È già da 6 mesi che sono qui, in questa fottutissima nave.
Oddio, sembrano molti di piú.
Sbuffo sonoramente.Ho già escogitato un piano per andarmene.
Non ho intenzione di rimanere la schiava di qualcuno per tutta la vita, voglio la mia libertà...più di ogni altra cosa.
Mi scende una piccola lacrima amara, ma l'asciugo immediatamente.
Sono stufa di mostrarmi debole.
Quella stessa sera sarò fuggita con la scialuppa di salvataggio che ho aggiustato di nascosto.
Devo solo addormentare il mio unico ostacolo. Il capitano Rose.
《Sei tanto stanco?》gli chiedo con finto interesse《Non così tanto》sbuffa.
Poi però mi prende per il braccio e mi strattona verso la sua camera.
Come se potessi ribellarmi
...bahh!Finalmente mi lascia, mentre lui si toglie l'elegante giacca blu scuro e si sbottona completamente la camicia bianca.
《ricorda che sono fortissimo e pieno di energie.》sbuffa quasi come l'avessi offeso.
《Coraggio vieni qui e balla per il tuo capitano.》
Gli vorrei gridargli contro che lui non é mai stato il "mio capitano", però mi limito a dire《pronto?》con un finto sorriso di entusiasmo.
Era davvero stanco.
Si vedeva, perciò per aumentare di più la sua voglia di dormire gli misi un potente sonnifero, trovato durante il soggiorno in questa nave, nella bottiglia di alcol sul tavolino affianco al letto.
Si addormentò dopo mezz'ora e colsi l'occasione per sgattaiolare fuori dalla camera.
Vedevo la mia cara amica luna salire sempre di più in cielo.
I miei occhi brillavano di speranza, me lo sento.
Finalmente stavo per riprendere la mia vita.
Buttai la piccola imbarcazione in mare, con un po' di provviste e alcune vesti.
Il tutto, il più silenziosamente possibile.
《Dove credi di andare?》perdo un battito.
Mi paralizzo ed ho paura a girarmi.
Non ci credo che un sonnifero così forte non lo abbia steso.《Davvero pensavi di poter andare via? Dopo averti liberato da quell'isola, ti ho dato un posto in cui vivere, mi sono preso cura di te, e ora vuoi andartene?》non rispondo, ma lo guardo con sincero disprezzo e rabbia, e prendendomi dai capelli mi gira.
Urlo un po' per il dolore.
《Sei davvero un'ingrata》dice mollandomi uno schiaffo e facendomi cadere a terra.
《Un po' me l'aspettavo sai?》sospira con un tono calmo.
Io intanto sono accovacciata a terra e mi tira un calcio nello stomaco.
Mi sento malissimo.Sono debole fisicamente, e ora ancor di più.
《Sai che c'è? Le ragazze come te mi intrigano molto, ma se non mi sono fedeli non mi serviranno mai davvero...》dichiara con arroganza.
《...quindi affogherai in mare.》ghigna malvagio.
《A meno che tu non voglia implorarmi perdono e mi giuri che non proverai più a scappare... ehh? Che ne dici?》fa un finto sguardo di compassione.
《no, mai e poi mai ti imploreró perdono. Perché ogni volta che mi si presenterà l'occasione, io proverò a scappare, costi quel che costi.》le grido contro, al limite delle forze.
Ho perso molto sangue ma a lui sembra non importare.
Mi alza prendendomi dal collo.
《Stupida sgualdrina, ti sei condannata da sola》mi fa legare le braccia dietro la schiena da due dei suoi compagni.
Poi mi incatenano le gambe a quattro palle di cannone.
Mi riprende dal collo. Sento un《addio.》seguito da una risata perfida.
Poi l'acqua gelida che tocca veloce il mio corpo, i capelli neri più leggeri, e il Blu che mi trascina pian piano in fondo al suo ventre.
Sento una strana bolla candida, dalle piccole dimensioni avvolgermi, sono ancora viva grazie al poco ossigeno che mi fornisce questa, ma non per molto visto che si rimpicciolisce sempre più.
Non riesco più a tenere gli occhi aperti e data la mia situazione capisco che é inutile sperare, non mi resta altro che morire...
chiudo gli occhi e la bolla scoppia lasciando che l'acqua mi invada completamente.•Law's pov•
Prendo il libro di medicina nuovo, la cui lettura avevo lasciato per stasera.
Mi tolgo la maglietta e rimango in pantaloni.
Tanto nella mia ciurma siamo tutti uomini.
Mi sdraio sul letto della mia cabina per poi spegnere la luce della stanza per illuminarla con la piccola lampada sul comò.
Proprio quando sto per finire il 13°capitolo sento bussare la porta.
《Fuori c'è scritto non disturbare》faccio con tono infastidito.
《Capitano c'è una ragazza in mare!》esclama il mio fedele Bepo, il mio secondo, o vice, un orso bianco specializzato nelle arti marziali.
《E allora?》rispondo indifferente.
《e allora dovremmo salvarla capitano! Intravedo delle ferite gravi.》sbraita lui.
Bepo deve imparare ad essere meno buono con il prossimo...
Soprattutto quando io sto leggendo.《Quanto sei fastidioso...》sospiro.
Chiudo il libro, poggiandolo sulla scrivania in legno chiaro.
《Okay emegiamo, poi manda Penguin a prenderla》ordino prendendo e indossando la felpa nera.
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Mi appartieni ||Trafalgar Law
FanfictionAzusa, ridotta in schiavitù sin da bambina e costretta ad intrattenere gli uomini che approdano nella famigerata Fun Island, desidera la sua libertà più di ogni altra cosa, più dei suoi stessi ricordi. Finora la sua unica salvezza è stato il frutto...