Immagina || Tancredi Galli

Immagina 44

È mattina e mi sono appena svegliata. Ancora mezza addormentata vado a lavarmi i denti, la faccia e pettinarmi. Non ho nemmeno voglia di truccarmi. Torno in camera e mi vesto, per poi fare il letto. Metto un po' di musica su spotify e afferro il mio sketch book. Prendo una matita e inizio a scarabocchiare qualcosa. Guardo un momento fuori dalla finestra come in cerca di ispirazione e oltre al balcone vedo che una leggera brezza smuove gli alberi. Continuo il mio disegno senza tener conto del tempo che passa, infatti è già ora di pranzo. Corro in cucina e mangio alla velocità della luce. Nonostante ciò, aspetto che tutti, ovvero i miei, finiscano di mangiare, per poi ritirare tutto. Una volta tornata in camera, riapro il mio sketch book e osservo il mio disegno. Apporto qualche modifica qua e là. Lo chiudo e continuo ad ascoltare musica mentre mi riposo un momento sul letto. Sento che parte la suoneria del mio cellulare, che interrompe la musica che stavo ascoltando. Leggo chi mi sta chiamando, o almeno ci provo, ma ho gli occhi troppo stanchi per capire.

*chiamata con X*
Io: miao
X: bau
Io: ah ciao Tanc
Tanc: buongiorno gattina
Io: si sente così tanto che sono stanca?
Tanc: ehm, no no, ma va ahahaha
Io: uffaaaa. Vabbè dimmi
Tanc: volevo chiederti se ti andava di uscire a fare un giro. È una bella giornata ma non fa caldissimo, quindi ci stava, ma se sei stanca..
Io: no no ma va tranquillo. Prendere un po' d'aria fresca mi farà svegliare
Tanc: perfetto, passo a prenderti in macchina tra dieci minuti
Io: ok corro a prepararmi

Detto ciò chiudo la chiamata e mi precipito all'armadio. Metto un paio di shorts di jeans e un crop top nero. Lascio i capelli sciolti e li piastro leggermente. Sento il clacson e quindi metto un paio di fantasmini, un paio di scarpe nere ed apro la porta. Tanc abbassa il finestrino e mi ammira con un sorriso enorme. "Dai sali." mi dice subito dopo. Apro la portiera ed entro in macchina. "Dove mi porti di bello?" gli chiedo per interrompere il silenzio. "Il nostro posto speciale." risponde lui. Lo guardo un po' stranita dato che non sapevo ci fosse un "nostro" posto speciale. Osservo il paesaggio fuori dal finestrino cercando di capire dove siamo, ma mi perdo nei miei pensieri senza rendermene conto. La mia immaginazione inizia a viaggiare, facendomi immergere in scene che non succederanno mai, come al solito. Sempre colpa della musica. Poco dopo mi sveglio sentendo la macchina fermarsi. Tolgo la cintura e scendo. Tancredi mi prende per mano, il che è alquanto strano dato che non l'ha mai fatto prima di oggi, eppure siamo amici da almeno cinque anni. Senza farmi troppe domande gliela stringo anche io e mi faccio accompagnare in questo magico posto. Ci inoltriamo in un bosco, finché non usciamo in un grande campo desolato. Penso che sarebbe bellissimo sdraiarsi qui e osservare le stelle. Mi metto a saltellare, lasciando la mano di Tanc e mi siedo per terra tutta contenta. "È magnifico sto posto, perché non mi ci hai mai portata prima?". Mi giro verso di lui con un sorriso smagliante e vedo che sussurra qualcosa, ma non capisco cosa dice. Faccio finta di nulla e gli guardo le labbra. Mi incanto e lui mi chiede "Cosa ti guardi?" ridendo subito dopo. Distolgo subito lo sguardo e ridacchio anche io. Alzo gli occhi al cielo e inizio a fissarlo. Non molto tempo dopo vedo due occhi verdi oscurarmi la visuale. Lui tiene gli occhi sui miei senza smettere un secondo. Lo sguardo si fa sempre più intenso e avverto qualcosa smuoversi dentro la mia pancia. Chiudo gli occhi perché non posso fare altro e avverto le sue labbra morbide sulle mie. Sembra assurdo, ma è esattamente ciò che mi immaginavo ogni giorno da quando l'ho conosciuto.