CAPITOLO TREDICI

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Jeff's POV

"-Ragazzi, lei è la figlia sperduta di Anna e Kendall Rangers.
Se ve lo state chiedendo, intendo proprio i due serial killer più spietati e i più forti del mondo.-" disse Slenderman.

"-Quindi, i genitori che ho ucciso a casa sua, erano solo adottivi?-" chiesi.

"-Sì Jeff. Dopo che Anna partorì la bambina, la lasció davanti ad una casa. Dopotutto, due rinomati serial killer come loro non possono badare ad una bimba.-" rispose Slenderman.

"-Lei non lo sa. Ma si potrebbe risvegliare il suo lato omicida.
Sarebbe una furia scatenante, per questo dobbiamo cercare di rallentarla. -" aggiunse.

Non riuscivo a crederci che una ragazzina così debole e indifesa come lei fosse in realtà figlia dei serial killer più ricercati nel mondo.
Ora che ci penso bene, prima la sua ira era al culmine ed aveva un'espressione psicopatica.

"-Ma quindi io...-"

"-Sì Jeff... io cercavo di calmare la sua sete di sangue, ma tu l'hai fatta venire a galla. Sei di nuovo tu il responsabile di questa faccenda. Quando sarà il momento di dirglielo, sarai tu ad allenarala.-"

Sophia's POV

Dove mi trovo?

Sento delle voci che rimbombano nella testa.

Sono fastidiose.

Non riesco a muovere un solo muscolo. Mi sento il corpo pesante.

Gli occhi non si vogliono aprire.

Cercai in tutti i modi di aprirli, ma con nessun risultato.

Sophia

Sento una voce.

Sophia

Qualcuno mi sta chiamando.

SOPHIA

"-Ahhhhh-"

Mi alzai di colpo, sudata e spaventata.
Emisi un grido.

"-Stai tranquilla. È tutto a posto-"

Vidi Jeff davanti a me che cercava di calmarmi.
Il mio cuore non ne voleva sapere di calmarsi.

Vorrei qualcuno che mi abbracciasse per tranquillizzarmi.

"-Jeff, vieni un attimo-" disse Slenderman in lontanza.

Jeff si alzò e si affrettò ad andare incontro a lui.

Borbottarono qualcosa e Jeff ritornò da me.
Era abbastanza arrostito, con un'aria seccata e scocciata.

Mi abbracciò.

Tenendo la mia testa poggiata sul suo petto d'acciaio. Mise una mano sulla mia schiena per avvicinarmi di più a lui. L'altra mano era posata sulla nuca.

La sua felpa bianca aveva un profumo buonissimo. Sentivo i suoi pettorali.

Arrossii lievemente, cercando di nasconderlo il più possibile.

Bum Bum Bum

Ahh, il mio cuore sta andando a mille.
Ma aspetta, il mio si sta calmando, allora quello che batte così forte è quello di Jeff.

Alzai lo sguardo, procinta a gurdargli il viso.

Era rosso come un pomodoro.

Forse per il semplice fatto che non era abituato a compiere questo genere di cose.

Misi una mano sulla felpa di Jeff, stringendola.

"-S-stai meglio, Sophia? -"
"-S-Sì, mi sono calmata. Grazie-"

Si staccò da me e si precipitò verso gli altri, farfugliando qualcosa.
Mi alzai in piedi e mi diressi verso loro.
"-Sc-scusate per tutto il casino che sto creando-" dissi.
Poi aggiunsi:
"-Mi sapete dire cosa è successo dopo che sono uscita di casa?-"
Tutti si voltarono verso Slenderman, il quale a sua volta guardò loro.
Sembrava che si stessero scambiando parole.

"-Oh beh, sai, sei uscita piangendo, ti sei avvicinata su un sasso vicino a lago e ti sei stesa. Poi ti sei addormentata. Ti abbiamo trovato e ti abbiamo riportata qua senza cercare di svegliarti-" disse Toby.

Capii il motivo per cui stavo dormendo, così lo ringraziai per la risposta.
Ormai era giunta la sera.
Il cielo diventò magicamente stellato.
"-Bene Sophia, noi dobbiamo andare. Bada alla casa fino al nostro ritorno. -" disse Slenderman.
Ero confusa.
Cosa dovevano fare a quest'ora di notte?
Mentre stavano per uscire, tirai la manica di Jeff.
"-Cosa...cosa dovete fare? -"
Mi guardarono per qualche secondo, poi scoppiarono a ridere.
"-Ehy...cosa c'è da ridere?-" dissi in tono offeso.
"-Sophia, noi siamo killer. La notte uccidiamo.-" disse EJ.

È vero. Pur essendo buoni con me, sono pur sempre dei killer.

Lasciai andare la manica di Jeff, il quale si chiuse la porta alle spalle.

Ero sola.

In una casa di serial killer.

L'AMORE PUÒ CAMBIARTI ||JEFF THE KILLER||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora