Caliba.
Sentivo Derek dietro di me e sapevo che avrebbe potuto raggiungermi in un attimo, ma mi stava lasciando il mio spazio e gliene fui grata.Non bussai nemmeno. Quando entrai, Caliba era seduto al di là della scrivania, intento a compilare dei fogli. Posò su di me uno sguardo severo. - Non è il modo di entrare questo, Tamara. -
Ignorai il suo commento. - Che significa che domani non posso uscire come tutti gli altri? -
Derek comparve sulla soia e Caliba gli lanciò una rapida occhiata. - Sarebbe troppo rischioso. -
-Troppo rischioso? Quando capirai che non puoi tenermi rinchiusa qui trattandomi come una prigioniera? -
-Tamara, forse non capisci la gravità della situazione. Un vampiro oggi ha bevuto il tuo sangue, avrebbe potuto farti del male. -
-Già- dissi con un tono sarcastico - questo significa che sono al sicuro qui quanto lo sono là fuori. -
Caliba ammutolí e si passò una mano sulla fronte. - Non andrai. Il discorso è chiuso. -
Corsi in camera mia in lacrime. Incontrai Elide sulle scale, che mi fissò preoccupata. - Che succede? -
Le raccontai tutto e alla fine lei sussurrò un mi dispiace.-Non preoccuparti, verrò domani. In un modo o nell'altro- dissi decisa.
Quella mattina fui svegliata da un gran trambusto. Elide venne a bussare da me pochi minuti prima di uscire. Suo nonno era riuscito a farle indossare un vestitino azzurro e un giubbottino nero. Era la prima volta che la vedevo completamente vestita come una bambina normale.
STAI LEGGENDO
Pandora
Vampiri[IN REVISIONE] Tamara Pandora Jeckyll è bella,popolare e intelligente, ma non è questo a renderla così speciale:è figlia di un vampiro e di un'umana. Un evento raro nella storia, poiché vampiri e umani possono avere solo figli maschi. La sua vita è...