3 - Dove viene predetta la fine del mondo (feat @LaBaudelaire)
Lo ammetto: avrei voluto uccidere Percy. Lo so, tecnicamente non aveva fatto niente di sbagliato (non ancora). Ma io volevo ucciderlo comunque, preventivamente. Continuava a guardarmi con la sua migliore espressione ebete stampata in faccia come se gli sfuggisse qualcosa.
Di solito non ero mai agitata quando si trattava di rientrare al Campo. Insomma, non era come la scuola. Al contrario, era il posto più simile ad una casa che avevo. Sì, avevo mio padre, la mia matrigna e i miei fratelli… Ma non ero esattamente a mio agio con loro. A casa, a San Francisco, non potevo mai essere me stessa. Il Campo Mezzosangue era il mio posto, ma per la prima volta, superati il pino e la barriera magica, l’agitazione cominciò a stritolarmi lo stomaco.
― Credo dovremmo cercare Chirone ― disse Percy.
Prima che ne restiate scioccati da un’apparizione al galoppo, sappiate che Chirone è un centauro. E un allenatore di semidei. Detto così, noi semidei sembriamo tipo la nazionale olimpica, ma ve l’assicuro, niente di quello che facciamo per conto (o contro) i nostri genitori divini è mai una partita sportiva. Chirone lo sa, per questo nei suoi allenamenti non ci risparmia mai. L’ho sperimentato sulla pelle: meglio un’impresa mortale che una sessione intensiva nell’arena del Campo.
Percy ed io avanzammo a passo spedito verso la Casa Grande. Mai successo che avessimo tutta questa fretta di imbatterci in Chirone e Mr. D. Fra tutti e due, rendevano la Casa Grande qualcosa di simile all’ultimo posto al mondo nel quale chiunque avrebbe voluto trovarsi.
Mr. D., alias Dioniso, dio del vino (o come dice lui, “della liberazione dei sensi”) e direttore del Campo, aveva un gusto estetico estremamente opinabile, soprattutto quando si trattava di arredamento. La mia passione per l’architettura comportava uno strascico di interesse anche nelle scelte stilistiche d’interni, e posso dire che Mr. D. aveva l’innata capacità di rendere osceno ogni angolo abitabile di qualsiasi ambiente. Prima di tutto con la sua presenza e il suo - emh - stile; poi con le sue camicie. Speravo di non ritrovarmelo davanti con uno dei suoi look da top ten: motivo floreale hawaiano e bermuda alla Indiana Jones.
Entrando nella Casa Grande, in effetti sperai proprio che Mr. D. si fosse preso una bella vacanza. Invece c’era, eccome. Sulla camicia hawaiana non ci avevo preso, ma i bermuda erano lì, abbinati ad una improbabile polo verde acceso. Era seduto dietro una sorta di scrivania con l’atteggiamento frustrato di un professore che odiasse insegnare, e alle sue spalle quella che era stata concepita originariamente come una libreria era stata trasformata in una cantina per vini prevalentemente rossi. Alzando appena lo sguardo dal suo calice pieno, disse: ― Perry Johnson
― E’ Percy Jackson, signore
Mr. D. non sembrò molto interessato al dettaglio. ― Annabelle ― disse, guardando me.
Ribattei in automatico. ― Annabeth
― Sì, sì, certo. Così siete tornati
Non dava l’impressione di essere troppo entusiasta o contento della cosa, ma d’altronde Mr. D. non era mai entusiasta e contento di niente. Pareva abbronzato, o forse era il vino. Fatto sta, che il colore della sua pelle faceva a pugni in modo estremo con quello della sua polo. Dirigere il Campo era una sorta di punizione divina infertagli da Zeus per averci provato con la Naiade sbagliata, o una cosa del genere. Ma ad essere veramente puniti eravamo noi. Nel senso che Mr. D. era davvero una palla al piede immeritata.
― Cercavamo Chirone ― disse Percy.
Mr. D. corrugò la fronte in modo eccessivamente teatrale. Non lo avrebbe ammesso nemmeno per tutto il vino e il nettare dell'universo, ma io ero convinta che soffrisse di complessi d’inferiorità rispetto a Chirone, il che era piuttosto assurdo, considerato che lui era un dio e Chirone solo un incrocio tra un uomo e un cavallo. Posò il calice di vino sulla scrivania e ci guardò dentro con aria grave. ― Sa di tappo
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Annabeth Chase e il flagello di Ade
Fanfictie[PJO FanFic! COMPLETO! prophecy by @LaBaudelaire] Annabeth è una mezzosangue, una semidea, figlia di Atena e di uno scienziato mortale. Dopo aver sconfitto Crono, il re dei Titani, spera di aver chiuso con divinità impazzite e semidei esaltati. Ma l...