[PJO FanFic! COMPLETO! prophecy by @LaBaudelaire] Annabeth è una mezzosangue, una semidea, figlia di Atena e di uno scienziato mortale. Dopo aver sconfitto Crono, il re dei Titani, spera di aver chiuso con divinità impazzite e semidei esaltati. Ma l...
È il primo episodio di una saga fantasy young adult a cui sto lavorando.
Inutile dirvi quanto è prezioso il vostro supporto. I vostri pareri e i vostri commenti mi hanno permesso di raggiungere questo importante traguardo.
Se le avventure di eroine come Annabeth vi hanno entusiasmato, non potrete che adorare l'epopea di Mia, una ragazza appena diciottenne che si ritroverà a fare i conti con un'eredità scomoda, una rivoluzione alle porte e un regno distante nel tempo all'incirca un millennio e mezzo.
Tra colpi di scena, armi futuristiche, amori e complotti, si snoda la ricerca dello scettro dell'Impero d'Inghilterra. Solo la legittima Imperatrice può reclamarlo e restaurare così un regno andato perduto.
Solo per voi, qui di seguito un piccolo estratto delle prime pagine del libro.
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Buona lettura! Siete fantastici!
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«Ero in lacrime», disse una donna ben vestita, stringendo il braccio del proprio accompagnatore. «Piango sempre quando lei lo lascia da solo e lui dichiara il suo amore.» Rintanò la testa nel collo di visone, cercando di combattere la temperatura gelida portata dal vento.
Quanta eleganza, pensò la diciassettenne Mia Hunt.
Stava congelando anche lei, lì nel suo cappotto grigio, con le mani nascoste nelle tasche dei jeans. Di certo non aveva alcun collo di visone. Stava solo rimpiangendo i vecchi guanti che aveva dimenticato a casa. Sentiva le nocche accartocciate minacciare di spaccarsi per il freddo, mentre il respiro le si condensava davanti alla faccia come fumo di una sigaretta.
Fuori dal teatro Her Majesty's, l'intero pubblico dello spettacolo appena finito stava rabbrividendo per il clima pungente di Dicembre. Nonostante ci fossero persone in abbondanza per essere un venerdì sera, l'affollamento non bastava a produrre calore. Nemmeno le luminarie che assediavano la strada erano d'aiuto. Il Natale aveva immagini calde, ma contenuti piuttosto gelidi. Nell'aria aleggiava un vago profumo di zucchero filato, che si abbinava alla perfezione con l'atmosfera invernale di festa.
«Taxi! Taxi!»
Le voci si mescolavano con il rumore del traffico e il trambusto della sera.
Nel cordone umano di persone che affollavano il marciapiede, Mia si tenne vicino alla sua migliore amica, Raisa. «Allora, che ne dici?»
