6. Poteri

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《Beh, ora va a riposare.》ordina socchiudendo gli occhi, pensando di più a star comodo su Bepo.

Quel poco grigio nei miei capelli, segno di un minimo di gratitudine, si oscurisce per la rabbia di quella poca considerazione.

Abbasso il capo per vedere le ferite e i lividi che mi sono procurata per poi poggiarci la mano.

《Cure》sussurro sottovoce.

La mia mano si riscalda e toccando le lesioni, le curo il più possibile.

《il frutto Emo-Emo presumo》deduce Trafalgar,  mentre il resto dell'equipaggio rimane in silenzio a guardare i miei lividi scomparire.

Non gli rispondo e girandomi di spalle mi tranquillizzo e mi lascio sfiorare dalla dolce brezza marina.

Mi rilasso e mi sento meglio finalmente.

《Penguin portala in camera e falla riposare. Anche alla forza se devi.》ordina al suo compagno.

Annuisce con la testa e mi accompagna nella stessa camera di prima.

《Mi spiace che il capitano ti tratti così, ma "affettuoso" non è proprio l'aggettivo che lo descrive, è semplicemente il suo carattere.》si scusa, sorridendomi.

《ne ho incontrati di più stronzi》rispondo sbuffando, cercando di convincere più me stessa che lui.

Apre la porta di una cabina.

Mi fa sdraiare nel lettino e chiede gentilmente se desidero una tazza di tè.

Dopo averlo preparato me lo porge e lo ringrazio.

《è molto buono》

《emh, come mai i tuoi capelli stanno diventando grigi?》

《oh, sai, quando mi sento bene i miei capelli tendono a diventare grigi e aquisisco il potere di camminare sull'acqua》le dico sorridente, ricordandomi poi che potevo fuggire proprio grazie a questo mio altro potere.

《wow, possiedi un frutto speciale allora》inavvertitamente inizio ad avere un gran sonno e gli occhi cominciano a chiudersi

《scusa Azusa, ma il capitano mi aveva ordinato di farti riposare. E visto che tu non hai accennato la minima voglia di dormire, ti ho messo del sonnifero nel tè》mi fa un piccolo sorriso imbarazzato dall'inganno fatto.

《tu cosa...》dico ormai addormentandomi.

Che stupida.

• Law •

Quella ragazzina l'ho già vista da qualche parte...

Poi il suo frutto...

《Capitano Azusa sta dormendo tranquillamente nel lettino.》

Penguin è appena uscito dalla mia cabina per avvisarmi.

Mi alzo, sotto lo sguardo di tutti e farfuglio《il suo viso non mi è nuovo..》dirigendomi in camera per sfogliare i volantini delle taglie.

La fisso un attimo per memorizzare i suoi tratti facciali.

Ha la pelle chiara, se non sbaglio degli occhi azzurri decorati da quelle lunghe ciglia nere.

Anche se inizialmente il suo sguardo presenta delle preoccupazioni,
i suoi capelli dal nero intenso passano al grigio chiaro, e da quel che ho studiato sul frutto Emo-Emo, ciò significa che si sente bene.

La trovo fra le taglie:
Azusa
85.000.000 di berry
Figlia della Luna...

Di questa ragazza non capisco 2 cose:
1) il suo soprannome
2) e perché valga così tanto per essere così...come dire, innocua.

Anche nella foto ha i capelli grigi.

Cerco di mettere a fuoco il suo viso nella mia mente.

Poi mi ricordo, si, l'ho vista per la prima volta alla "fun island"...ma, cosa ci faceva in mezzo al mare?

Probabilmente ha fatto incazzare quell'odioso pirata di Jack.

Che ragazzina ingenua.

Quando siamo andati alla Fun Island cercavo di ricavare delle informazioni sul mio nemico numero 1.

Lo odio a morte.

Doflamingo ha ucciso l'unico che voleva un futuro per me quando tutti mi disprezzavano.

L'unico che ha mostrato interesse per la mia vita.

Quello che mi ha insegnato che si vive meglio se si sorride.

Quello che ha dato la sua vita per salvarne la mia.

Doflamingo ha ucciso tutto questo in me.

Corazon, suo fratello.

Sono tormentato dalla voglia di vendetta.

Troppo.

Voglio vedere la sua testa rotolare ai miei piedi, tagliata dalla mia nodachi.

Non riesco a dormire tranquillamente a causa di tutti questi orribili ricordi.

Stringo con forza e rabbia il foglio che avevo in mano, e mi si stringe un nodo nel petto.

Appena mi ricordo di avere una dignità lascio il foglio sulla scrivania di legno.

Mi calmo e con uno sguardo impassibile mi avvio verso la mensa dove insieme ai miei compagni inizio a mangiare senza proferire parola.

Questo mio carattere mi ha fatto guadagnare rispetto sia all'interno che all'esterno del sottomarino.

Ammetto di voler il meglio per i miei compagni, ma non sono il tipo che lo dimostra con le parole.

Sono i gesti, le azioni a decretare il bene che si prova per gli altri.

E basta.

Mi appartieni ||Trafalgar LawDove le storie prendono vita. Scoprilo ora