Immagina || Tancredi Galli

Immagina 46

È da giorni ormai che mi sento scombussolata, ansiosa, ma soprattutto felicissima. La fame mi viene e mi passa in un battito di ciglia e devo solamente respirare profondamente, ma mi tremano le mani e non ce la posso fare. E tutto questo per colpa di una persona. Ma in realtà non è una colpa, è merito. Lo devo ringraziare. Manca solo una settimana e non vedo l'ora. Quasi quasi mi metterei a dormire per non svegliarmi più fino al giorno in cui succederà tutto. Però voglio anche parlarci, finché non lo vedo. Sono combattuta. Voglio solo averlo qui. Il mio cuore sta per esplodere talmente batte forte. I giorni passano lentamente, ma allo stesso tempo velocemente. Tanto che già domani lo vedrò. Incontrerò per la prima volta Tancredi. Ma non sarà un evento, non sarà un raduno. Bensì ci saremo solo io e lui. Solo noi due. Viene qui apposta per me. Imposto la sveglia, pur sapendo che non chiuderò occhio per tutta la notte. E infatti, così è stato. Ma ormai mi devo alzare per andare a prenderlo. Non ci vado da sola, perchè purtroppo non ho ancora la patente. Per questo mi accompagno i miei genitori. Tempo un'ora e arriviamo all'aeroporto. Aspettiamo e aspettiamo. Mi chiama. Io rispondo e mi comunica che è arrivato e si sta dirigendo verso l'uscita, ovvero dove siamo noi. Mi dirigo verso il posto dal quale uscirà, così da poterlo abbracciare subito. E infatti, pochi minuti dopo, lo vedo e gli salto addosso, fregandomene completamente che non fossimo soli. Avevo e ho bisogno di tutto questo, e lo stesso anche lui. E non voglio staccarmi. Voglio rimanere così per sempre.