•Law•
Dopo la conversazione tenutasi in biblioteca con Azusa ritorna la quiete che tanto adoravo di questo posto.
Finalmente riposo gli occhi chiudendoli e sospirando profondamente, é da troppo tempo che li tengo aperti.
Mi godo quel momento tanto rilassante, finché sento Orca che con fin troppo entusiasmo interrompe quel silenzio gridando un《ma è straordinario!》
•Azusa•
Lo seguo fuori da quel corridoio in metallo, e trovo il tizio altissimo di prima.
Trafalgar è poco più basso di lui, ma sicuramente più alto di me.
Mentre lo raggiungiamo Orca mi sussurra《non farti ingannare da quel suo sorrisone mi raccomando》faccio una piccola risatina alla sua battuta sarcastica.
《Hey Bart》
In confronto a lui, noi due siamo dei nani.
Sorrido a quel gigante, lui fa cenno ad Orca di avvicinarsi.
《non ho ancora avuto occasione di conoscerti, nuova recluta. Sono Jean Bart.》
《Emh, sí, io sono Azusa》rispondo un po' titubante.
《Volevo chiederti se potevi farmi un piccolo favore Bart》sorride Orca mentre dà delle piccole gomitate sul braccio muscoloso di lui.
《Dipende da cosa intendi per "piccolo favore"》risponde con un ghigno in viso.
《Azusa, sai fare la capriola in aria?》chiede curioso Orca.
《Beh, si, mi sembra ovvio.》assottiglio gli occhi insospettita dalla domanda《Perché?》chiedo.
《Bart procedi pure.》si lanciano uno sguardo d'intesa.
Come se si fossero messi d'accordo precedentemente.
Poi con una sola mano Jean Bart mi alza da terra e io lancio un urletto di sorpresa.
Cerco di liberarmi e lui mi posiziona seduta su ambedue le mani.
《Ora rilassati. Poi alzati e tuffati in mare》ride.
Nel frattempo arrivano altri compagni nel ponte del sottomarino tra cui Bepo, Penguin ed altri subordinati.
《Ragazzi, è ancora debole. Potrebbe farsi male con l'eccessiva forza di Jean.》dice Penguin prendendo le mie difese, anche se non mi piace molto essere definita debole.
《Orca ma sei impazzito? Non hai visto che la ragazza possiede i poteri di un frutto del mare? La indebolirai se per caso la fai cadere in mare》grida un altro compagno《...e non credo che il capitano sarebbe ne sarebbe felice》ride un altro.
Io invece me ne sto in piedi sulle possenti mani di Jean che nel frattempo aveva alzato sempre di più le braccia verso il mare.
Mi godo questa freschezza.
Il piacevole vento che soffia fra i miei capelli grigi e la felpa gialla e nera che sventola su e giù minacciando di alzarsi troppo.
《La brezza mattutina che rinfresca la mente è una cosa impagabile》sussurro.
Il sottomarino galleggia dolcemente in questo mare tranquillo.
《Hey Bart》gli rivolgo un sorriso.
《Potresti, come dire, posarmi in acqua?》
《Ma come, la capriola non la fai più? Poi hanno ragione loro. In acqua affogheresti dato che non puoi nuotare.》mi avverte preoccupato lui.
《Tranquillo, tu fidati.》le faccio l'occhiolino e fa come ho chiesto.
Appena tocco l'acqua, come previsto, non affondo.
È come una specie di tappeto liquido sul quale posso camminare tranquillamente, saltare, danzare, correre, solo e soltanto quando i miei capelli diventano grigi.
È un altro dono del mio frutto.
Vedo tutti gli uomini della ciurma sporgersi lungo il parapetto del sottomarino e guardarmi sbalorditi.
Bepo grida in preda al panico.
《Penguin presto tuffati e aiutala. Sta per affogare. Aiu...》
Non finisce la frase che Penguin si tuffa subito in mare.
Io invece rido di gusto nel vedere quell'azione così improvvisa ma ancor di più quando vede con i suoi stessi occhi che riesco a camminare vicino all'imbarcazione gialla senza affondare.
《È tutto sotto controllo, davvero.》gli sorrido tranquillamente.
Poi presa dalla mia strana felicità improvvisa inizio a danzare tranquillamente.
Bepo è disperato, Penguin è sbalordito mentre alcuni ridono e altri rimangono con la bocca aperta.
Non credo abbiano mai visto una ragazza che balla in mezzo all'acqua.
Jean lancia una corda a Penguin per farlo risalire nel sottomarino mentre io chiedo di restare un altro po' lì.
Orca a quel punto lancia un urlo a dir poco forte《mio dio, ma, ma è straordinario》
Subito dopo, un'inquietante silenzio.
Afferro la corda per vedere cosa sta succedendo a bordo e appena salgo trovo il capitano avanzare lungo il ponte, camminando con in spalla la sua grande spada.
Accidenti a lui e a quel suo modo di fare così autoritario.
Si ferma a pochi passi da me e mi lancia un'occhiataccia a dir poco paurosa.
Ho una voglia matta di abbassare lo sguardo perché non riesco proprio a reggerla questa tensione.
Infatti, dopo si e no 10 secondi, volto il mio sguardo verso terra mentre sento ancora il suo fisso su di me.
《Bepo, aggiornami.》ordina senza giri di parole.
L'orso si fa avanti e gli risponde insicuro《Beh, ecco...》
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Mi appartieni ||Trafalgar Law
FanfictionAzusa, ridotta in schiavitù sin da bambina e costretta ad intrattenere gli uomini che approdano nella famigerata Fun Island, desidera la sua libertà più di ogni altra cosa, più dei suoi stessi ricordi. Finora la sua unica salvezza è stato il frutto...